Capitolo 38

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Camila's POV

"Sei incinta un'altra volta!" Clara mi prese per le guance e mi abbracciò, come avevano già fatto prima mia madre e mia sorella Sofi. "Oh mio Dio, di quanto sei?"

"Di appena una settimana e..." Quando mi voltai, vidi Karla mangiare un gelato in collo a Lauren, macchiandosi tutta. "Lauren quel completo di Chanel!" La indicai e lei si ammutolì, la puliva con delicatezza e lentezza. 

"Non stressarti, non ti fa bene, Camila." Ruotai gli occhi, sospirando. Sapevo di poterle comprare altri mille completi, ma nella mia testa quelle cose erano ancora più strane.

"Tu mi porti allo stress." Farfugliai, scuotendo la testa; lei sorrise, pulendo la bocca a Karla.

"Ti porto a un'altra cosa." 

"Lauren!" Mi voltai verso Clara con le mani davanti alla bocca. La donna rideva al sentire sua figlia, anche se, per me, la situazione era abbastanza scomoda.

"Che c'è? Come se mia madre non sapesse che lo facciamo." Strinsi gli occhi, indicando Lauren, dopodiché rivolsi il mio sguardo verso sua madre. 

"Scusa." Sussurrai mordendomi il labbro; la donna abbassò la testa, posando una mano sulla mia guancia. "Tu e Connor tornate a Miami?"

"No, rimaniamo  qualche settimana in hotel. Chiamatemi se avete bisogno di qualcosa." La donna mi abbracciò per l'ultima volta, lasciandomi un bacio sulla guancia. "E tu prenditi cura di lei." Indicò sua figlia, che corrugò le sopracciglia. "A presto."

Accompagnai Clara alla porta, dopodiché mi sedetti sul divano insieme a Lauren, che si inclinò per darmi un bacio. Me lo dette così velocemente che la spinsi, arricciando il naso e prendendo Karla in braccio.

"Cos'hai lì sopra?" Lauren mi osservava senza capire, ma a me era venuta voglia di vomitare.

"Mi ero dimenticata quelle cose della gravidanza." Disse alzandosi e togliendosi la giacca, poi la camicia, guardandomi con gli occhi socchiusi. "Guarda quello che mi fai fare." 

"Sei sexy." Sorrise e si abbassò per baciarmi, ma io l'allontanai con le sopracciglia corrugate. "Vai a lavarti, Lauren."

"Stanotte voglio fare sesso! E di quello buono! Non iniziare con la scusa della regola perché non funziona!" Diceva ad alta voce mentre saliva le scale, facendomi ridere.

"Ma se non mi oppongo mai, stronza." Dissi ridendo, facendo sdraiare Karla sulle mie gambe per darle un bacio sulle mani. "Sarai una sorella maggiore, Karls." La strinsi contro di me, accarezzando la sua testolina con cura. Lauren la faceva sempre ridere, giocava con lei e la piccola diventava pazza, ma con me le cose erano più tranquille. "Vuoi giocare con la mamma?" Le sistemai per bene la maglietta e la misi in piedi, sostenendola dalle braccia.

"Iiiiiiiiih." Faceva piccoli saltelli mentre era sorretta da me, colpendo il pavimento con un piede.

"Di' mamma, dai." Le pettinai un po' i capelli con la mano, spostandoli da una parte; la piccola mi guardava aprendo le manine e ridendo.

"Aaaaaaaaa." Diceva, muovendo le gambe come se saltasse.

"Maaamma." Sentire la mia voce le faceva abbastanza piacere, non smetteva di sorridere e di guardarmi con gli occhi aperti. "Chi sono?"

"Aaaamma." Spalancai la bocca, la presi di nuovo in braccio, lasciandole baci su tutto il viso.

"Si! Sono la mamma!" Le accarezzai i capelli dolcemente, circondandola con le braccia ancora più forte, osservando Lauren che scendeva le scale mentre si metteva una camicia, si abbottonava i pantaloni del completo e teneva il cellulare tra l'orecchio e la spalla.

Room 72; camren - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora