La realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente.
Albert Einstein
Sono seduta sul divano della Tana, le mani poggiate sulle ginocchia; la schiena rigida.
Per quanto cerchi di rilassarmi, il mio corpo rimane in uno stato di tensione perenne.
"Non cedere alle emozioni" continuo a ripetermi.
Devo rimanere lucida per ciò che sta per accadere.
Accanto a me, Ron parla tranquillamente con George del negozio; sposto lo sguardo e vedo Ginny armeggiare accanto alla cucina insieme a Molly.
"Un normale Natale in una famiglia normale..." penso amaramente.
Getto un'occhiata all'orologio che ho al polso: le otto meno cinque.
Harry è uscito qualche secondo fa. Dovrebbe tornare a momenti.
Sento il cuore accelerare, mentre osservo la lancetta dei secondi avanzare...
"Sbrigati Harry"
-HERMIONE!-
Tiro un sospiro di sollievo, mentre mi alzo di scatto, fingendomi preoccupata.
Tutti si fermano, girandosi verso la scala da cui Harry ha appena gridato.
-Hermione!- ripete lui, spuntando finalmente sui gradini e scendendo gli ultimi velocemente.
-Che c'è? Che succede?- chiedo, fingendomi allarmata.
Lui si ferma ai piedi dell'ultimo gradino e recupera fiato: -Il Ministro! Mi ha appena contattato! Vuole che andiamo immediatamente in ufficio!-
-Cosa?!- interviene il signor Weasley stranito.
-Adesso?!- chiede Ginny accigliandosi.
-Perché?!- chiede infine Ron.
-Non lo so! Ha detto semplicemente di andare subito! Credo si tratti del caso! Dobbiamo muoverci!- risponde Harry agitato.
-Ma... E' Natale!- protesta Ron.
-Sapete già cos'è successo oggi. Abbiamo preso la persona sbagliata. Probabilmente ci sono sviluppi! Hermione ti prego andiamo-
-Si... Andiamo- dico leggermente titubante. Mi giro verso Ron: -Stai tranquillo. Torneremo presto-
Harry nel frattempo si avvicina a Ginny e le dice qualcosa, per poi darle un bacio veloce e rivolgersi agli altri: -Scusateci, ma dobbiamo andare. Non posso mancare- inizia a dire guardando Molly.
Lei gli sorride: -Non preoccupatevi, andate! Sbrigatevi! Vi lasceremo un pezzo di torta-
Sorridiamo entrambi, mentre raggiungiamo l'uscita.
Ci chiudiamo la porta alle spalle, sospirando entrambi per il sollievo:
-E una è fatta- mi sorride colpevole lui.
-Harry dobbiamo nasconderci, non è prudente stare qui fuori- sussurro.
-Giusto, vieni seguimi. Quanto manca?-
Controllo l'orario: -Due minuti-
-Ok. Vieni. Sbrighiamoci-
Ci affrettiamo verso il bosco, senza però correre. Una volta coperti dai primi alberi, ricontrollo l'orologio: -Trenta secondi-
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Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018
FanfictionLa felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce. [Albus Silente] "Lumos" Questa storia è un'opera di fantasia. I personaggi già esistenti appartengono a J.K. Rowling. I restanti per...