Capitolo 31

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  Non sempre le cose sono come sembrano, il loro primo aspetto inganna molti: di rado la mente scopre che cosa è nascosto nel loro intimo.

Fedro

Dove sono?

Batto le palpebre velocemente, rendendomi conto che come al solito, i capelli mi coprono gli occhi e che il resto del mio corpo è ancora stretto al cuscino.

Sono nella stessa identica posizione in cui mi sono addormentata ieri sera: l'unica differenza sta nell'odore della federa. Adesso l'odore del dopobarba alla menta sembra essersi mischiato a quello dell'arancia del mio shampoo, creando un odore particolare.

Scosto i capelli dal viso e lentamente mi rimetto seduta, sistemando il cuscino al suo posto.

E' mattino e la luce fa capolino dalla finestra, anche se il sole è dall'altro lato della casa.

Sento dei cinguettii proprio qui fuori e se mi concentro, in lontananza, riesco anche ad avvertire, molto lievemente, il rumore del mare.

E' fantastico.

Vorrei non dover andarmene più di qui, ma soprattutto svegliarmi con questi piccoli rumori ogni mattina.

Quando tutto finirà, dirò a Ron di trasferirci al mare.

Oddio...

Ron!

L'ho completamente...

L'ho completamente dimenticato!

Devo parlargli! Non so se Harry gli abbia già detto tutto. Spero di no!

Come ho fatto a diment...

"No! Non è il momento! Devo sbrigarmi e risolvere questa situazione! Devo arrestare Blaise!"

Col cuore che batte all'impazzata, mi alzo in piedi.

Forza.

Mi giro verso il comodino, afferrando il libro: voglio portarlo con me, ma non posso.

Ma non voglio lasciarlo qui.

"Devi" mi ricorda la mia coscienza.

Rimango ferma un attimo, indecisa sul da farsi.

E' sempre rimasto qui dentro, almeno dall'ultima volta in cui Malfoy è stato qui, quindi significa che forse, in fondo, questo posto è sicuro.

Devo lasciarlo.

E' la cosa giusta.

Mi riavvicino all'armadio e lo riapro, poggiandolo dentro. Lo guardo un'ultima volta, ma prima che i dubbi possano tornare ad assillarmi, richiudo le ante e mi avvio verso la porta.

Sciolgo i sigilli e lentamente la apro, cercando di non fare rumore.

Il corridoio è in penombra, ma sembra essere tutto tranquillo.

"Non c'è nessuno"

Inizio a ripetermelo in testa, mentre facendo attenzione, mi richiudo la porta alle spalle e mi avvicino alla scala, scendendo nell'atrio.

Per fortuna riesco a raggiungere l'uscita, ma prima di varcare la soglia mi Disilludo. Non voglio correre rischi.

"Ok... E' arrivato il momento"

Osservo il panorama stupendo che mi si presenta davanti una volta fuori e ogni traccia di ansia che avevo, pian piano scema.

Mi Smaterializzo, ma non esattamente davanti casa, bensì all'inizio della strada. Avrò modo di capire la situazione avvicinandomi.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora