Capitolo 8

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L'illusione più pericolosa è quella che esista soltanto un'unica realtà.

Paul Watzlawick



Un campanello.

Mi guardo allo specchio un'ultima volta, sistemandomi la giacca e incastro la bacchetta tra il fianco e i pantaloni.

Indosso il mantello e subito dopo anche un foulard nero sul collo. I segni lasciati da Blaise stanno iniziando a diventare violacei. Li ho già coperti con il trucco, ma così mi sento ancora più sicura.

Afferro la piuma che avevo messo nel cassetto del comodino e mi dirigo nel mio studio, chiudendo la porta a chiave.

Nella libreria, dietro il mio libro preferito, "Storia di Hogwarts" c'è uno scompartimento segreto, abbastanza capiente.

Nessuno sa della sua esistenza, neanche Ron, ma fino ad oggi non è stato un problema, perché non l'ho mai usato per nascondere veramente qualcosa, tranne i regali di Natale.

Ora invece mi sento colpevole.

"Un'altra bugia"

Sospiro amareggiata.

-Herm, è arrivato Harry. Sei pronta?- Ron mi chiama dalle scale.

-S... Si... Arrivo-

Chiudo lo sportellino, rimetto il libro al suo posto ed esco, scendendo al piano inferiore.

Trovo Harry che mi sorride, mentre Ron, leggermente imbronciato, se ne sta davanti l'arco del soggiorno a guardarmi.

-Ci vediamo stasera, d'accordo?- gli dico.

Annuisce e mi dà un bacio.

Esco seguita da Harry, che mi guarda preoccupato: -Va tutto ben...-

-Si tranquillo- lo interrompo.

Ci smaterializziamo congiuntamente, perché non conosco il luogo dove avverrà la funzione.

Mi ritrovo nel quartiere di Kensal Green e davanti a noi c'è l'omonimo cimitero.

Il cielo è nuvoloso: sembra stia per piovere.

-Vieni, seguimi-

-Ma non dovremmo andare al cimitero di famiglia dei Malfoy?- chiedo incuriosita.

-Posto sotto sequestro anche quello. Non si poteva- mi dice lui sconsolato.

Rimango senza parole.

Quante cose devo ancora scoprire su Malfoy che non so?

Camminiamo per un quarto d'ora circa, fino a raggiungere un incrocio con altri tre viottoli. Giriamo a destra e subito intravedo un gruppetto di persone, tutte vestite di nero.

Ci siamo quasi.

Man mano che ci avviciniamo, riconosco qualche volto che non vedevo dai tempi di Hogwarts. Naturalmente, sono tutti Serpeverde. 

Pansy Parkinson, Theodore Nott, Astoria Greengrass, Gregory Goyle e Millicent Bulstrode sono quelli che distinguo immediatamente, ma per gli altri ci metto qualche secondo in più: ci sono Montague, Harper, Higgs, Pucey e Flitt.

Non immaginavo sarebbero venuti anche loro.

Pansy piange a dirotto sulla spalla di Nott, mentre Astoria cerca di contenersi il più possibile, inutilmente, viste le lacrime che le rigano il viso.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora