Capitolo 32

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Il mondo non è diviso tra persone buone e Mangiamorte. Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi. Ma sta sempre a noi scegliere da che parte schierarci. 

Sirius Black 

-Fammi vedere-

-No Herm, sono sicuro. E' diverso-

Siamo in ufficio io ed Harry.

E' la sera della vigilia di Natale, ma nessuno dei due se ne preoccupa.

In questo momento ciò che preme ad entrambi è dimostrare la mia innocenza.

E l'unico modo per farlo è confrontare questi documenti con la pergamena.

Li afferro tutti insieme, sedendomi successivamente alla mia scrivania e analizzandoli con la lente di ingrandimento.

Devo ammetterlo: chiunque sia stato ha fatto un lavoro eccellente, ma per mia fortuna qualche differenza c'è.

Le "g" e le "l" sono più corte e leggermente più rotondeggianti, mentre le mie, anche solo per qualche millimetro, sono più affusolate. Ad un occhio non attento può sembrare la mia scrittura, ma in realtà non lo è affatto.

Sorrido leggermente, tirando un sospiro di sollievo.

-Hai ragione-

-Parlerò con il ministro e vedrai che ne uscirai pulita Herm. Stai tranquilla- continua Harry sorridendomi sinceramente.

Un leggero bussare alla porta ci interrompe:

-Avanti- dice Harry.

-Ragazzi sono io-

E' Ginny e ha l'aria preoccupata: -Come va? Avete scoperto qualcosa?-

La guardo con un sorriso: -E' diversa Gin. Stai tranquilla-

-Oddio meno male!-

Si avvicina a me e mi abbraccia.

-Buon Natale ragazzi! Forza! Ora è il momento di festeggiare! Vi aspettano tutti alla Tana!-

Festeggiare...

Già...

E' Natale in fondo...

Ma io non ho completamente la forza per farlo...

Mi sento svuotata...

-Va bene...- rispondo –Andiamo-

Harry annuisce dopo di me: -Questi li porterò con me. Non mi fido a lasciarli qui-

Si alza dalla sedia raccogliendo il fascicolo sulle indagini e recuperando i rapporti e la lettera minatoria dalla mia scrivania, per poi rimetterli tutti insieme e seguirci verso l'uscita.

Arrivati davanti la porta però, sentiamo di nuovo bussare: stavolta sono io che allungo una mano e la apro.

E' il Ministro: -Buonasera ragazzi...- inizia con aria triste.

Brutte notizie. Sicuramente.

Ricambiamo il saluto.

-So che stavate andando via, ma vi ruberò solo un paio di minuti. Sono arrivati i risultati-

Ci blocchiamo tutti e tre.

Il momento della verità.

Faccio un passo indietro, facendolo accomodare in ufficio, ma lui non si siede, limitandosi a poggiare la busta sulla mia scrivania che è la più vicina.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora