CAPITOLO 4

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Devin's POV

Driin Driinnn

"Stupida sveglia!"sbottai alzandomi frettolosamente dal letto.
Perché le mattine degli studenti devono essere sempre caratterizzate dal fastidioso rumore della sveglia?
Nessuno credo mai risponderà alla mia domanda.

Entro in bagno per buttarmi sotto il getto dell'acqua calda così da distorgliermi dai pensieri che da ieri sera mi affollano la mente.
Eppure essi non mi lasciano scampo e continuano a ricordarmi le parole di Spencer,il suo sguardo perso nel vuoto e gli occhi di chi ha sofferto molto.
Ieri sera quando ho visto che piangeva, mi é venuto spontaneo abbracciarla, sembrava così fragile che temevo che se l'avessi solo provata a sfiorare,il suo cuore si sarebbe frantumato in mille pezzetti.
É come se volesse far credere agli altri di essere una dura dal cuore di ghiaccio, ma si sa che il ghiaccio si scioglie prima o poi e non rimane altro che veleno, perché é questo che porta lei dentro di sé,d'altronde é sotto questo punto che siamo simili.
Quando incontro i suoi occhi mi riaffiorano nella mia mente alcuni ricordi sfocati, sbiaditi,come se alla fine Spencer non mi fosse così sconosciuta.
Inoltre, lei é così bella...una di quelle bellezze che solo a guardarle ne rimani estasiato,esattamente come mi é successo ieri notte. Illuminata dal chiaro di luna sembrava una dea,una visione soprannaturale che ti toglie il fiato.
Quando sono tornato a casa, ho subito ripreso sonno,e stranamente non ho più avuto incubi. Qualcosa mi dice che é grazie a Spencer,così pura ma allo stesso tempo velenosa.

Non appena chiudo l'acqua,é come se i miei pensieri fossero stati risucchiati   da un tornado: non ce n'è più traccia.

"Meglio così"penso fra me e me.
Non deve avere posto nei miei pensieri, né tantomeno posso farla avvicinare, potrei farle del male.

"Paura che possa vedere il marcio dentro di te,Parker?"domanda la mia coscienza.

"Ma tu zitta mai vero?"dico io infastidito.

"Ti metto davanti la realtà, ed io penso che ti stai innamorando"

Scuoto la testa per cacciare via gli stupidi e demenziali discorsi con la mia coscienza, e mi preparo per andare a scuola.
Scendo sotto e trovo i miei zii intenti a preparare la colazione, mia cugina Maddie ancora mezza addormentata con un rivolino di bava al lato della bocca, e la mia sorellina Lucy.
Sapete perché non parlo di Lucy?
Be...io non sono degno neanche di farmi considerare un fratello da lei.
Io le ho rovinato l'esistenza,e per colpa mia si ritrova su una sedia a rotelle, con una paralisi agli arti inferiori.
Mi odio per ciò che ho fatto non solo a mia sorella, ma anche ai miei genitori.
Sono un mostro e non me lo perdonerò mai ciò che é successo.

A risvegliarmi dal mio stato di trans, ci pensa mia zia con il suo fare allegro e positivo, tipico di "tutti insieme appassionatamente".
Mi porge un toast con sopra le uova,e del bacon con una spremuta d'arancia.

"Non ho fame"dico inespressivo.

"Devin, mangia devi crescere, altrimenti non diventerai mai grande come me"dice la mia piccola e dolce Lucy con la sua voce soave che riesce sempre a placare la rabbia dentro al mio animo.
Al contrario lei non mi odia, anzi sostiene che non sia colpa mia perché alcune volte le stelle vogliono che alcune cose vadano così.
Lei considera tutto come stelle, ci sono quelle brave e quelle cattive, tutto ha una spiegazione e nulla deve essere mai dato per scontato.
Questo é il ragionamento di una bambina di 7 anni, si,proprio di mia sorella. Mi sono sempre chiesto come faccia ad elaborare pensieri così profondi.

•POISONED HEARTS•(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora