Capitolo 20

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<< Avrei tanto voluto essermi sbagliata sul presentimento che ho avuto su Ester, ma ho lasciato perdere grazie a Simon ed è stato un grande sbaglio. Una volta ho sognato di essere stata ferita da un'arma da fuoco, il dolore psicologico che ho provato quella volta non è per niente comparibile a quello che in questo momento si sta appropiando del mio corpo. Vorrei urlare ma le mie forze diminuiscono poco a poco...>>

Tanti pensieri frullavano dentro la testa di Luce, il suo respiro si affievoliva e predeva conoscenza minuto dopo minuto. Ryan, al fianco suo, era svenuto quando aveva ricevuto il brutto colpo che Ester gli aveva dato.

Dentro casa Moore regnava il silenzio quando Elizabeth era entrata insieme a Samantha.           "Perchè ci sono tutte queste scatole in giro?"

 Liz non rispondeva alla domanda di Sam.                                                                                                         "Elizabeth! Non mi dire che voi...." la bionda non aveva finito di parlare perchè davanti a lei e a Liz c'erano i corpi di Ryan e di Luce distesi per terra. Elizabeth era corsa vicino a sua sorella e si era messa in ginocchio per scuotela. "Luce!! Lu....! Sam non risponde!!" Samantha era rimasta immobile come una statua, non aveva mai visto così tanto sangue in vita sua. Le sue gambe non rispondevano ai comandi che la sua testa ordinava, vedeva solo la sua migliore amica, un ragazzo e Liz disperata che le continuava a chiedere cosa fare.                                                               "SAM!! Chiama l'ambulanza!!" urlava Liz. Samantha si era data una scrollata e aveva cercato il cellulare dentro la sua borsa, l'aveva preso e aveva digitato il numero dell'ambulanza con le dite che le tremavano. La sua voce era quasi un sussurro ma era riuscita lo stesso a farsi capire dalla donna dall'altro capo del telefono.

"Hai chiamato tua madre?"

"Si. Sta arrivando...Sam lei si riprenderà vero?"

"Certo che si Liz! Andrà tutto bene"

Samantha si era avvicinata ad Elizabeth e aveva cercato di confortarla con un abbraccio caloroso.

"Dovrei chiamare i parenti di Ryan"

"E io dovrei chiamare mio fratello"

Elizabeth si era allontanata per chiamare Tom.

"Pronto?"

"Chris..."

"Sam? Stai bene?"

"Si...Chris devi venire in ospedale. Luce...lei è stata ferita"

Cristopher aveva frenato bruscamente alla notizia che sua sorella gli aveva detto. Il telefono gli era caduto dalla mano e cambiato destinazione premendo il piede sull'accellatore. La guida di Chris era contro tutte le regole che aveva studiato per prendere la patente, ma in quel momento non gli importava passare con il rosso o tagliare la strada a un'altra macchina. L'angoscia che si era appropiato dentro di Chris si era approfondito di più quando era arrivato in ospedale e sua sorella gli aveva detto che stavano operando Luce.

L'operazione di Lu era durata molto, l'attesa dei suoi amici e dei suoi parenti era stata straziante.

"Chris. Se vuoi entrare a vedere Luce vai, mia madre è andata a casa prendere alcune cose di mia sorella."

"Grazie Liz"

Cristopher era entrato dentro la stanza bianca e triste. Si era seduto sulla sedia che era stata messa vicino al letto di Luce.  

"Ciao piccola...!"

Le mani di Chris avevano preso quelle di Luce, aveva avvicinato le dita affusolate e sottili della sua ragazza sulle sue labbra e le aveva baciate. Il dottore aveva detto che sia lei che Ryan avevano perso molto sangue.

Luce dormiva profondamente e Chris le sussurrava parole dolci come faceva ogni volta che lei era accocolata su di lui quando dormivano insieme.

"Sono passati due giorni e lei non si sveglia Sam!"

"Chris, il dottore ha detto che lo farà presto"

"Liz ti ha detto se la polizia ha trovato Ester?"

"No. Ho parlato anche con Naomi e mi ha detto che non sa niente di lei"

Ryan si era svegliato il giorno prima e gli agenti di polizia non avevano perso tempo quando il dottore aveva detto che poteva ricevere visite. Le poche domande che i due agenti gli avevano rivolto, lo avevano fatto stancare ma era riuscito a raccontare tutta la vicenda da quando Ester era entrata come una furia in casa Moore.

"Vado in ospedale" aveva detto Chris lasciando la sorella a casa da sola.

"Chris!"

Il biondo sentendo il suo nome si era girato verso la voce che lo chiamava. La ragazza si nascondeva sull'ombra di un albero.

"Chi sei? Fatti vedere"

La ragazza misteriosa era uscita dal suo nascondiglio e davanti a Chris era apparsa Ester. Non aveva un bel colorito e i vestiti che aveva erano sporchi di fango.

"Ester...!"

"Chris!! Aiutami ti prego!"

"Ma sei pazza? Come faccio ad aiutarti dopo che hai tentato di uccidere la mia ragazza?"

"Lei non è nessuno per te Chris, sono io la tua unica ragazza! Dobbiamo andare dal nostro bambino"

"Ma che dici? Lui è morto Ester! Devi accettarlo!"

"NO! Lui NON è morto...! Ti ho detto una bugia..."

Chris non sapeva sé credere o no alle parole che Ester gli stava dicendo.

"Io...non so..."

"Amore vieni con me! James ci sta aspettando!"

Ciao ragazzuole!! Come state?? Spero tutto bene :)

Scusate per il ritardo, a causa degli studi ho poco tempo ma cercherò di aggiornare il più presto possibile. Bene! Cosa ne pensate di questo capitolo? Secondo voi Ester sta mentendo ancora o dice la verità?

Lasciate i vostri commenti e votate!

:)

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