Capitolo 5

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Di nascosto dai genitori e con l'aiuto della sua tata Emma, Maria Elena riesce a vedere il suo ''Michele''. Emma accompagna la ragazza in un parco e nel mentre lei sorveglia che nessuno la veda insieme al giovane, inoltre per non essere invadente, siede in una panchina in disparte...

Maria Elena:''Tu non immagini cosa non ho fatto per riuscire a vederti... ma ho bisogno di te, ho bisogno di parlarti.''

Michele:''Anch'io non vedevo l'ora di vederti... dai ti prego baciami!''

Maria Elena:''No... Michele, ho una terribile paura... io penso, anzi ne sono certa. Io aspetto un bambino!''

Michele:''Tu...? Aspetti...? Un... Che cosa? Ma sei matta? Senti Maria Elena dobbiamo risolvere questo problema.''

Maria Elena:''Problema? Un bambino mio e tuo sarebbe un problema? Ma non avevi detto di amarmi? Non avevi detto che avresti parlato con mio padre?''

Michele:''Sì... è tutto come hai detto, ma io non mi sento pronto per diventare padre. è una responsabilità che non riesco a prendermi adesso... Risolviamo questo danno e poi in futuro...''

Maria Elena:''E come vorresti risolvere questo problema... come lo chiami tu!''

Michele:''Domani con la tua cameriera o tata come la chiami tu, vai da un ginecologo e metti fine a questa gravidanza...''

Maria Elena:''Tu sei pazzo... sei un mostro! Ma come puoi chiedermi di lasciar morire una vita che è dentro di me?''

Michele:''Non gridare, stai zitta... Ma di che vita stai parlando? Sei matta... Un bambino è tale quando nasce!''

Maria Elena:''Ah... e così questa vita che è dentro me... Non esiste? Ti prego pensaci, questo è il momento buono per parlare con mio padre. La prenderà male, ma vedrai che dopo il matrimonio accetterà.''  

Michele:''NO! Ho detto di NO!''

''Michele'' se ne va e lascia Maria Elena in un mare di lacrime che si confida con la tata Emma.

Emma:''Amore mio, piccola mia... Ti avevo avvisato che non era un ragazzo per te, mi sembrava troppo strano...''

Maria Elena:''Che faccio tata, che faccio? Aiutami...''

Emma:''Dobbiamo aspettare, solo il destino sa dove ci porterà, ma bisogna che tu ti confidi con tua madre e tuo padre...''

Maria Elena:''No... non posso parlare con i miei genitori, non capirebbero... Papà sarebbe capace di ammazzarmi, di cacciarmi di casa...''

Emma:''Va bene tesoro mio, calmati... Staremo zitte fino a che potremo tacere e vada come vuole il destino.''

Emma e Maria Elena tornano a casa e nel silenzio della serata, la ragazza riesce a recarsi nella sua camera senza che nessuno se ne accorga... Maria Elena si addormenta sfinita, pensando a tutte le parole del suo ''Michele''.

Nel Nome del PadreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora