La coscienza non inganna mai; è la vera guida dell'uomo: essa sta all'anima, come l'istinto sta al corpo.
Jean-Jacques Rousseau
-Hermione cosa ci fai qui?-
-Che domanda è?-
-Sono le otto di sabato mattina. Di grazia, vorresti spiegarmi cosa ci fai a casa mia a quest'ora?-
-Zabini, vuoi davvero dirmi che non ti importa di risolvere il caso?-
Sono sull'uscio di casa di Blaise: ha un mantello addosso. Forse stava per uscire.
Alle mie parole cambia espressione: -Vuoi dirmi che hai la soluzione?-
Ero già pronta a questa domanda, infatti senza tradirmi, mento: -No naturalmente, ma potremmo provare qualche altra combinazione-
Ci riflette un attimo: -Ok va bene. Dammi solo un attimo-
Si fa da parte e mi lascia entrare in casa, mentre lui esce in veranda, chiudendosi la porta alle spalle. Sbircio dalla finestra lì vicino e lo vedo evocare un Patronus: un grande serpente perlaceo fuoriesce dalla sua bacchetta. Lo fissa per un attimo e poi lo guarda trasformarsi in una nuvola di fumo e volare via.
Un nodo mi si stringe in gola, mentre noto quanto quel serpente somigli a quello del mio sogno.
Non ho il tempo di pensare a nient'altro, perché lui si volta e allunga una mano per rientrare. Mi scosto immediatamente dalla finestra e torno al mio posto.
-Bene. Hai fatto colazione?- mi chiede.
Il mio stomaco risponde per me, brontolando. Arrossisco. Mi sono alzata molto presto per venire qui, anzi sarebbe giusto dire che, dopo ieri pomeriggio, l'adrenalina mi ha praticamente impedito di dormire e anche dopo essermi messa a letto, ho continuato a controllare l'orologio, aspettando almeno l'alba per prepararmi.
-Ok ho capito. Vieni, ho lasciato del caffè e delle ciambelle- mi risponde, sganciando gli alamari e riappendendo il mantello vicino l'ingresso. Lo seguo e una volta seduta su uno sgabello accanto alla penisola in cucina, addento una ciambella, mentre lui mi passa una tazza fumante.
-Stavi per uscire?- chiedo a bruciapelo.
Lui si irrigidisce per un nano secondo, cosa che a me non sfugge, ma poi mi risponde tranquillamente: -Si, avevo un appuntamento-
-Scusami, dovevo avvisarti-
-Non importa, potevo rimandarlo. Tu piuttosto, come stai?-
Stavolta è il mio turno di irrigidirmi: che abbia intuito qualcosa?
"Non essere sciocca. Si riferisce a quello che è successo al Manor" mi rispondo da sola.
-Bene. Sono solo un po' stanca. Tu invece?-
-Bene Granger. Non preoccuparti-
E' inutile insistere. Quando mi chiama per cognome, è la Serpe a parlare, quella che nasconde i sentimenti.
-Iniziamo?- propongo, una volta finito di bere il caffè.
-Si, forza-
Andiamo in giardino dove decido di fare un paio di tentativi sbagliati, in modo da non destare sospetti e dopo un'ora circa, ecco il momento decisivo.
Sul biglietto c'era scritto "1° Cave Inimicum". Ciò significa che è il primo ad essere stato lanciato ed è il più esterno. Mentre il Repello Babbanum è l'ultimo e più interno.
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Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018
FanfictionLa felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce. [Albus Silente] "Lumos" Questa storia è un'opera di fantasia. I personaggi già esistenti appartengono a J.K. Rowling. I restanti per...