Camila's POV
Quando aprii gli occhi, Lauren stava dormendo come una bambina accanto a me. Indossava una maglietta a maniche corte bianca, con una scritta, ma non capii bene cos'era. Erano le otto di mattina e alle nove iniziavano gli ambulatori.
Non riuscivo a smettere di osservare Lauren che dormiva affianco a me, però dovevo alzarmi. Provai a sciogliermi dall'abbraccio e mi sedetti sul letto, sentendo uno dei lamenti, non tanto estranei, di Lauren.
"Camz?" Disse a bassa voce con un tono graffiante. A dir la verità era sexy e nessuno mi aveva mai chiamato così. "Dove vai?" Chiese aprendo gli occhi, rimanendo mezz'addormentata al lato del letto.
"Ho l'ambulatorio, tesoro." Sussurrai abbassandomi per lasciarle un bacio sulle labbra. Lei quasi non rispose, così le accarezzai la guancia.
"Non te ne andare..." Mi supplicò afferrandomi il braccio e ritornando a sonnicchiare abbracciata a me. Allontanai un po' il viso e vidi che era tornata a dormire, così mi liberai a poco a poco, perché rimanesse sdraiata sul letto. Era come una bambina, ti veniva voglia di rimanere con lei e abbracciarla così che non si sentisse sola, ma dovevo andare.
La spostai dai fianchi e le baciai la fronte, uscendo dalla stanza per arrivare al salotto, dove mi vestii velocemente.
Uscii correndo, fino ad arrivare alla macchina, dato che per arrivare all'ospedale ci voleva mezzora, e, mentre cercavo un parcheggio, sarebbero diventate le nove.
L'ingorgo a Los Angeles era ricorrente ed io passavo i minuti ad ascoltare musica finché le strade non si sgombravano e mi lasciavano arrivare all'ospedale. Quel giorno ebbi fortuna e trovai subito posto nel parcheggio dell'ospedale, che era quasi sempre pieno.
Al bar, ebbi solo il tempo di prendere un caffè e andare direttamente in ambulatorio, mettermi il camice e bere la bevanda, raccogliendo i capelli in una coda per stare un po' più fresca.
I pazienti entravano ed uscivano, la solita routine, niente fuori dal normale. Non erano quelle stressanti visite d'emergenza in cui dovevo stare in piedi un bel po' per curare ferite o cose simili. Lì il massimo che facevo era compilare prescrizioni e visitare i pazienti nel modo più superficiale possibile.
Visita dopo visita, arrivò l'una, giusto il tempo per la pausa pranzo. Lasciai tutto quello che stavo facendo e andai nella mensa dell'ospedale, dirigendomi verso Ally e Dinah.
"Guarda chi si rivede." Fece Ally mentre mi sedetti sul tavolo, separando il coltello e la forchetta di plastica, che erano uniti.
"Scusate, sono stata un po' impegnata." Dissi scusandomi con un sorriso mentre lo sguardo di Dinah si posò su di me, con gli occhi socchiusi.
"Che hai fatto in questi giorni?" Chiese la bionda mentre mi portavo il primo pezzo di filetto con le verdure alla bocca. Tossii leggermente alla domanda perché non sapevo cosa rispondere.
"Mmh..." Masticai un po', passandomi la lingua sul labbro inferiore. "Ho conosciuto qualcuno, tutto qua." Alzai le spalle e continuai a mangiare.
"Chi?" Domandò Ally sorridente. Stavolta indossavo una di quelle uniformi da infermiera, tipiche azzurre, ma quella di Ally portava un sacco di disegni da tutte le parti.
In quel momento il mio cellulare iniziò a vibrare. Corrugai le sopracciglia e presi il cellulare, vedendo che era Lauren.
"È lei, un secondo." Ally guardò Dinah come io mi alzai dal tavolo, deglutendo e cercando di apparire il più normale possibile.
"Pronto?" Risposi all'uscita del bar.
"Interrompo qualcosa?"
"Stavo mangiando, ma no, non interrompi niente." Risi mordendomi il labbro.
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Room 72; camren - Traduzione Italiana
FanfictionCamila è una dottoressa di un ospedale di Los Angeles. La sua vita si basa sull'andare in ospedale, prendersi cura di sua sorella Sofi e passare il tempo con Ally e Dinah, fino a che non si imbatte in Lauren, una paziente in coma, che aiuta a svegli...