Capitolo 26

5.5K 182 9
                                    

Lauren's POV

Nonostante non volesse dormire, la stanchezza di Camila ebbe la meglio su di lei, rimase sdraiata sul lettino, senza bisogno che la obbligassi. Anch'io ero sul punto di crollare, ma l'unica cosa che mi consolava era avvicinarmi alla piccola culla dov'era Karla. Faceva dei rumori con la bocca e credevo che mi sarei sciolta letteralmente. I suoi piedi erano la metà del mio dito indice e stringeva i pugni. Finalmente aprì gli occhi e mi guardò direttamente. Aveva gli occhi grigi, ma da quello che mi aveva detto Camila, fino a dopo un mese non si poteva sapere con certezza di che colore sarebbero stati. Ma, a parte questo, potetti guardare mia figlia negli occhi. Giuro su Dio che fino a quel momento non mi ero resa conto di tutto quello che era successo, che adesso avevo una figlia che aveva bisogno di me quanto di sua madre. Ed era mia, era nostra. Karla prese un mio dito tra la sua minuscola e minuta mano, rimasi in silenzio. Accarezzai la sua pancia con la mano, le piaceva perché iniziò a fare le bolle con la saliva. Anche se le sua labbra erano minuscole, mi aveva già lasciato la bava sul dito.

Ad un tratto fece una smorfia, corrugando la fronte, e iniziò a piangere. Per fortuna la presi in braccio attentamente e la dondolai un po'.

"Shh...Va tutto bene, va tutto bene..." Bisbigliai il più piano possibile e lei si calmò. Era come se continuasse ad essere nella pancia di Camila. Lei si muoveva ed io l'abbracciavo, così smetteva di muoversi. Era la stessa cosa, solo che adesso la tenevo tra le braccia. "Non puoi piangere ora, altrimenti sveglierai la mamma..."

Camila's POV

Quando aprii gli occhi, la prima cosa che vidi fu Lauren seduta e stanca, così stanca che non disse nemmeno nulla, sorrise e basta. Da una parte mi sentivo egoista perché erano le undici di mattina e lei non aveva ancora dormito, era rimasta sveglia solo per controllare la piccola. Karla era nella culla, mi accorsi della bava che aveva Lauren sulla manica della camicia; l'aveva calmata mentre dormivo. Con questo, la mia teoria che lei sarebbe stata una madre fantastica si era confermata.

"Lauren, dormi..." Dissi, sfregandomi un occhio con la mano, anche se era difficile con la flebo che avevo nel braccio. Lei annuì e chiuse gli occhi, addormentandosi sulla poltrona.

Bussarono alla porta e un secondo dopo la trovai aperta con il viso di Ally che appariva da dietro, non ero mai stata più felice di vederla. L'abbracciai e lei si separò per guardarmi e verificare alcune cose.

"È andato tutto bene?" Chiese con un ampio sorriso, credo che fosse più entusiasta di me.

"Benissimo." Assentii, lasciando che mi togliesse la flebo. Poco dopo apparì Dinah. Le feci un gesto perché non facesse rumore e mi abbracciò il più forte che potette.

"Non ci posso credere." Mormorò al mio orecchio, annuii leggermente. Tutt'e tre rimanemmo ad osservare Karla nella sua culla mentre dormiva.

"Cosa ci fa a dormire quando sua figlia è appena nata?" Chiese Dinah sottovoce, la fulminai con lo sguardo.

"Ha passato un giorno intero senza dormire." Risposi, lei rimase in silenzio.

Lauren continuava a dormire, io mi intrattenni a guardare Karla. La punta di una delle mie magliette era dentro la sua culla e la piccola non faceva altro che allungarsi per prenderla. La presi in braccio, mi sembrava incredibile che già riconoscesse il mio odore. Era quel tipo di cosa che le persone ti dicevano, ma alle quali non credevi, finché non ti ritrovavi tuo figlio tra le braccia. Passai le dita sulle sue guance e fu la prima volta che la vidi sorridere.

"Ti piace che ti faccia così?" Chiesi a bassa voce, con la manina della piccola appoggiata sulla mia. Passai nuovamente le dita sulle sue guance e sorrise di nuovo. Tutto quello che avevo passato durante la gravidanza e il parto era valso la pena, soltanto poterla tenere tra le braccia.

Room 72; camren - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora