Capitolo 24

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I giorni trascorrevano, Luce era uscita dall'ospedale e aveva iniziato a fare fisioterapista. A volte faceva gli esercizi insieme a Ryan. Si erano avvicinati molto, tanto che Lu trascorreva più tempo con lui che con Christopher.

Quest'ultimo trascorreva le sue giornata da casa a scuola. James si stava ambientando nella nuova casa e Chris cercava di comportarsi come uno dei padri migliori al mondo. Ciò comportava ad un allontamento dalla sua Luce, ma lo aveva previsto.

"Bene ragazzi, la lezione è finita. Luce rimani ancora un po' che ti devo parlare." aveva detto la prof di chimica prima che la campanella suonasse.

Tutti erano usciti dalla classe, e Lu si era avvicinata alla cattedra.

"A causa delle assenze che hai fatto, hai saltato molte verifiche e interrogazioni. Gli altri professori ed io abbiamo deciso di metterti un tutor così potrà aiutarti."

Luce aveva annuito e l'insegnate le aveva annunciato che sarebbe stato Erik ad aiutarla. Non sembrava, ma era uno dei pochi ragazzi ad avere i voti più alti in tutta la scuola.

La rossa dopo aver parlato ancora un po' con la professoressa, era andata nella biblioteca dove Sam, Simon ed Erik studiavano o almeno era quello che cercavano di fare.

"Che voleva la Price?" aveva domandato Samantha.

Lu stava per rispondere, ma Erik con un cenno le aveva detto di non dire niente.

"Le solite cose. Se non recupero, rischio la bocciatura."

"Se hai bisogno posso darti una mano" si era proposto Sy.

"No tranquillo. Grazie comunque"

Il resto della giornata era stata tranquilla, fino all'ultima ora nella quale si era sparsa la voce che il grande Christopher Wilde era rimasto incastrato da Ester.

Luce in quel momento si trovava nell'aula di disegno e sentiva gli sguardi dei suoi compagni addosso. Alcuni bisbigliavano e altre, le amiche di Naomi, ridevano appena la vedevano.

La lezione era continuata così e quando era uscita dalla stanza, molti anzi tutti gli studenti si giravano a guardarla.

"Che cavolo hanno da guardare?" aveva mormorato la rossa stritolandosi una mano.

"Luce dobbiamo parlare."

La ragazza si era girata verso la sua sinistra. La sua faccia si era fatta seria e c'erano, anche, degli accenni di paura.

Aveva seguito il ragazzo davanti a lei fino alla mensa, il luogo in cui nessuno li avrebbe disturbati.

"Tu sai perché tutti quanti mi, no, ci guardano come se fossimo delle scimmie in un circo?"

Chris ,sentendo il paragone che la sua ragazza aveva appena fatto, si era messo a ridere e l'aveva avvolta con le sue braccia per avvicinarla a sé.

"Qualcuno mi ha visto con James la domenica scorsa e la voce si è sparsa"

Luce aveva sbuffato e aveva dato un bacio a stampo a Chris.

"Ciao!" aveva sussurrato lei facendo un sorriso un po' malizioso.

"Ciao piccola!"

"Come sta il cucciolo?" aveva domandato la ragazza sentendosi in colpa per non essere ancora andata a vedere James. Ma se lo avrebbe fatto, le paura che si erano infondate in lei, si sarebbero realizzate.

"Bene. La prossima settimana inizierà ad andare all'asilo."

"Uhmm"

"Lu..."

"Mmm?"

"Ti dà fastidio?"

"Cosa?"

"Il fatto che si sappia di James e che per i prossimi giorni gli altri non faranno altro che criticare."

La rossa con una mano aveva accarezzato teneramente il viso di Chris.

"Che dicano pure quello che vogliono, solo noi sappiamo come sono andate veramente le cose e non dobbiamo permettere a quei deficiente di parlare male del piccolo James."

"Sei la migliore! Grazie amore."

Le labbra di Christopher si erano avvicinate a quelle della sua ragazza e le aveva dato un bacio passionevole fino a quando la campanella era suonata per avvisare che era ora di andare a casa.

***

<<Sarò da te tra un'ora. Prepara i quaderni.>>

Luce aveva letto il messaggio che Erik le aveva inviato e si era chiesta come facesse a sapere dove abita. Forse chi sta insieme al ragazzo più popolare della scuola non aveva privacy.

Erik era arrivato puntuale e non aveva perso tempo in chiacchiere, aveva subito iniziato a spiegare chimica e aveva continuato con matematica.

"Ti prego Erik, basta! Sento che la testa mi scoppierà." si era lamentata Lu portando le mani tra i capelli.

"Ok, ok. Come primo giorno è andata bene!"

"Oh ne sono contenta. Dovremo stabilire quando vederci."

"Che ne dici se facciamo lunedì, giovedì e sabato? Prima iniziamo e prima finiamo."

La ragazza aveva sentito che la voce del ragazzo si era fatta un po' fredda. Sembrava che qualcosa gli desse fastidio.

"Non ti piaccio, Erik?"

"Scusa?!"

"Come persona, non ti piaccio?"

Erik si era irrigidito e prima di parlare si era schiarito la voce.

"Non è che tu non mi piaccia. È solo che non voglio avere problemi con Christopher. Sai com'è fatto, è molto possessivo."

"Si è un po' geloso, ma non stiamo facendo niente di male. Mi stai solo aiutando con le materie in cui vado male e non di tua spontanea volontà. Ti ci hanno obbligato."

Il ragazzo aveva accennato un piccolo sorriso.

"Che c'è?" aveva domandato Lu dal cambiamento repentino d'umore di Erik.

"Diciamo che solo per il 50% mi ci hanno obbligato"

Luce aveva fatto una faccia interrogativa e aveva chiesto al suo tutor di andare avanti.

"Ogni anno quelli di quarta e quinta devono dare una mano ad altri studenti. È una specie di volontariato per il quale ti danno un credito."

"Uhhh non lo sapevo."

"Si vede che non hai letto il regolamento scolastico."

"Nessuno lo fa!"

"Comunque, ci fanno scegliere chi aiutare e io ho scelto te."

"Interessante e chi c'era oltre a me?"

"Naomi, Violet e altre oche del loro gruppo"

Luce era scoppiata a ridere dalla faccia disgustata che Erik aveva fatto quando aveva pronunciato i nomi delle due ragazze.

"Non ti piacciono eh?"

"Diciamo di no. Tu sei l'unica ad avere la testa apposto."

"Oh grazie!"

I due avevano parlato ancora del più e del meno fino a quando Elizabeth era arrivata a casa con una crisi di pianto.

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