CAPITOLO 6

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Spencer's POV

"Sorellina svegliatiii"

Una voce acuta mi arriva alle orecchie,e senza che possa neanche aprire gli occhi, mio fratello mi si butta addosso e cerca di farmi alzare.

"Sean ma cosa vuoi? É sabato,perché non mi fai dormire?"dico con la voce impastata dal sonno.

Mio fratello in tutta risposta si mette a ridere e quando si calma,prende fiato e dice
"Spens non é sabato,e comunque sei in ritardo, hai solo 15 minuti per prepararti!"

Io spalanco gli occhi e salto giù dal letto.Con passi agili mi dirigo verso l'armadio e prendo un maglione con dei jeans neri.
Metto le mie adidas e mi dirigo in cucina per prendere una mela al volo.
Trovo un post-it attaccato al frigorifero,con su scritto
"Sono a lavoro, torno stasera tardi.
Accompagna tuo fratello a scuola, conto su di te.
Ti voglio bene,mamma.

Fantastico!Adesso devo anche accompagnare quell'esserino malefico a scuola! Io sono già in ritardo per fatti miei, non ci voleva questa!

Dopo una serie di imprecazioni mi decido ad andare in soggiorno,dove trovo Sean già pronto che mi aspetta sorridente.

"Come mai sei così felice?"domando mentre chiudo la porta di casa.
A questa domanda il suo sorriso non fa che allargarsi ulteriormente,e poi risponde dicendo
"Stamattina arriva una nuova ragazza e sarà compito mio farle da guida!"
Io mi limito ad annuire e a pizzicargli la guancia, una cosa che lui odia,perché dice che lo fanno solo le nonne.
Mio fratello quando deve conoscere nuove persone é incredibilmente felice,infatti al contrario mio,lui é un tipo molto socievole e simpatico, che non ha paura di intraprendere un discorso con qualcuno di nuovo.
Nonostante sia solo un bambino di 7 anni,alcune volte lo invidio per questo suo modo di fare, perché é lo stesso del mio papà. Loro due si assomigliano molto infatti,e la somiglianza che vi intercorre si evidenzia sempre di più man mano che Sean cresce.

In pochi minuti di cammino arriviamo davanti alla sua scuola,ed io lo lascio nel cortile pieno di bambini dandogli un bacio sulla guancia.
Dopo mi metto a correre all'impazzata verso la Los Angeles High School, perché sono in un ritardo pazzesco.
Arrivo là con dieci minuti di ritardo, naturalmente dopo aver travolto un sacco di persone,che mi hanno urlato contro insulti vari sulla mia educazione.
Ma chissene frega! Ho chimica stamattina e non posso permettermi di fermarmi o chiedere scusa,perché se arrivo in ritardo ad una sua lezione, quello mi spedisce dritta in Patagonia!
Con questi pensieri mi avvio verso la classe,notando che i corridoi della scuola sono deserti ed io sono l'unica fessa in ritardo.
Busso alla porta ed entro,ma neanche il tempo di aprire bocca per respirare,che il professor Rossmann,mi grida contro furioso.
"Signorina Miller,é in ritardo di un quarto d'ora! Alla lavagna,subito!
Io mi limito a guardarlo indifferente e svolgo l'esercizio di massima difficoltà che mi ha assegnato quell'essere malefico, che adesso é a bocca aperta perché ho l'ho svolto perfettamente.
Finalmente gli ho tolto quello stupido ghigno di superiorità che porta in faccia!
Poi vado al posto sotto lo sguardo attento della classe che mi guarda come se fossi un alieno di chissà quale galassia sperduta.

•POISONED HEARTS•(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora