capitolo 25

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Jace
Come gli spiego di me e di ciò che facevo? Come faccio a spiegare ad una persona cosi innocente ciò che ho passato.
"Lo so piccola lo so, il problema sono io che non voglio farti sapere tante cose brutte che mi sono successe" cerco di spiegare.
Come se non mi avesse sentito aggiunge:
"E non ti giudicherei mai per nessun motivo al mondo non ne farei una parola con nessuno"

"Non è questo.." dico stringendola meglio a me dai fianchi, infilo la mano sotto la maglietta per toccarla meglio e mi accorgo che è ricoperta da brividi ben evidenti.
Sorriso e dico:
"Ti faccio quest'effetto?"

Arrossisce cosi tanto che sembra un tutt'uno con i capelli e il suo livido sembra svanito, stringo un po di più il suo fianco e lei abbassa la testa.
"Guardami" gli ordino, ma lei non ascolta e cerca di nascondersi fra il mio collo e il cuscino
"Ho detto guardami" ripeto
"Dai, mi imbarazzi" dice lei
Comincio a scendere con la mano fino a che non trovo il bordo del leggins e sento il suo corpo irrigidirsi, faccio dei piccoli cerchi immaginari fino a che, con un po di pressione, infilo la mia mano nei pantaloni e comincio ad accarezzargli la coscia.
Sento dei baci sul collo, stavolta è lei che lo fa.
"Che fai? Prima arrosisci e fai la santa e poi mi baci sul collo? No bambina non di gioca così" dico scherzando
Tira su il volto e prendendomi di sorpresa dice:
"E tu non devi lasciare i discorsi a metà sviando con i tuoi giochetti, bambino"
"Hahahah, allora facciamo cosi io ti dico alcune cose della mia vita e tu in cambio non ti stacchi più da me, affare fatto?" chiedo
"Perché dovrei staccarli da te?" dice
"Lo scoprirai se acceterai"
"OK accetto"

"Allora.." cerco di rimettere tutti i pezzi apposto"..avevo 15 anni quando ho iniziato a fumare, io e i miei amici credevamo fosse bello, da persone grandi quindi lo facevamo per gioco.
Un giorno il nostro spacciatore ci disse che gli serviva gente per smerciare la roba, eravamo 3 ragazzi avevamo sui 16\17 anni, fumavamo e volevamo popolarità quale altro metodo più semplice?
Abbiamo detto si come se fosse la cosa più stupida del mondo quando tutto era tranne che stupida."

Sento il suo corpo irrigidirsi ma continuo:

"Avevo il mio giro ormai da qualche mese quando qualcuno parlo e finimmo tutti dentro al carcere minorile, mio padre pagò la cauzione in due giorni non voleva lasciarmi li e in più mi mando per un mese a disintossicarmi in qualche centro del cazzo."

Nei suoi occhi c'era pietà, cosa che non mi piaceva difatti la spostati con delicatezza e scesi dal letto, ma prima che potessi mettermi in piedi la sua piccola mano si chiuse intorno al mio braccio
"Dove vai?" chiese con tono preoccupato
"Non lo so, ma ora non voglio stare qui" risposi in tono duro anche se non era la verità
"E perché? Non hai finito di parlare.." disse mentre si alza e si piazza davanti a me "..avevi detto che non te ne andavi e invece lo stai facendo, non mi stai facendo paura se è questo  quello che pensi"

"Non me ne vado se non vuoi" il mio tono era più dolce "è solo che sembrava stessi provando pietà per me ed è una cosa che non sopporto "

"No non era pietà, sto solo cercando di capirti tutto qui, vieni torna a letto" disse infilandosi sotto le coperte non prima di avermi mostrato il suo culo fasciato benissimo da quei leggins, ma non mi perdo nell'immaginazione di ciò che potrei farle.

Dopo essermi messo nel letto continuo...

Emily
"Sono uscito da quel centro e ho chiuso con lo spaccio e li ho conosciuto Ian, quello molto alto se non hai capito chi è.
Al tempo anche lui era uscito da un brutto giro e un giorno ne stavamo parlando e ho scoperto che anche a lui era successa la stessa cosa, avevano parlato ed è finito dentro.
Scoprimmo poco dopo che proprio lo spacciatore che mi aveva preso con lui aveva aperto bocca.
Lo abbiamo cercato ed una volta trovato lo abbiamo massacrato di botte" dice come se fosse la cosa più normale del mondo ma vedo la delusione nei proprio occhi.

Gli accarezzò la guancia e mi accoccolo ancora di più a lui fino a che non ricomincia a parlare
"Ho continuato cosi per mesi, picchiavo chiunque mi capitasse sotto mano fino a che un giorno sono stato espulso da scuola perché ho mandato in coma un ragazzo, mi pento tantissimo di ciò che ho fatto, avevo appena compiuto 19 anni."
Non ci posso credere, alzo la testa alla parola coma.

"Nel frattempo ho conosciuto Logan e tutto è cambiato, ci ha aiutati a uscire da quei giri di mera sono veramente orgoglioso di avere un amico come lui"

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