Capitolo 29

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Lauren's POV

Avevamo deciso di andare a Cuba finalmente, nonostante fosse costato un po' far quadrare gli orari di tutti; non il mio, dato che avevo lasciato il lavoro. Erano passati già due mesi dalla nascita di Karla e non poteva essere più bella. Era proprio uguale a Camila, che pian piano stava tornando al suo aspetto naturale, anche se adesso aveva paura di farsi vedere nuda da me, così si metteva a correre per il corridoio con un asciugamano al petto.

"Dove corri?" Le chiesi con Karla in braccio, che succhiava la mia mano e la riempiva tutta di bava.

"Mi sono dimenticata il bikini." Disse guardandomi, corrugai le sopracciglia ridendo.

"E perché giri in asciugamano?" Mi indicò con un dito, socchiudendo gli occhi.

"Zitta. Non voglio che tu mi veda così." Mi disse scuotendo la testa. L'unica cosa che le era rimasta era la pancia un po' più pronunciata, ma non era niente di cui vergognarsi.

"Stai esagerando, lo sai vero?" Chiesi alzandomi dal letto con Karla, lasciando un bacio sulla fronte di Camila.

"Non esagero." E tornò in bagno, mentre io misi la piccola nel suo passeggino. Aveva solo due mesi, ma aveva già iniziato a giocare con me, a ridere, nonostante fosse piccola.

"La mamma esagera tantissimo." Dissi avvicinandomi al passeggino, mentre Karla muoveva le gambe. Rilasciò una risata appena mi vide. "Anche tu lo pensi?" Le accarezzai un po' la pancia, cosa che le fece stringere i pugni e guardarmi sorridente con la bocca aperta.

Camila uscì dal bagno con un vestito bianco, si mise gli occhiali in testa e prese la borsa.

"Andiamo, ci aspettano in piscina." Allungò una mano verso di me, io presi il passeggino di Karla dopo averle allacciato la cintura così che non cadesse, dopodiché uscimmo dalla stanza per andare in piscina.

Forse a nessuno piacevano le vacanze in famiglia, ma me piacevano, soprattutto per il fatto che erano le prime vacanze con la mia famiglia. Con Camila e Karla.

Quando arrivammo in piscina, la mora posò la borsa proprio dov'erano tutti.

"Sul serio, Lauren, come ti puoi permettere tutto questo?" Mi chiese Sofi sdraiandosi su una sdraio. Le amache erano troppo 'squallide' per un hotel come quello.

"Mmh..." Rimasi a pensare perché sembrava che la risposta non la sapessero mai.

"Tesoro, l'hotel è suo." Disse Camila ridendo, mentre io slacciavo la piccola, che mi dava dei colpetti sulle mani.

"Eccola che arriva." Dissi come se potesse capirmi, la presi in braccio e iniziò a piangere, fino a che non la prese Camila, lasciandole un bacio sulla testa.

"Ha gli occhi di Lauren." Disse Taylor passando da dietro, mi misi a ridere. A dire la verità, per quello era uguale a me.

"Geni Jauregui." Dissi escludendo Camila da tutti. Teneva la piccola tra le braccia e questa si alzava per guardare sua madre, che le faceva la linguaccia per farla ridere. Non riusciva a stare in piedi, per cui vacillava un po', nonostante la mano di sua madre la sostenesse. Faceva piccoli rumori con la bocca e Camila finì per abbracciarla, lasciandole baci sulle guance.

"Senti Camila, se vuoi posso tenere io la piccola mentre tu e Lauren fate un bagno." Disse Sofi mettendo via la rivista che stava leggendo. Mio fratello aveva un braccio attorno ai suoi fianchi ed era mezzo addormentato.

"Voto per questo." Alzai la mano e Camila girò la testa per guardarmi, socchiudendo gli occhi. "Va bene, quello che preferisce Camila." Annuii.

Alla fine finì per lasciare Karla tra le braccia di Sofi; mio fratello si alzò per guardare sua nipote, anche se era ancora un po' addormentato.

Room 72; camren - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora