Tornando a casa sempre con la testa bassa, mi scontro di nuovo.
«O no, di nuovo non ne posso più di sbattere contro le persone che incontro. »
Dico tutta d'un fiato, ad alta voce, senza pensare alla persona che è davanti a me. Alzo gli occhi, mi ritrovo il ragazzo di prima a pochi centimetri dal mio corpo. «Bhe non è colpa mia se ti scontri sempre con me oggi. » dice il ragazzo sorridendo. Io imbarazzata gli chiedo scusa e lui non dice niente.
«Comunque io sono Alex. » si presenta.
«Io sono Rose, comunque credo che queste siano tue. » dico mostrandogli il mazzetto di chiavi e lui mi ringrazia.
Sembra molto dolce,ma solo ora mi accorgo che ha gli occhi azzurri, ha il piercing sul sopracciglio e
sotto il labbro carnoso ed è tatuato sulle braccia poco muscolose:è bellissimo.
Lui mi ringrazia ancora, e mi saluta,mentre lui è davanti a me e io davanti a lui,  nel momento in cui ci
in camminiamo ognuno per la propria strada, lui mi chiama.
«Ehi,Rose!» dice urlando,io mi volto e lui continua avvicinandosi. «Stasera ci sarà una festa
in discoteca mi  chiedevo se volessi venire con me e i miei amici. » conclude e il gli dico:« Non lo so, non mi piacciono molto le feste in discoteca. » mento, e solo che poi mia madre rompe.
«Dai vieni,almeno per questa volta. »
« E va bene, a che ora? » gli dico di si, ma non lo dirò alla mamma.
«Alle nove, vengo a prenderti. » conclude e ci salutiamo.
Ok corro a casa, questa volta con la testa alta.

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