CAPITOLO 12

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Rientro sconvolta in ospedale con il corpo attraversato da una miriade di brividi di paura.
Quanto vorrei che fossero causati dai baci di Devin o dal suo tocco delicato quando mi accarezza la guancia!

Ma cosa cazzo dico! Ho bisogno urgentemente di una visita al cervello,menomale che sono in un ospedale...
Come mi vengono in mente queste cose?Devo essere seriamente impazzita, altrimenti non si spiega come possa pensare a Devin in un momento del genere, dove praticamente sembra di essere nel bel mezzo di un romanzo giallo dove qualcuno cerca di fare a pezzi le persone a cui tengo, per poi buttarne i resti nella friggitrice!

Scuoto la testa come é mio solito fare quando sono in preda a troppi pensieri, e mi dirigo verso l'ascensore che mi porterà al piano di Lucas.

Io mi chiedo solo chi sia questa persona che voglia farmi del male colpendo le persone a me più care.

Spero solo che non sia chi penso io,anche perché sono stanca di scappare di città in città con la mia famiglia per sfuggire a quel lurido bastardo!
Mi ha rovinato l'esistenza, facendomi praticamente perdere la voglia di vivere, di instaurare rapporti,di sprigionare energia, tanto alla fine a nessuno é mai importato di me,la ragazza acida e stronza,vista da tutti come quella "poverina senza il padre".
Non ho bisogno della pietà della gente, ce la faccio benissimamente da sola!

Infatti si vede come stai crollando pezzo dopo pezzo...

Non é vero,non é vero...

"Non é vero!" sbotto non appena esco dal corridoio.
Senza nemmeno accorgermene stringo i pugni tanto da farmi sbiancare le nocche e inizio a tremare come una foglia.

Spencer,calmati,respira...non puoi avere un attacco di panico proprio qui in mezzo al corridoio semideserto di un ospedale!

Inspiro profondamente come a scacciare via i brutti pensieri dalla mente e non mi accorgo nemmeno di una mano che sventola davanti alla mia faccia in modo fastidioso e irritabile.

Alzo gli occhi di scatto,ma forse non avrei dovuto farlo,perché due pozze color cioccolato mi scrutano preoccupate.

"Bambolina dove eri finita? Ti ho cercato per mezz'ora!
La voce inconfondibile di Devin,quella che riconoscerei anche nei gironi dell'Inferno, mi distoglie dallo stato di trance in cui mi trovavo.

"Sono uscita fuori,per prendere una cosa in macchina..." il mio tono di voce non risulta sicuro come vorrei che fosse, é più un flebile sussurro dovuto alla stanchezza.

"Spencer hai delle occhiaie enormi é meglio se vai a casa a riposare,domani c'é scuola!" dice il ragazzo passandosi le mani sul viso.

" E a te chi ci pensa? Non é che tu sia in condizioni migliori delle mie!" rispondo con quel briciolo di forza che mi é rimasta.

Lui non risponde e senza chiedermi il permesso mi sfila le chiavi della macchina dalle mani e mi carica in come un sacco di Patate sulla spalla nonostante le mie proteste!

Per la seconda volta mi ritrovo fuori dall'edificio,questa volta con Devin che mi tiene saldamente per le gambe.
Riesco ad avere una bella visuale del suo fondoschiena e non posso fare altro che arrossire violentemente e distogliere lo sguardo.

Ma che cazzo di pervertita sono?

Però non puoi dire che non fosse una bella vista!

Stupida coscienza!

Mi volto nell'esatto momento in cui Devin mi appoggia delicatemente sul sedile della sua auto,e velocemente mette in moto e sfrecciamo per le vie di Los Angeles,illuminate dai tanti grattacieli.
Questa città è ancora più bella la notte!

•POISONED HEARTS•(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora