Io sono il tuo guerriero

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Dorian's POV

Questa scoperta mi sconvolge. Come faccio, io, una comune persona, a camminare nel cervello di un'altra? E soprattutto, come faccio a farlo da vivo? Non ha senso. Come del resto non ce l'ha la mia vita nelle ultime ore. Sono passato da una spiaggia, al fondo del mare, a una scala fino ad arrivare al cervello di una persona in coma. Normale amministrazione direi.

Non ci sono altre spiegazioni: sono impazzito. Completamente. Mi dispiace per Valerie, non avrà più il ragazzo bello e sveglio che ero una volta. Ma non ci posso fare niente. Posso solo cercare, come terapia, di scoprire perché sono qui. Non ne ho la più pallida idea.

Penso. Ripenso. Penso ancora una volta. E poi, la verità mi colpisce in pieno. Subito faccio fatica a crederci, ma poi mi abituo alla situazione di shock in cui mi trovo.

L'unica soluzione è questa: la persona in coma sono io. E il mio cervello è la mia attuale casa. Ma io, non ci voglio stare. Mi trasferisco nella vita che ho sempre avuto. Con le mie certezze, con la mia Valerie, con la mia sanità mentale. Con il mio corpo, vivo.

Valerie's POV

. . . . ..

E levo questa spada
Attraverso il cielo
Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Solo sulla cima
Tenderò i predoni
Arriveranno in molti
E solcheranno i mari
Oltre queste mura troverò la gioia
O forse la mia fine comunque sarà gloria

E non lotterò mai per un compenso
Lotto per amore, lotterò per questo

Io sono un guerriero
Veglio quando è notte
Ti difenderò da incubi e tristezze
Ti riparerò da inganni e maldicenze
E ti abbraccerò per darti forza sempre

Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mantello asciugherò il tuo pianto

E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai

E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai

Non temere il drago
Fermerò il suo fuoco
Niente può colpirti dietro questo scudo
Lotterò con forza contro tutto il male
E quando cadrò tu non disperare
Per te io mi rialzerò

Io sono un guerriero e troverò le forze
Lungo il tuo cammino
Sarò al tuo fianco mentre
Ti darò riparo contro le tempeste
E ti terrò per mano per scaldarti sempre

Attraverseremo insieme questo regno
E attenderò con te la fine dell'inverno
Dalla notte al giorno, Da Occidente a Oriente
Io sarò con te e sarò il tuo guerriero

E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai

E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai

Ci saranno luci accese di speranze
E ti abbraccerò per darti forza sempre

Giurò sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Veglio su di te, io sono il tuo guerriero

Le parole della canzone si diffondono nelle mie orecchie come lo zucchero si scioglie nel latte caldo. Questa canzone rispecchia perfettamente le mie intenzioni. Voglio andare lì, da Dorian, ricordargli quanta strada abbiamo fatto e quanta altra ne percorreremo. Desidero salvarlo con il mio scudo. Desidero che lui vinca la sua battaglia con la mia spada. Desidero per una volta essere io il bastone che sorregge gli altri. Il mancorrente che li aiuta a salire le ripide scale della vita.

Così mi alzo dalla comodissima sedia di plastica blu, raddrizzo la maglietta, lego meglio le scarpe e a testa alta faccio irruzione nella stanza in cui per adesso non sono ancora riuscita a entrare. Mi dirigo verso il lettino, fissando tristemente il viso che ho sempre considerato il più bello in assoluto, e che continuo a considerare tale pur essendo pallido come un lenzuolo bianco. Mi inginocchio vicino a lui appoggiando la testa sul suo cuscino e prendendogli la mano fredda tra le mie. Respiro lentamente tentando di restare calma e di non scoppiare come una bomba in mezzo alla folla. Cerco di trasmettergli tutto il calore del mio corpo, quasi a infondere nuova vitalità in una salma esanime.

E poi inizio a parlare. Inizio a raccontare le emozioni di questa giornata, una delle più dure della mia vita. Gli ricordo la prima volta che ci siamo incontrati, che siamo andati sopra il ponte bianco che assomiglia tanto alla mia attuale idea di futuro. Gli parlo delle mie speranze che lui si svegli prima del nostro viaggio in Australia. Gli cito ciò che ho sperato poco tempo prima, quel lungo elenco di parole unite a formare frasi che mi hanno dato la forza di venire lì.

Poi, in un attimo di silenzio, non riesco più a fare come Atlante e a tenere su il cielo da sola. Ercole non c'è e così, inevitabilmente, mi crolla tutto addosso. Come stamattina, precipito ancora di più nella voragine nera da cui lentamente stavo riemergendo. Le lacrime scorrono sul mio viso come acqua di una cascata.

Una in particolare, si posa sulle mani fredde di Dorian. Lascia una traccia bagnata e salata sulla sua pelle, quasi a testimoniare indelebilmente il suo profondo dolore. Da qual momento, come grazie a un tocco magico, il suo corpo sembra riprendere immediatamente colore. La pelle acquista nuovamente la classica colorazione ambrata, abbronzata, improvvisamente sembra di nuovo vivo.

La macchina dei battiti si risveglia dal letargo emettendo un suono. La stanza appare improvvisamente più calda, l'aria si fa pesante come se un'altra persona ne usufruisse. Valerie alza la testa nel momento in cui il mondo sembra rinascere.

Dorian apre faticosamente gli occhi e, con voce flebile, dice l'unica parola che la sua ragazza ha bisogno di sentirsi dire:
"Amore..."

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