Capitolo 12

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Lauren's POV

Non avevo mai preso sul serio quelli che dicevano "l'amore è una merda". Non mi ero neanche innamorata prima di allora, a dire la verità. In quel momento stavo analizzando quella frase che aveva tanto successo e la stavo verificando per bene.

Dopo quella notte non rimasi nemmeno in hotel. Un volo di ritorno a Los Angeles e a casa. Odiavo casa mia, odiavo tutto. Tutto quello che mi circondava, mi ricordava Camila. Tutto quello che vivevo, che vedevo, che respiravo era lei.

Non potevo stare più di dieci minuti senza pensare a lei e ogni volta sentivo una pressione al petto. In quei giorni mi era familiare.

La notte cercavo di dormire, ma non ci riuscivo. Gli incubi erano presenti ogni notte e non avevo Camila che mi abbracciava perché era con un'altra. L'odore del suo cuscino mi faceva male e mi faceva venire voglia di piangere per ogni parola che viaggiava tra i miei pensieri, ricordando quello che Camila mi aveva detto qualche volta. Aveva detto che non mi avrebbe mai lasciato, che mi amava. Aveva detto che era innamorata di me.

I miei occhi pieni di lacrime guardavano il soffitto in cerca di qualche consolazione, ma non trovavo niente. Dio non esisteva, non c'era neanche un chiodo robusto al quale attaccare una corda. La mia vita era tornata ad essere vuota come nove mesi prima. Ero stata così male in quegli anni? Non mi ero accorta di avere un vuoto dentro di me fino a quel momento perché Camila lo aveva riempito completamente. I suoi difetti, i suoi piccoli e insignificanti difetti erano uguali ai miei.

Mi alzai dal letto e scesi le scale, passando dalla cucina che neanche guardai a causa dei tanti ricordi che mi trasmetteva. Avevo dato la mia vita a Camila e lei l'aveva semplicemente buttata via.

Presi la mia vecchia chitarra nera con alcuni adesivi di Lana Del Rey, dei The 1975 e degli Artic Monkeys. Erano anni che non la suonavo, o che non la tiravo fuori. Magari da quando ero un'adolescente, o da quando non provavo niente.

Mi sedetti su una delle amache in piscina, osservai l'acqua e ascoltai quel suo rilassante suono ogni volta che entrava e usciva dai canali. Sentii la brezza che muoveva l'acqua come se soffiasse coscientemente su di essa.

When all of your flaws and all of my flaws

Are laid out one by one

A wonderful part of the mess that we made

We pick ourselves undone

All of your flaws and all of my flaws

They lie there hand in hand

Ones we've inherited, ones that we learned

They pass from man to man

Le mie dita scivolavano sulle corde della chitarra, stringendole per marcare le note.

There's a hole in my soul

I can't fill it, I can't fill it

There's a hole in my soul

Can you fill it? Can you fill it?

Mi fermai un momento. Guardai l'acqua perché Camila non era lì per potermi ascoltare e quella era la cosa peggiore. Lei non era lì ed io stavo cantando per lei, che mi aveva fatto così tanto male.

You have always worn your flaws upon your sleeve

And I have always buried them deep beneath the ground

Dig them up, let's finish what we've started

Dig them up, so nothing's left untouched

Room 72; camren - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora