Devin's POV
Quando non riesci neanche più a ferire te stesso, cerchi di colpire gli altri. Ed è esattamente quello che ho fatto a Spencer per l'ennesima volta. La sua vicinanza fa vacillare tutte le mie certezze ed ogni sorta di muro intorno a me sembra abbattersi, spazzato via dal più forte dei venti. L'ho baciata, e quello è stato l'errore che rifarei altre mille volte, anche se sapessi che poi finiremmo inevitabilmente per litigare. Quando le nostre labbra e i nostri respiri sono entrati in collisione come due mondi opposti il cervello si è spento, lasciando spazio alla sensazione di star toccando inferno e paradiso con un dito, come se stessi toccando insieme fuoco e acqua. Il mio corpo bruciava a contatto con il suo, alimentato dalla passione che scorreva come sangue nelle mie vene. Il paradiso era vicino vicino, ad un solo passo, ma si sa, ai demoni come me non è consentito varcare quella soglia. Puoi solo permetterti di guardarla da lontano splendere, mentre tu bruci fra le fiamme del tuo inferno personale, urlando e dimenandoti a causa della rabbia che si è impossessata del tuo corpo. E Spencer è quel paradiso. Ti fa toccare il cielo con un dito, ma poi è come se non sentissi più la terra sotto i piedi, allora lì ti rendi conto che non hai più via di uscita e ti lasci precipitare per paura che l'inquinamento dentro di te possa intorbidire l'animo puro e innocente di quella ragazza. Si, quella ragazza che non è poi così comune, una margherita in un campo di rose, il tulipano nero e raro che nessuno si precipita a raccogliere in un campo in cui ci sono solo fiori dai colori sgarcianti e ipocriti. Ho provato a coglierla ma so di aver sbagliato, poichè il mio nero è così diverso dal suo da risultare incompatibile. Il mio nero è sbiadito e rovinato, stanco dalle battaglie che sta combattendo tutt'ora, mentre il suo è lucente come se fosse stato appena verniciato, come se splendesse di luce propria. Il suo sguardo che mi implorava di non lasciarla andare, il suo sguardo che sembrava volermi inghiottire nella sua solitudine cosicchè non fosse stata più sola, il suo sguardo troppo nitido e nel contempo troppo pieno di nebbia per essere decifrato al meglio. Un grido di aiuto disperato che io ho palesemente ignorato, troppo occupato a fare l'egoista senza cuore, il moralista del cazzo che poi di moralità non sa un bel niente, come se alla fine riuscirò davvero a proteggerla e a non ferirla. Come se alla fine mi perdonerà realmente...come se potessi dimenticarla in tutti i suoi modi di fare. L'ho allontanata in modo da non far mischiare il mio veleno con il suo, potrebbe essere infiammabile e non voglio rischiare. Ma non per me, per lei. Io sono già bruciato, ma lei che è ancora intatta, come una bambola di porcellana appena comprata, come un bouquet di rose appena raccolte, lei deve restare così com'è. In pochi mesi è riuscita ad entrarmi nella testa come un ritornello senza fine e adesso rimuoverla è del tutto impossibile,creerei soltanto enormi vuoti e danni permanenti al mio cuore. Mi rifiuto di credere di aver provato tutte quelle emozioni in una volta, perchè per me è semplicemente troppo, è stato come aver visto la luce dopo anni di coma, un miraggio nel deserto fin troppo spoglio del mio animo. Pensavo che si fosse presa tutto Amber, pensavo mi avesse rubato la capacità di provare anche una singola emozione, e invece si è ripresentato tutto, e anche più forte di prima, tanto da sembrarmi nettamente lontano da ciò che provavo con Amber. Per troppo tempo ho vagato con i paraocchi, senza realmente vedere ciò che mi passava davanti, senza distinguere una giornata piovosa da una di quelle soleggiate, senza distinguere più niente, perchè tanto vedevo solo nero. E adesso che è arrivata lei, Spencer, con tutta la sua delicatezza e la sua innocenza, sono stato capace di urlarle contro e farla scappare nuovamente. Potrò sembrare incoerente, bipolare, lunatico e coglione, ma io quella ragazza la voglio con tutto me stesso, e la cosa che più mi fa imbestialire è che non posso permettermi di essere schiavo dei sentimenti, schiavo dei suoi occhi tendenti a verde, schiavo del suo continuo mordicchiarsi il labbro, schiavo della sua fragranza ai frutti di bosco, del suo essere così dolce e gentile, ma allo stesso tempo così acida e stronza,schiavo di lei, un chiodo fisso nella mia vita fatta di varianti.
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•POISONED HEARTS•(#Wattys2017)
RomanceA volte anche le anime più disastrate sono destinate a trovare la propria ancora di salvezza.Spetterà proprio a quest'ultima decidere se far affogare l'anima bisognosa d'amore,o salvarla, portandola a riva. Questo é il caso di Spencer Miller,una rag...