Capitolo 8

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Camila's POV

Sospirai osservando l'orario delle visite che avevo e che mi stava amareggiando l'intero pomeriggio. Ero nella sala d'emergenza dalla parte della maternità e ogni caso era uno nuovo. Guardai il foglio e aprii la porta dell'ambulatorio, vedendo Normani con la sua pancetta da tre mesi di gravidanza. Accanto, Lauren si stava guardando attorno con un'espressione abbastanza strana. 

"Camila?!" Disse Normani alzandosi per venire verso di me e abbracciarmi con un sorriso. Si era affezionata a me dopo che le avevo dato la notizia del suo bambino e potetti vedere come Lauren appariva da dietro.

"Sei in due posti in quest'ospedale?" Chiese la ragazza dagli occhi verdi con un tono scherzoso, entrando nell'ambulatorio e chiudendo la porta.

"Ciao anche a te." Socchiusi gli occhi e sentii le sue mani circondare la mia vita per darmi un soffice bacio sulle labbra, seguito da un altro, dopo mi separai. "Niente più baci, non mi hai neanche salutato." Lauren ruotò gli occhi e guardò Mani.

"Tu pensi che io meriti questo, Mani?" Scosse la testa guardandola.

"Sì. Ti meriti che ti lascino senza sesso per un anno." Mi allontanai da Lauren e risi, facendo sedere le due. Io andai dietro la scrivania.

"Perché sei qui? E che ci fa Lauren con te?" Indicai la mora che sembrava offesa da quello che avevo detto.

"È la prima volta che vengo dal ginecologo per sapere il sesso del bambino e Jesse era a lavoro così... Mi ha portato Lauren." Annuii davanti alla spiegazione. 

"Se la tocchi lì sotto, svengo dallo schifo." Disse Lauren coprendosi la fronte con una mano.

"Non ti fa tanto schifo quanto tocco te." Risposi voltandomi verso il computer, guardando Normani. "Mi lasci la tua carta d'identità?" Lauren spalancò la bocca a sentire le mie parole, io risi un po', cosa che fece anche Normani.

"Certo." Mi allungò il suo documento e iniziai a digitare i suoi dati per registrarli sul computer, segnando alcune caselle seguite da alcune domande a Normani. "A che stai pensando?" Chiese la ragazza a Lauren, che aveva lo sguardo perso verso di me.

"Mmh..." Si schiarì la voce e guardò il cellulare con le sopracciglia corrugate. "Non vuoi davvero saperlo. Camila sì, ma tu no." Trattenni una risata abbassando la testa e mi alzai.

"Andiamo, stenditi." Le indicai il lettino, presi i guanti di lattice e me li misi con attenzione.

"Oh, no, sul serio, come la tocchi me ne vado." Disse la mora indicando la porta.

"Primo, non sono ginecologa quindi non toccherò nulla, anche perché non è nemmeno il momento." Lanciai uno sguardo a Lauren perché si tranquillizzasse. "Alza un po' la maglietta, tesoro." Dissi sedendomi sulla sedia accanto al lettino, mentre Lauren si muoveva nervosa.

"Che farai se un giorno Camila rimanesse incinta?" Normani si alzò la maglia, lasciando vedere la sua pancia gonfia. Guardai Lauren sorridendo.

"Non lo so... Magari sarà diverso. O no, non lo so." Normani ed io iniziammo a ridere. Presi la bottiglia di quella crema trasparente e accesi il monitor.

"È un po' freddo." Avvertii Normani iniziando a spandere la crema. Passai il piccolo strumento sulla sua pancia, indicando lo schermo con la testa. "Lo vedi? Questo è il tuo bambino." Dissi sorridendo, soffermandomi su un punto in cui si potevano sentire i battiti del feto. Normani iniziò a piangere e osservai come Lauren si avvicinava per guardare lo schermo. Mossi un po' di più lo strumento e guardai Normani. "Vuoi sapere il sesso?" Chiesi prima di non dire niente. Lei annuì mentre si asciugava le lacrime. "È un maschietto. Che te ne pare?" Sorrisi guardando Normani che non piangeva più.

Room 72; camren - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora