Capitolo 9

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Camila's POV

Non seppi quanto avevi dormito dalle sette del mattino, ma quando girai la testa era l'una del pomeriggio. Lauren non era accanto a me e, a dire la verità, mi mancava svegliarmi accanto a lei, poterla abbracciare e rimanere in quel modo per un bel po', tra baci e carezze. Sospirai e mi alzai, indossai il mio intimo, presi una camicia dai suoi cassetti, che mi sembrava vecchia, e la indossai, raccogliendo i capelli in una coda. Quando scesi le scale quasi non credetti a quello che vidi.

Una bambina di tre anni stava piangendo davanti a Lauren, che cercava di prenderla, ma non sapeva da dove perché se Lauren si avvicinava, la bambina le dava le manate. Non smetteva di piangere e corrugai le sopracciglia, schiudendo le labbra, perché non sapevo cosa stesse succedendo. La piccola non si separava dalla porta e stringeva i pugni piangendo. Quando vidi il viso di Lauren, mi avvicinai alla bambina.

"Hey..." Non smetteva di piangere, così mi inginocchiai davanti a lei. "Hey Jude, don't make it bad. Take a sad song and make it better. Remember to let her into your heart, then you can start and make it better." Cantai con un tono dolce e la piccola smise di piangere. Allungai la mano per prendere la borsa, Lauren me la passò e presi un lecca-lecca. "Lo vuoi un lecca-lecca? Però devi smettere di piangere, okay?" Le dissi. La bambina annuì tra i singhiozzi e prese la caramella, allacciando le braccia al mio collo. Mi alzai con lei in braccio e guardai Lauren cercando di capire qualcosa, ma lei aveva la bocca spalancata. "Chi è?" Chiesi in un sussurro.

"Mia nipote." Disse a bassa voce. Accarezzai la schiena della piccola con una mano e il suo respiro tornò normale.

Mi avvicinai al mobile della cucina e ci feci sedere la bambina sopra, che guardava me e Lauren con gli occhi aperti.

"Mia sorella me l'ha lasciata mezz'ora fa e non smetteva di piangere." Disse Lauren guardandomi mentre aprivo la caramella. "Si chiama Hayley." Disse Lauren mentre porgevo la caramella alla piccola.

"È buona Hayley?" Sorrisi accarezzandole una guancia mentre assaggiava il lecca-lecca. La bambina annuì.

"Non ho idea di come prendermi cura dei bambini, davvero, però dovevo un favore a mia sorella." Corrugò le sopracciglia e guardò la piccola, che ci guardava a sua volta.

"Braccio." Indicò Hayley a Lauren e questa la prese in collo, sistemandole per bene la maglietta rosa.

"Dovresti mangiare, sai?" Dissi lasciando la borsa sul divano e sistemandomi la coda.

"E tu sai che io non so cucinare, vero?" Disse Lauren mentre la piccola le riempiva la faccia di bava e la rendeva appiccicosa a causa del caramello del lecca-lecca, cosa che mi fece ridere.

Mentre cucinavo, Lauren era nel salotto con Hayley. La piccola correva per la stanza con la sua bambola in mano e Lauren le correva dietro, cercando di prenderla, finché non ci riuscì e la sollevò per darle baci su tutta la faccia.

Quando la riportò a terra, Hayley dette la bambola a Lauren e si sedette con lei sul pavimento, anche se la ragazza dovette alzarsi più di una volta per prendere sua nipote che voleva uscire e correre con una risata melodica.

Misi i tre piatti sul tavolo e Lauren prese la piccola in braccio, dato che non stava ferma, e la fece sedere su una sedia, anche se dovetti mettere due cuscini per farla arrivare al tavolo.

"Guarda, hamburger come le bambine grandi." Disse Lauren tagliando a pezzi il piccolo panino.

"Grande." La piccola corrugò le sopracciglia, guardando sua zia e non potetti evitare di alzare un sopracciglio.

"Non so se mia sorella mi ucciderà per aver dato un hamburger a una bambina." Sussurrò a bassa voce e risi.

"In realtà è carne di tacchino con carote, cipolle e pepe. Inoltre le 'patate' sono carote." Dissi sedendomi al tavolo e parlando sottovoce. "Ti piace?"

Room 72; camren - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora