Emily
"Vi ho portato qualcosa da mangiare" dico entrando nelle piccola stanza bianca e verde, con delle buste del McDonald in mano.
"Grazie tesoro" dice la madre di Jace venendomi incontro.
Ormai sono le 11 di sera e ancora non si sa niente.
Il padre di Jace è andato a casa per cambiarsi, ed insieme a lui è andata Clary, isabel e kevin, mentre io, Jace, Logan e la mamma siamo rimasti.Jace sembra un fantasma non fa niente, non parla, non si muove, non dorme non fa assolutamente nulla.
Lascio la busta alla signora Smith e a Logan e mi avvicino piano a Jace, mi metto a sedere e sussurro:
"Ehii"
Si gira verso di me con una faccia strana, come se lo avessi svegliato da un brutto sogno.
"Ciao" mi dice stiracchiandosi.
"Ho portato da mangiare, perché non metti qualcosa sotto i denti? Ti farebbe sentire meglio.""Si ti ho sentito prima" risponde brusco.
"Senti Jace io capisco che stai male per tua sorella, ma cosi non aiuti nessuno, mangia qualcosa e riposati"
Mi guarda e mi da un bacio casto sulle labbra e, dopodiché, prende un panino e della coca cola.Mi giro perché mi sento osservata e difatti la madre ci sta guardando con un sorrisino.
Rossa in viso prendo il mio the e il mio panino e comincio a mangiare in silenzio."Come va?" chiede la madre di Jace avvicinandosi al figlio.
"Così così" sussurra lui bevendo.
"Vuoi qualcosa per il mal di testa? Prima ti lamentavi con Logan""No grazie mamma ho tutto quello che mi serve" dice guardandomi.
Sorrido e butto sia le mie confezioni sia le sue."Volete del caffè?" chiede Logan.
"Io no grazie e neanche Emily" dice Jace ricordandosi che non lo bevo."Io si mio caro, vengo con te" rispose la signora.
Rimaniamo solo io ed il mio ragazzo.
Sta sbadigliando, e le sue occhiaie di fanno sempre più nere.
Lo abbraccio e sussurro al suo orecchio:
"Perché non ti sdrai su di me?"Si guarda intorno e poi accetta annuendo.
Posa la sua testa sulle mie coscie e le mani sulle mie ginocchia.Accarezzo piano la sua testa e dopo circa 2 minuti sento il suo respiro farsi più pesante.
In quel momento entra il signor Smith in tuta da ginnastica, ci vede e sorride.
Si mette seduto davanti a me e chiede:
"Dove sono gli altri?"
"Sono andati a prendere il caffè, se non ha mangiata li dentro ci sono dei panini""Oh grazie Emily ma abbiamo avuto la stessa idea, anche io ho mangiato al MC portando Clary dalla babysitter, un amore quella donna"
Sorrido non sapendo cosa rispondere a abbasso gli occhi su jace che si è mosso di poco.
"È da molto che dorme?" chiede il padre rivolgendosi a me.
"Neanche 10 minuti, è molto preoccupato" rispondo "scusi ma dove sono Kevin e Isabel?""Oh bhe Kevin è dovuto tornare a casa, la madre lo stava riempiendo di messaggi e chiamate, come biasimare quella donna, e Isabel è rimasta fuori, non gli piace stare seduta ad aspettare" risponde educatamente
"Oh bhe la capisco" sussurro."Ti ha raccontato tutto credo" chiede il padre.
"Di cosa sta parlando scusi" chiedo educatamente."Della droga e del fatto che lo abbiamo cacciato"
"Oh bhe si, cioè diciamo" dico piano.
"So che è stato da te Emily, io e tuo padre parliamo molto"Sbianco a queste parole, sapevo che si parlassero ma non che avessero tutta questa confidenza.
"Ma non te ne faccio una colpa ti capisco, sei la sua fidanzata dopo tutto" sorride educatamente e si alza andando verso un carrello poco distante da noi, da sotto la tendina tira fuori una coperta di pail e me la porge per coprire Jace."Grazie" dico educatamente.
"No grazie a te" dice il padre prima di uscire dalle porte scorrevoli.Apro gli occhi e c'è il sole fuori, mi stiracchio e mi accorgo con molto dispiacere che il mio collo è a pezzi.
Guardo l'orologio sulla parete e sono le 7 di mattina, oggi non ho lezione fortunatamente.
Mi alzo e esco dalle porte del pronto soccorso.
Da lontano vedo Isabel, Jace e il Padre parlare mentre delle lacrime segnano il viso di Isabel.Il padre guarda tutti e due e poi li abbraccia.
Dopo vari minuti abbraccia solo jace, che ricambia velocemente.Io mi gusto la scena e credo che Isabel abbia detto la verità, di questo sono molto contenta.
Dopo un po chiamo la mia mamma e gli racconto meglio dell'incidente e gli dico anche che sarei rimasta fino a che Jace non se ne fosse andato.
Mentre attacco al telefono due mani mi circondano la vita.
"Buongiorno" dice posando la testa sulla mia spalla.
Poso una mano sulla sua guancia e dico:
"Buongiorno piccolo"
Sento una risatina e automaticamente mi giro, con tutto il corpo, e gli chiedo:
"Che ti ridi?"
"Piccolo? Ma se sono più grande sia di altezza sia d'età""Ok ammetto che la mia statura lascia molto a desiderare ma non sfottermi, sei il mio piccolo"
Mi bacia, uno di quei baci che non devi definire perché sono belli cosi."Esther ora riposa, sta mattina ci ha svegliati il dottore dicendo che l'operazione è andata bene" mi dice una volta staccati.
"Sono contenta, anzi molto contenta, quando possiamo vederla?""Non prima di domani mattina" dice combattuto.
"Ehi" dico alzando la sua testa dal mento "ora è fuori pericolo dobbiamo solo sorridere""Ehi piccioncini" urla da lontano Logan.
"Ehi" urliamo in coro io e Jace prima di scoppiare a ridere.
"Emily mia luce ti prego porta via questo barbone dall'ospedale" dice Logan salutandomi sono due baci sulle guancie.
"Che vuol dire?"
"Anche tu ora?" chiede jace posando le sue dita all'inizio del naso "resto, non me ne vado""Bhe secondo me una doccia non ti farebbe male" mi azzardo a dire " magari possiamo passare a prendere anche le mie cose cosi posso lavarmi anche io"
"Emily no voglio stare qui" dice fermo.
Mi avvicino e circondo con le braccia sul suo corpo tonico mantenendo lo sguardo fisso su si lui:
"Lo so ma un'ora per staccare ti ci vuole, ci laviamo e torniamo"cerco di convincerlo.Mi accarezza piano uno guancia e dice:
" non costringermi a farlo"
"Non ti sto costringendo" dico allontanandosi di poco "sto solo dicendo che sarebbe giusto""Ma io non voglio" dice guardando a terra.
"Va bene rimaniamo qui allora""No tu non devi rimanere per forza fatti accompagnare da Logan, va a casa"
"Non mi muovo se non ci sei tu" dico ferma"Va bene andiamo a casa tua e prendiamo le mie e le tue cose, ma torniamo subito capito?"
Sorrido e gli lascio un bacio.
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VOGLIO UN AMORE FOLLE
RomanceEmily, 19 anni, capelli rossi, occhi verdi e corpo mozzafiato, con un ragazzo all'apparenza splendido e una borsa di studio per una prestigiosa scuola...bhe non c'è che dire una vita perfetta si direbbe, ma che si nasconde sotto quel trucco e quelle...