Capitolo 8

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Maria Elena riprende a dipingere, la sua vecchia passione, la pittura. Emma non la lascia mai, nemmeno per un secondo.

Emma:''Che bello bambina mia... ah ah ah sei ormai una donna e per me rimani sempre la mia bambina, quella piccolina che tua madre mi affidò quando eri piccola piccola...'' 

Maria Elena:''Tata, mi sei sempre stata accanto... mamma era troppo impegnata a stare dietro mio padre e ai suoi mille impegni sociali. Grazie tata se non fosse stato per te, saremmo cresciute così, uguali a loro.''

Emma:''Stai facendo un capolavoro...''

M.Elena:''Lo sto dipingendo per la camera del mio piccolino e sto pensando una cosa... voglio parlare con "Ferro". Voglio chiedergli di aiutarci a fuggire...''

La ragazza va a parlare con l'uomo di fiducia del padre, approfittando che Raffaele non è in casa. 

Maria Elena:''Senti Ferro... aiutami ti prego, aiutami e ti darò quello che vuoi. Devi lasciarmi andare via con Emma...'' 

Ferro:''Cosa può darmi signorina? Gli ordini di suo padre sono stati chiari, nessuno esce ed entra dalla tenuta senza il suo permesso.''

Maria Elena:''Ti darò dei soldi... se mi lascerai andare, venderò dei gioielli che mi ha lasciato mia nonna, e ti pagherò...''

Ferro:''No... signorina, lei mi chiede troppo e mi offre troppo... troppo poco...''

M.Elena:''Sei un disgraziato, sei un povero diavolo...''

Maria Elena comincia piangere e si addormenta su un divano. Nel frattempo arriva Raffaele entra e la trova addormentata con il viso pieno di lacrime...

Raffaele parla dentro i suoi pensieri:
"Piccola mia... Maria Elena! Cosa ti hanno fatto? Chi è quel maledetto? Tu sei la luce dei miei occhi... Tu sei sempre stato il mio orgoglio... Ti ho sempre portato d'avanti a tutti come un trofeo... Sei la mia vittoria e vorrei che non ti fosse mai accaduto tutto questo...
Cosa sto facendo? Tutto questo ti fa male e io ti amo troppo per vederti stare così... ti sto facendo male, ma lo sto facendo per il tuo bene... ti sogno vestita da sposa accanto ad un uomo degno di te, della tua bellezza, della tua classe... Oh Figlia mia... amore mio! Una volta dimenticata tutta questa storia torneremo a volerci bene come sempre...''

Maria Elena comincia a sentire dei forti dolori. Emma capisce che sta per nascere il bambino e quando si reca da Raffaele, l'uomo ordina di non chiamare nessun dottore...

Raffaele:''Nessuno entrerà qui dentro... Emma! Sarai tu ad aiutare mia figlia... Ma fai attenzione! Accada quel che accada, ma non ti permettere di mettere in pericolo la vita di mia figlia.''

Emma si arma di coraggio, sa che le due dovranno far nascere il piccolo solo grazie alle loro forze...  

Nel Nome del PadreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora