Il degrado della poca umanitá.

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È passato praticamente un anno e mezzo da quando ho scritto quel capitolo sul degrado delle critiche dell'aspetto fisico, e mi sono resa conto di dover assolutamente fare un capitolo simile.
Ho diciannove anni oramai, me ne sono successe di tutti i colori, eppure sono cresciuta tanto.
Quello di cui voglio parlare oggi in questo capitolo scritto di getto è l'importanza delle piccole cose.
Sono sempre stata una persona dalla forte personalità, ma una cosa che mi ha sempre contraddistinto era la mia poca tempra che mi portava ad abbandonare per prima la classe quando una mia qualsiasi compagna stava male. (Avevo un sacco di compagne con gravi problemi di salute, e vederle stare male mi portava ad avere una delle mie soliti crisi d'ansia).
Quest'anno le cose son cambiate.
La mia compagna di banco, una persona a dir poco deliziosa, è una di quelle persone a cui sfortunatamente succedono le peggiori disgrazie.
Ha un problema di salute molto grave, che le porta ad avere attacchi di svariata natura.
La prima volta che mi è svenuta di fianco, dal nulla, non sapevo assolutamente che fare, mentre adesso sono la prima a sapere come reagire.
Oggi è capitato che mentre stavamo parlando, lei ha cercato di afferrarmi per un braccio per poi cadere dalla sedia, svenuta.
Ho fatto due ore a tenerle la mano, con un'altra mia amica, mentre altre le mie compagne continuavano a parlare e a ridere sguaiatamente.
In quelle due ore ho davvero capito l'importanza di molte cose.
Ho apprezzato davvero tanto che la mia prof di igiene abbia interrotto la lezione per stare vicino a noi, seduta su quel pavimento sudicio. (Cosa che le altre prof non avevano mai fatto).
Ho apprezzato che un ragazzo mi abbia dato una sigaretta, senza volerne un'altra indietro. (Mi sono presentata con una sigaretta davanti alla sua classe, ma lui non l'ha voluta dicendomi che mi aveva ceduto la sua ultima sigaretta con il cuore).
Ho apprezzato la bidella che mi ha portato un bicchiere d'acqua, così dal nulla. (E io le bidelle le ho sempre criticate, sto imparando solo in quinta ad apprezzarle. Non l'avrei mai detto, ma so già che mi mancheranno anche loro l'anno prossimo).
Ho apprezzato le parole dolci che mi ha detto la mia amica con le crisi, nonostante io non sia d'accordo a ricevere i suoi ringraziamenti. Per me è una mia amica, è naturale volerla aiutare.
Ciò che voglio semplicemente dire, é che spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad avere una buona salute, e che nella vita non dobbiamo mai dire mai.
Se avessi raccontato alla Rebs di agosto 2015 la giornata che ho passato oggi, probabilmente non ci avrebbe creduto.
Dobbiamo tutti imparare a dare più che a ricevere, perché vedere stare una persona sorridere grazie a noi è una delle cose più belle che ci siano.

Non dobbiamo partire negativi perché tutti noi abbiamo un potenziale enorme dentro.
Bisogna solo imparare a sfruttarlo.

A voi è mai capitato una situazione simile, che vi ha portato a conoscere più voi stessi?

Un bacio, una Rebs stravolta.

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