Ciao mamma.
Come stai?
Lo so che, in fondo, stai bene.
Lo so che, se scavo un po' in quello che è rimasto dentro di me della tua anima, sei in pace.
Lo so che, anche se non lo ammetteresti mai, ti manco.
E mi manchi anche tu.
È passato tanto, troppo tempo. Troppo poco perché io riuscissi a dimenticarti e troppo perché tu potessi ancora rimanere un punto fisso dentro di me.
Sono riuscita ad andare avanti dopo che mi hai lasciato sola, come avevo già fatto una volta in passato. Ho combattuto contro i demoni che mi tenevano inchiodata a cosa era successo e sono riuscita a liberarmi, scappando verso il futuro.
Ma, in fondo, non è stato quello il male peggiore. Perché ci ero già abituata.
Quello che mi ha letteralmente sconvolta, e che il mio cervello non riusciva a metabolizzare, era il fatto che tu fossi tornata e poi nuovamente andata via. Così, di punto in bianco. E questa volta per sempre. Mi ero lentamente abituata alla tua presenza, ero tranquilla di averti accanto e di poter riporre la mia fiducia in qualcosa di diverso dal pozzo senza fondo che la mia anima era ormai diventata.
Hai presente quando per sfogarti infili i guantoni, prendi a pugni a vuoto il pungiball, lo vedi rimbalzare e ogni volta tornare indietro, pronto ad accogliere un nuovo colpo? Ecco. Io rappresentavo quello. La tua scomparsa è stata il pugno. L'unico problema era che il sacco una volta sdraiatosi faticava parecchio a tornare su.
Ti avverto che ancora adesso è parzialmente legato a terra dai fili del dolore. Ma ti avviso anche che tra poco verranno tagliati troppo bruscamente, il che mi farà riavvicinare a te più velocemente di quanto tu ti possa aspettare. E ovviamente, come se non bastasse, il mio cervello ne risentirà nuovamente. Troppi cambiamenti, troppo radicali.
Sai una cosa? Nonostante tutto, mi ha fatto bene riallacciare anche se per poco i rapporti con te. È stato bello per una volta sentirsi a casa, amati da una persona a cui si vuole bene, reprimere per un attimo le preoccupazioni in un cassetto e lasciare spazio alla gioia di aver ritrovato qualcosa che avevi perso ma di cui avevi assoluto bisogno. Peccato che ora è finito. Peccato che è durato poco, così poco da non farmelo neanche assaporare appieno.
Anche se breve, quello è stato uno dei periodi migliori della mia vita, soprattutto grazie a tutto ciò che facevi per me cercando di rimediare ai tuoi errori fatti in passato. Per questo adesso ti sto scrivendo queste parole, per riconoscerti il merito di essere riuscita anche se per poco a tenere alto il morale di chi per una vita intera ce l'aveva avuto a terra. Per ringraziarti di tutto ciò che di bello hai fatto sì accadesse nella mia vita e soprattutto per avermela donata. Per urlare al mondo che tu sei stata e sarai sempre la mamma migliore del mondo, anche se ha sbagliato molte volte. Ma sai una cosa? Le persone migliori non per forza devono essere sante. Le persone migliori spesso sbagliano, ma ciò che le rende superiori rispetto alle altre è il fatto che riconoscono i propri errori e cercano in ogni modo di ripararvi. Lo rendono lo scopo principale della loro esistenza.
E infine, grazie, perché hai reso me lo scopo di quello che ti restava della tua vita.
Beh... allora, tra poco ci rivediamo. In realtà non so esattamente quando, potrebbero volerci mesi, o addirittura anni. Sempre che il tempo dall'altra parte si conti così. In ogni caso non è per niente una cosa positiva, almeno per me. Dipende dai punti di vista.
Se lo si guarda dalla parte di una novantenne che sta per dire addio al mondo, non è un bene.
Ma se si osserva la situazione dalla parte di chi ha atteso un'eternità per rivedere la propria figlia, anche se più vecchia e nonostante sia più brutta e con la pelle flaccida, allora cambia decisamente significato.
E così dicendo mamma, finisce la mia lettera. Terminano tutti i miei dubbi e le mie confessioni.
E finisco anche io.
(State tranquilli altri destinatari delle mie lettere, non mi sono dimenticata di voi. Aspetto ancora un po' prima di andarmene solo per farvi contenti.)
*Angolo autore*
Salve a tutti popolo! Allora, scusatemi immensamente per il ritardo, ma non ho avuto neanche un briciolo di tempo in questo periodo. Causa? Quale volete che sia? La scuola, ovvio! Sempre pronta a mettere i bastoni fra le ruote all'aspirante scrittrice sfigata di turno. In ogni caso, fatemi sapere cosa ne pensate di questa nuova lettera.
Ma, cosa più importante, GRAZIE!!! One day è già a 919 visualizzazioni!!! Non mi aspettavo una cosa del genere, sinceramente...
Grazie mille a tutti coloro che seguono la mia storia❤.Vi voglio bene💖!
La vostra scrittrice anonima😎👋.
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One day
General FictionRosa dei candidati Wattys 2017 ~~~ Un solo giorno. Sta a te decidere. La vita è composta da anni. Gli anni da mesi. I mesi da settimane. E le settimane? Da giorni. Ogni giorno è nuovo, diverso dal precedente e dal seguente, può rendere la tua vita d...