Camila's POV
Entrai nella stanza di quel ragazzo, Aiden, che avevamo operato qualche settimana fa.
"Hey, Aiden. Come stai?" Dissi avvicinandomi al letto e posizionando meglio il contagocce che si trovava proprio accanto al letto e che si collegava con una delle braccia del ragazzo. Gli somministrai degli analgesici per il dolore.
"Meglio." La sua voce era roca. Mi posizionai davanti a lui.
"Hai avuto nausea? Hai notato qualcosa di strano, a parte il dolore?" Chiesi alzandogli la maglietta con le sopracciglia corrugate. Osservai come i colpi e i lividi stavano prendendo quel color giallo verdastro.
"Non so se è normale pisciare sangue..." Disse mentre io mi lasciavo sfuggire una piccola risata.
"Hai avuto un'emorragia ad un rene perché avevi un pezzo di metallo dentro, quindi, credimi, è normale." Presi la cartella con i rapporti ed iniziai a prendere appunti.
"Sei carina." Alzai le sopracciglia.
"Grazie." Risposi senza smettere di prendere appunti, osservando i monitor accanto al letto.
"Sai, stavo pensando che... Quando uscirò da qui, potrei invitarti a cena, magari." Alzai lo sguardo e risi. Normalmente i pazienti mi dicevano che ero bella, ma non andavano così lontano.
"Non credo che alla mia fidanzata piacerebbe." Risi un po' prima di continuare a scrivere. Lui spalancò la bocca e distolse lo sguardo.
"Allora... Ti piacciono le ragazze." Lasciai la cartella su una sedia e toccai sotto il suo addome. "Ah." Rilasciò un lamento.
"Sì, mi piacciono le ragazze." Risposi mentre mi mettevo i guanti di lattice per esaminarlo.
"Perché?" Corrugò le sopracciglia quando continuai a toccare il suo addome per controllare se fosse quella la zona infettata. Il ragazzo aveva dei bei addominali e sinceramente non era male.
"Non lo so, sono nata così." Dissi allontanando la mano.
"Ho fatto l'idiota, vero?" Chiese chiudendo gli occhi per cercare di non ridere.
"Un po'." Scrollai le spalle ridendo. "Ma se ti può consolare, se fossi stata etero, sarei uscita con te."
"Sì, aiuta. Spero che tu passi una buona serata con la tua fidanzata." Mi disse sorridendo, io scossi la testa.
"È in viaggio per affari." Lui mi guardò ed io presi nuovamente la cartella. "Se senti qualche fastidio o qualsiasi cosa, premi questo pulsante. Se non vengo io, viene Chris."
"Buonanotte." Sorrisi alle sue parole e annuii.
"Anche a te."
Quando uscii dalla stanza, vidi Lauren. Era lì, non sapevo come reagire. Non ebbi nemmeno il tempo di chiudere la porta che le saltai addosso, iniziando a singhiozzare e a baciare le sue labbra, che abbozzavano un sorriso. Avevo quasi dimenticato il suo odore, com'era baciarla, o com'era sentire le sue mani attorno ai miei fianchi. Mi stavo quasi sciogliendo tra le sue braccia. Mi posò a terra e mi abbracciò. Pensai che non ci potesse essere migliore sensazione di quella, sentire le braccia di Lauren attorno alla mia vita, io che stringevo la mano tra i suoi capelli.
"Sei qui..." Sussurrai tra i singhiozzi, sentendo le sue mani posarsi sulle mie guance e cercare di asciugare le lacrime che cadevano dai miei occhi, per poi darmi vari baci sonori sulle labbra.
"Non avrei mai pensato che mi avresti baciato o abbracciato in un ospedale, Camz." Mi disse con un sorriso. In realtà, non m'importava dove fossimo in quel momento.
STAI LEGGENDO
Room 72; camren - Traduzione Italiana
FanfictionCamila è una dottoressa di un ospedale di Los Angeles. La sua vita si basa sull'andare in ospedale, prendersi cura di sua sorella Sofi e passare il tempo con Ally e Dinah, fino a che non si imbatte in Lauren, una paziente in coma, che aiuta a svegli...