Capitolo 5

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La coscienza non inganna mai; è la vera guida dell'uomo: essa sta all'anima, come l'istinto sta al corpo.
Jean-Jacques Rousseau



-Hermione cosa ci fai qui?-

-Che domanda è?-

-Sono le otto di sabato mattina. Di grazia, vorresti spiegarmi cosa ci fai a casa mia a quest'ora?-

-Zabini, vuoi davvero dirmi che non ti importa di risolvere il caso?-

Sono sull'uscio di casa di Blaise: ha un mantello addosso. Forse stava per uscire.

Alle mie parole cambia espressione: -Vuoi dirmi che hai la soluzione?-

Ero già pronta a questa domanda, infatti senza tradirmi, mento: -No naturalmente, ma potremmo provare qualche altra combinazione-

Ci riflette un attimo: -Ok va bene. Dammi solo un attimo-

Si fa da parte e mi lascia entrare in casa, mentre lui esce in veranda, chiudendosi la porta alle spalle. Sbircio dalla finestra lì vicino e lo vedo evocare un Patronus: un grande serpente perlaceo fuoriesce dalla sua bacchetta. Lo fissa per un attimo e poi lo guarda trasformarsi in una nuvola di fumo e volare via.

Un nodo mi si stringe in gola, mentre noto quanto quel serpente somigli a quello del mio sogno.

Non ho il tempo di pensare a nient'altro, perché lui si volta e allunga una mano per rientrare. Mi scosto immediatamente dalla finestra e torno al mio posto.

-Bene. Hai fatto colazione?- mi chiede.

Il mio stomaco risponde per me, brontolando. Arrossisco. Mi sono alzata molto presto per venire qui, anzi sarebbe giusto dire che, dopo ieri pomeriggio, l'adrenalina mi ha praticamente impedito di dormire e anche dopo essermi messa a letto, ho continuato a controllare l'orologio, aspettando almeno l'alba per prepararmi.

-Ok ho capito. Vieni, ho lasciato del caffè e delle ciambelle- mi risponde, sganciando gli alamari e riappendendo il mantello vicino l'ingresso. Lo seguo e una volta seduta su uno sgabello accanto alla penisola in cucina, addento una ciambella, mentre lui mi passa una tazza fumante.

-Stavi per uscire?- chiedo a bruciapelo.

Lui si irrigidisce per un nano secondo, cosa che a me non sfugge, ma poi mi risponde tranquillamente: -Si, avevo un appuntamento-

-Scusami, dovevo avvisarti-

-Non importa, potevo rimandarlo. Tu piuttosto, come stai?-

Stavolta è il mio turno di irrigidirmi: che abbia intuito qualcosa?

"Non essere sciocca. Si riferisce a quello che è successo al Manor" mi rispondo da sola.

-Bene. Sono solo un po' stanca. Tu invece?-

-Bene Granger. Non preoccuparti-

E' inutile insistere. Quando mi chiama per cognome, è la Serpe a parlare, quella che nasconde i sentimenti.

-Iniziamo?- propongo, una volta finito di bere il caffè.

-Si, forza-

Andiamo in giardino dove decido di fare un paio di tentativi sbagliati, in modo da non destare sospetti e dopo un'ora circa, ecco il momento decisivo.

Sul biglietto c'era scritto "1° Cave Inimicum". Ciò significa che è il primo ad essere stato lanciato ed è il più esterno. Mentre il Repello Babbanum è l'ultimo e più interno.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora