Siamo appena arrivati al ristorante, dove ci andavo già qualche anno fa con i miei.
La cameriera ci indica un tavolo in fondo al ristorante, deduco dall'aspetto che si mangi bene, ma a  parte, se mi ci ha porta Cameron è assolutamente sicuro che si mangi bene.
Quando arriviamo al tavolo Cameron mi sposta la sedia per farmi accomodare e poi lui si siede di fronte a me.
La cameriera ci porta due menu, ce l'imbarazzo della scelta, sembra tutto molto buono.
«Allora cosa ordini? » mi domanda Cameron.
«Mmm... non so sembra tutto molto squisito! »
«Se mi dai il permesso ordino io per te! »
«Certo, non ce nessun problema!» dico mostrandogli un sorriso.
Ad un certo punto arriva la cameriera.
«Allora ragazzi, cosa volete ordinare?»
Cameron gli dice ciò che vogliamo degustare e la cameriera va via.
«Grazie! »
«Per cosa? »
«Sia per aver scelto al mio posto perché non sapevo proprio cosa prendere e sia perché mi hai portata qui, grazie mille ti...»
«Ah, ma che! Comunque cosa stavi per dire? » dice mentre posa la sua mano sulla mia dalla parte opposta del tavolo.
«Niente di importante! »dico abbassando la testa e arrossendo dal gesto di appoggiare la mano sulla mia.
«Sei sicura? Non voglio spingerti a dirlo per forza, ma se hai bisogno di parlare... confidati pure, non avere nessun tipo di problema. »
«Certo, grazie! »
«Se non la smetti di ringraziarmi ti pago il pranzo! » dice sorridendo
«Ok grazie, ma non ho bisogno di farmi pagare il pranzo da altra gente!»
«Scusa o sentito bene? Hai detto di nuovo "grazie"? Mi hai costretto tu, dovrò pagare anche il tuo pranzo!» dice mentre mi fa la linguaccia.
«No... no che non lo farai! »
Dopo un po' arriva il nostro pranzo e io non vedo l'ora di affondare la forchetta nel cibo.
Dopo che abbiamo finito di mangiare e dopo un lunghissimo litigio di chi doveva pagare il mio pranzo, mi arrendo e me lo paga lui, anche se lo avevo precedentemente avvisato.
Arriviamo alla macchina che aveva messo nel parcheggio.
«Sei bellissima... »
«Grazie! » lo ringrazio arrossendo.
«Ora ti faccio scendere dalla macchina se dici ancora grazie! » dice ridendo e io tocco la sua mano con il dito indice facendolo salire e scendere e poi lui mi guarda perplesso.
«Scusa! » e lui mi bacia sulle labbra.
«Senti Rose io credo proprio di amarti, forse è troppo presto a dirsi ma... »
«Anch'io! » arrossiamo entrambi.
«Andiamo a casa mia? »
«Certo! »
Durante tutto il tragitto continuo a giocherellare con il dito indice sulla sua mano e lui ogni tanto mi bacia sul collo, tenendo gli occhi sulla strada.

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