Capitolo 2

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Vengo riportata alla realtà da un urlo, un'unica parola gridata ad alta voce accanto a me:

-NOOOOOOOOOOOOOO!!-

Alla mia destra, Blaise cade in ginocchio, portandosi le mani sulla testa, mentre il suo volto inizia a rigarsi di lacrime.

Immediatamente mi chino accanto a lui. I miei occhi si fanno lucidi vedendo la sua disperazione.

-NO! NO! NO! DRACOOOOO!- dice lui cercando di alzarsi per avvicinarsi al corpo del suo migliore amico: -CHE TI HANNO FATTO?! CHE TI HANNO FAT...- non finisce la frase perché scoppia a piangere, mentre io cerco di trattenerlo e non farlo avvicinare. Harry per fortuna si riscuote dal suo torpore e si avvicina a darmi una mano.

-Harr... Harry...- dico semplicemente. Lui mi guarda dispiaciuto e noto lo smarrimento nei suoi occhi.

Insieme blocchiamo Blaise e cerchiamo di trascinarlo fuori di lì.

-LASCIATEMI! LASCIATEMI! DRACO! NO! NO! LASCIATEMI HO DETTO!-

E' fuori di se e cerca in tutti i modi di liberarsi della nostra presa. Arrivano anche un altro paio di Auror a darci una mano, ma è tutto inutile. Vista la sua corporatura io non riesco più a trattenerlo: con uno strattone si libera, facendomi incespicare nei miei stessi passi. Inevitabilmente cado all'indietro sbattendo la schiena contro una delle aste che sorregge il tendone. Lui, sentendo il mio lamento e il rumore che ho provocato con la caduta si ferma e, girandosi nella mia direzione, si avvicina immediato:

-Oddio, Hermione!- Ancora in lacrime, mi aiuta a rialzarmi: -Scus... Scusa... Non volev...- Di nuovo scoppia a piangere e io lo abbraccio:

-Sssh... Calmati Blaise... Per favore... Calmati...- gli dico, ma i miei occhi si fanno lucidi vedendo la sua disperazione.

-Vieni Bla, usciamo fuori di qui- Harry lo afferra per un braccio e lui finalmente si lascia trascinare fuori, poggiandosi poi sul muretto della cancellata che circonda Westminster.

-C'eravamo visti ieri sera... Dovevo accompagnarlo a casa... E' colpa mia! MIA! Se lo avessi fatto non gli sarebbe successo niente...- dice subito dopo. E' sconvolto. Mi accovaccio accanto a lui:

-Non è colpa tua...- dico accarezzandogli un braccio.

-Si invece...- Ricomincia a piangere. Non riesco a calmarlo.

-Blaise non è colpa tua!- rispondo con tono duro. E' l'unico modo che ho per farmi ascoltare –Anche se lo avessi accompagnato, sarebbero comunque riusciti a prenderlo in qualche modo!- concludo con enfasi.

Lui alza gli occhi, guardandomi disperato: -No... No... Non può essere vero... E' un incubo...- Si interrompe di nuovo.

Harry mi poggia una mano sulla spalla: -Torno subito- Lo vedo rientrare nel tendone e uscirne poco dopo con un bicchiere in mano. E' di plastica, quindi non vedo il contenuto, ma credo si tratti, quasi sicuramente, di un calmante.

Lo porge a Blaise quest'ultimo lo beve senza pensarci.

Lo vedo chiudere gli occhi e i suoi lineamenti, pochi minuti dopo si rasserenano.

-Stai meglio?- gli chiedo. Annuisce, poi respira a fondo e poggia la testa sul cancello dietro di lui.

Nel frattempo veniamo raggiunti da Shacklebolt: -Ragazzi, mi dispiace moltissimo- dice tristemente.

Non rispondo. Non so neanch'io come mi sento in questo momento. Lo shock è stato molto forte e credo sia per questo che, adesso, sento un nodo allo stomaco che quasi mi impedisce di respirare. Inoltre, vedere Blaise, non fa che acuire questa sensazione.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora