Ci stiamo dirigendo verso casa mia, ma mi chiedo: ora noi cosa siamo? Non ne ho la minima idea, ma so solo che provo quello che lui prova per me.
«Cameron? »
«Si dimmi ! »
«No, niente. »
«Sei strana,che hai ? »
«Niente, niente! »
Uffa siamo già a casa volevo passare ancora del tempo con lui!
«Emh Cameron, vuoi restare a casa mia? Nel senso in camera mia! »
«Eh? Si certo, ma tua madre? »
«Lasciala stare tu vieni perché lo dico io! »lui si limita a sorridere.
Stiamo per entrare, ma molto lentamente non voglio che la mamma sappia che sono già arrivata.
Apro la porta ed entriamo. Non c'è nessuna traccia della mamma.
« Rose sei tu? » oh mio Dio! Ecco, ho parlato troppo presto.
«Cameron corri nella mia camera, sali le scale e gira a destra, poi sei arrivato ! » gli sussurro e lo bacio sulla guancia alzandomi in punte di piedi.
«Si mamma sono io! »
«Ok va bene, tra un po' usciamo io e papà andiamo da zia Michelle a dopo! » continua ad urlare dalla camera da letto.
« Ok io salgo di sopra, a dopo! »
Salgo velocemente le scale a due a due, e quando entro in camera vedo Cameron seduto sul letto, anzi sdraiato, senza la maglia solo in pantaloni.
Mi avvicino al letto, lentamente e mi sdraio al suo fianco, allacciando le braccia attorno alla vita.
«Ti amo. » mi sussurra.
«Io no! » lui si gira di scatto e mi guarda negli occhi confuso, si alza e si rimette la maglia.
«Cameron, cretino stavo scherzando, io TI AMO con tutta me stessa! » gli sorrido.
«Sei scema, non farlo mai più, mi hai fatto spaventare! » e mi bacia.
«Comunque anche io ti amo! » dice mentre le nostre labbra sono ancora incollate.
Mi stacco dal bacio e gli chiedo : « mia madre tra un po' va via, vuoi restare a dormire qui? » spero tanto che lui rimanga.
«Emh... fammi pensare... certo che si! »
«Ok ti presto il mio pigiama, il mio spazzolino, il mio intimo, il mio cuore per amarti, quelli però te  lo regalo non te lo presto! » dico e lo bacio.
«Attento il cuore ti regalo, non lo spazzolino o le altre cosa eh! Quelle servono a me. »
«No grazie mille, ma preferisco dormire con i miei vestiti, e non credo che il tuo pigiama mi entri, perché sei più piccola di statura o magari potrei andare a casa a prendere ciò che mi occorre. »
«No ti prego non mi lasciare, e poi mia madre ti vedrà se esci dalla stanza! »
«Va bene userò il tuo spazzolino, il tuo cuore me lo posso portare via? »
«Sei sdolcinato, ora mi fai vomitare! »
Gli stringo forte la mano intrecciando le dita alle sue e ci stendiamo di nuovo sul letto.
All'improvviso sento bussare, credo sia mia madre.
«Cameron entra nell'armadio! »
«Cosa? »
«Ti prego o chiunque ci sia dall'altra parte della porta mi ucciderà! »
E senza dir nulla si nasconde e io apro la porta.
Ancora peggio non è mia madre, è mio padre.
«Ciao papà, sei appena tornato dal lavoro? »
«Si che stai facendo? »
«Noi... cioè io mi stavo riposando. »
«Ah, ok io e la mamma usciamo, andiamo da zia Michelle. »
«Si lo sapevo già, me lo ha annunciato la mamma  prima che tu saresti arrivato. »
«Va bene, ci vediamo questa sera! »e io faccio cenno di sì.
«Cameron, esci è andato via! » dico senza farmi sentire al di fuori della stanza, e lui esce e ci rimettiamo sul letto per la terza volta. Quasi non ci credo che lui resterà a dormire con me.

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