Sussurrava il sole un dolce richiamo,
chiamava la notte, le chiedeva un consiglio,
la notte volgeva al terreno lo sguardo,
sorrideva sicura e poi al sole parlava.
Il sole chiedeva di posare nel buio,
la notte sorrideva ed ascoltava serena,
il sole chiese se fosse possibile
e la notte rispose di no,
la notte gli disse che
chi è fatto per brillare
nelle tenebre non potrà celarsi mai,
come chi è una persona onesta
al mondo non puó non distinguersi.
La notte aggiunse infine
che il sole nelle tenebre avrebbe perso il suo senso,
gli disse di vedere come fosse della luna timido il bagliore,
coerente col buio, moderato ma nobile,
il cielo terso meritava la sua luce immensa,
cosí il sole sorrise:
senza la notte, suo opposto,
sarebbe finito a brillare nel nulla e per nulla,
or dunque risplende, e ride e fa viver
chi viver sa, e ben, della sua luce.
Così funziona anche per chi
non sa dove star e poi
con qualche parola e pensando poi
riesce a trovar la strada
in cui al massimo brillar possa.
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Strisce di sole
ŞiirRaccolta di poesie in versi, oserei dire, più che liberi. Sensazioni raccolte in manciate di parole fragili e musicali, nulla di più, e forse basterà. è stata #9 su POESIA
