«L'ombra dei boschi d'Aser
è tutta profumata...»
cantavamo insieme,
stretti nel freddo inverno,
incerti nella nostra esistenza
ma certissimi del nostro ruolo:
coristi pieni di passione,
illuminati dalla tenue luce
di un giorno composto da otto ore
che si dilegua veloce
sulle nostre partiture.
«Chi è colui
che viene per verde cammino?
Che viene
per verde cammino, per verde cammino...»
Intorno a noi tutto pare destarsi,
un brivido percorre le mura,
solo la nostra voce che narra:
«E l'amato
che aspetta l'amata
è giovine
e dolce.»
Quasi ci sembra di rievocare
la vicenda della Belle Dame Sans Merci,
mentre ci stringiamo
e la notte si appresta a cullarci.
La canzone continua,
le note perfettamente armonizzate
ci uniscono in un unico,
stanco e desolato,
umile e sincero,
sollevato ed entusiasta
sospiro di sollievo.
E così, nell'ultima sinestesia
dell'ombra profumata
di questi boschi narrati dalle nostre voci,
la canzone si conclude,
lieve lieve,
in un mormorio sommesso
di commosse tonalità.
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Strisce di sole
Thơ caRaccolta di poesie in versi, oserei dire, più che liberi. Sensazioni raccolte in manciate di parole fragili e musicali, nulla di più, e forse basterà. è stata #9 su POESIA