capitolo 9

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Emily
Mi fa malissimo, penso fra me e me, nel momento in cui mi ha solamente sfiorata mi ha cominciato a bruciare in una maniera assurda, ma non voglio cedere davanti ad una persona che conosco da neanche 24 ore, quindi rispondo "non fa niente" alla sua domanda, ma quando tocca il punto preciso non ce la faccio le lacrime cominciano a scendere e, quando incrocio i nostri occhi, i suoi sono pieni di rabbia e paura insieme proprio in quel momento mi attira nelle sue braccia e mi sussurra:
"Cosa ti fa quello stronzo?"
"Niente.." dico poco convinta fra i singhiozzi
"Non ricominciare, cosa ti fa?" dice con accento di tono cattivo
"Diventa un mostro ecco cosa mi fa.." dico amareggiata
"Vuoi che ti porti via di qui? In un qualsiasi posto, anche dall'altra parte della città se vuoi" dice cercando di farmi tornare il sorriso
"Perche lo fai?" chiedo non capendo le sue intenzioni
"Perché stai soffrendo, non mi piace la sofferenza" dice convincendomi, salgo sulla moto e dico:
"Portali ovunque ma non qui, dove la testa può viaggiare e il corpo rimane li"
Sorridendo sale sulla moto e sfreccia a tutta velocità, prima mi ero retta sul dietro della moto ma ora abbraccio il suo addome e poso la testa sulla spalla...sono stanca di soffrire.

Quando scendiamo ci troviamo davanti ad una piccola casetta di quelle vecchia piccoline, è bellissima.
Di fuori c'è un piccolo giardino con delle panchine ed una vecchia altalena per i bambini, ora che ci penso sembra la scena di un film horror.
"Tranquilla non ti ucciderò" dice sorridente "o almeno non ti ucciderò qui" aggiunge facendomi ridere.

Passiamo metà del tempo a parlare del più e del meno mi racconta della sua famiglia e delle sue 3 sorelle io gli racconto del mio unico fratello, mi dice che lui è nato e cresciuto li e io gli racconto che un anno fa mi sono trasferita, fino a che non fa la domanda che tanto temevo:

"Da quello che mi dici, apparte la scarsità delle amicizie, la tua vita non è male c'è insomma abbitiamo a 4 o 5 isolati di differenza quella casa l'ho vista talmente tante volte ed è sempre luminosa ...e tu sembri così raggiante, perché sprechi tempo con Matt?"

"Penso di amarlo, credo..bho non lo so, emh io credo sia ora di tornare a casa" dico imbarazzata
"Non volevo metterti imbarazzo giuro scusa se vuoi rimanere puoi" aggiunge
"No grazie dell'invito devo tornare alla mia casa luminosa prima che qualcuno di raggiante come me rientri a casa e mi fucili" dico sorridendo e lui scoppia a ridere

Ci fermiamo davanti casa mia, sembra come un flashback ma quando scendo sta volta dico un altra frase:
"Vuoi entrare? Non dovrebbe essere nessuno ma se vuoi ti offro qualcosa"

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