Ricordiamo (27 gennaio)

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Ricordiamo
oggi come sempre,
oggi più di domani,
oggi come fosse ieri.
Ricordiamo
il freddo e la totale desolazione
e numeri, numeri bestiali,
piegati nella neve tremenda,
accasciati su corpi senza nome nè forza.
Ricordiamo,
ricordiamo chi s'è arreso alla morte,
ricordiamo un dolore lontano
eppure presente,
e geliamo, e tremino le nostre mani
nel legger parole a cui non creder vogliamo.
Ricordiamo,
stringiamo nel gelo le mani,
tremiamo piangendo vicini,
recitiamo numeri con voce sinistra,
eri tu, era lei, non lo sapremo mai,
nel gelo, si son persi nel gelo,
tremiamo e tremiamo d'orrore,
e quel che sappiamo
è tutto per sentito dire,
eppure chiniamo il volto
e sottomettiamo noi stessi
ad un'orribile irrealtà reale,
passata ma come non mai presente,
corriamo nelle strade della memoria,
stringiamoci stretti,
per non perderci mai,
stringiamoci stretti, ancora,
nella più eterna e fredda desolazione
e nella più estrema devastazione.

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