capitolo 36

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Emily
Erano le due di pomeriggio, avevo appena finito studiare per scuola guida quando mi fiondai sotto la doccia calda.
Insaponai bene i miei capelli e sciacquai il tutto vedendo il mio bellissimo rosso scolare dai capelli;
Poi insaponai il corpo e una volta finito di lavarmi uscii.

Una volta finito di asciugarmi i capelli decisi l'outfit, ossia..

dei leggins dell'Adidas con il top abbinato, come scarpe le miei superstars nere e bianche, un giacchetto leggero sopra e uno zaino dentro il quale trasferii tutto ciò che c'era dentro la borsa

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....dei leggins dell'Adidas con il top abbinato, come scarpe le miei superstars nere e bianche, un giacchetto leggero sopra e uno zaino dentro il quale trasferii tutto ciò che c'era dentro la borsa.
Mi truccati leggera e mi feci una coda alta abbinando i miei occhiali da sole.
Uscii per andare in biblioteca per la prima volta da sola.

Entrai dentro e un buonissimo odore di libri mi invase le narici, volevo studiare un po e mi servivano dei libri per approfondire.
"Serve aiuto" disse una voce dietro di me.
"Si grazie" dissi girandomi.
Era un bellissimo ragazzo alto, con capelli scuri, occhi azzurri e un sorriso mozzafiato.
"Cosa ti serve?" chiese continuando a sorridere
"Dei libri sulla psicologia dei giorni nostri e letteratura inglese per favore" chiusi gentilmente.
"Nessun problema, seguimi" disse lui.

Mi accompagnò ad un tavolo perché i libri erano troppo pesanti e mi disse anche che potevo lasciarli li una volta finito.
"Grazie" dissi.
Feci reassunti per circa 3 ore, quando guardai l'orologio erano le sei del pomeriggio.
Presi tutta la mia roba e andai verso l'uscita:
"Arrivederci" diceva sorridendo il ragazzo di prima.
Arrivo il mio turno alla cassa e il suo sorriso si allargò prima di dire:
"Vuoi comprare qualcosa?"
"No veramente volevo chiedere se serviva la tessera in questo posto" chiesi io
"Si guarda siediti e compila questo modulo, una volta finito consegnalo a quella ragazza li e poi torna da me che ti do la tessera" mi spiegò lui
"Oh ok" dissi prendendo il foglio.

Uscii tutta fiera della mia tessera per la biblioteca, aspettai l'auto e, una volta preso, infilati le mie cuffiette e mi persi nel mio mondo.
Lunedì avevo l'esame di scuola guida, magari potevo farmi aiutare da Jace a studiare, tanto deve venire da me.

Scesi dall'auto a 5 isolati da casa mia e  vidi la moto di jace sul vialetto di casa mia, corsi verso la mia dimora ma quello che vidi non era quello che mi aspettavo.
Jace era seduto a terra davanti alla porta di casa mia.

"Jaceee!!" urlai da lontano, lo vidi alzare la testa e la preoccupazione invase il mio corpo.
Lo raggiunsi e mi buttai sul suo collo abbracciandolo:
"Oh mio dio stai bene?" dissi tutto d'un fiato "cos'è successo?" chiesi poi.
Affondo il suo viso nel mio collo e comincio a singhiozzare alzandosi.
"Vieni dentro dai" dissi incoraggiandolo e prendendogli la mano, si stacco e prese uno zaino ed un borsone da terra, cosa sarà successo?

Jace

"C'è qualcuno in casa?" urlo Emily posandolo le chiavi e chiudendo la porta "puoi posare dove vuoi la tua roba, vuoi qualcosa? Un the? Una camomilla? Una tisana? Da mangiare? Oppure un succo? Pere, ace, pesca, albic..."

Risi e quando se ne accorse si mise una mano sulla bocca:
"Ho cominciato a blaterare vero? Mi succede spesso" disse poi.
Feci no con la testa ancora abbassata, non avevo il coraggio di guardarla:
"Va bene una camomilla" dissi con una voce irriconoscibile, erano le prime parole che dicevo dopo ore.
"Vado subito tu mettiti dove vuoi, sul divano, sulla poltrona, in cucina, sul mio letto oppure....oddio ho ricominciato? Oh, vabbe fai come vuoi" disse lei ridendo e andando verso la cucina.

Andai in camera sua e possai i miei borsoni, dovevo pensare anche ad un posto dove dormire.
Scesi di sotto verso la cucina dove vidi Emily tutta impegnata a preparare l'acqua calda, quando senti il rumore dei miei passi si giro e mi sorrise mentre io mi sedevo.
"Ecco a te" disse dandomi la tazza con la camomilla e mettendosi seduta affianco a me
"Ne vuoi parlare?" chiese gentilmente
"Si" dissi "ma non è facile"
"Come vuoi Jace, solo se te la senti" mi rassicurò lei.

"Era tanto tempo che non toccavo niente e non è facile per una persona smettere di fumare da un momento all'altro" dissi incrociando per un solo istante i suoi occhi " all'inizio della scuola avevo preso dell'erba e avevo fumato un po, ma niente di che non ho ricominciato a spacciare o ad abusarne era solo così per vedere come mi sentivo"

"E come ti sei sentito?" chiese lei
"Non particolarmente diverso dal solito, era tutto uguale magari ridevo molto, ma era solo l'effetto.
Mio padre e mia madre hanno trovato in casa dell'erba e del fumo, non miei, e mi hanno dato la colpa cacciandomi di casa" si irrigidi "quella roba non è mia Emily lo giuro, non ho usato quella merda dopo l'inizio di scuola, non possono cacciarmi" dissi abbassando ancora di più la testa.

"Ehy io ti credo" disse lei alzandomi la testa "solo che è normale che loro credono che sia tua, ma il problema più grande è un altro.."
"Di chi è quella roba" finii io la frase.

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