CAPITOLO 14

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Devin's POV

"La smetti di fissarmi? Sei irritante!"

E' da circa un'ora che sto infastidendo Spencer e questo non fa altro che farmi esilarare. E' troppo buffa con quel muso imbronciato e quelle guance arrossate per l'imbarazzo. Amo il modo in cui si incazza e non riesco a trattenere le risate vedendola piena di farina.

"Gli occhi sono fatti per guardare bambolina... e poi mi piace renderti la vita complicata." Incrocio le braccia al petto e le rivolgo un sorriso strafottente che non fa altro che farla sbuffare ancora di più.

"Piuttosto alza il culo e prendimi il quella farina..."  dice acidamente senza neanche girarsi. Ho capito che ha paura di guardarmi, anche perché la immagino rossa per l'imbarazzo. Faccio come mi ha detto e una volta vicino a lei lascio cadere "sbadatamente" la farina sul suo esile corpicino che solitamente lei nasconde con quelle enormi felpe, ma io scommetto che sotto di esse ha un fisico stupendo.

"Devin. Sei morto.ORA." Questo è un chiaro avvertimento di un esemplare di Spencer incazzatus che mi intima di scappare prima che sia troppo tardi. Ci rincorriamo per la cucina di casa mia con pentole e mestoli, lei grida di uccidermi ed io che rido come un ebete. Questa è una scena da Oscar!

"Avvicinati se ne hai il coraggio..." dice con voce cupa. E' tutto tranne che minacciosa in questo momento, anche perché ha uno scolapasta in testa. No, aspetta...uno scolapasta?

Mi avvicino a lei armato di mestolo e cerco di colpirla invano, infatti riesce a schivare il colpo e colpirmi proprio in mezzo alle gambe.

"Tu vai ricoverata in un manicomio..." dico dolorante a terra. Quella ragazza è una forza della natura e comincio a preoccuparmi seriamente. Piccola com'è dovrebbe essere innocua, invece è l'esatto opposto.

"Già...me lo dicono in molti."  ribatte soddisfatta, ritornando a preparare le ciambelle ai bambini.

******

Due kili  e mezzo di farina dopo, le ciambelle sono pronte e Spencer chiama i bambini da sopra per la merenda. Alla fine non abbiamo più parlato ed io ho tenuto il broncio per tutto il tempo, mentre la osservavo di sottecchi in tutta la sua bellezza e strafottenza. Deve pur avere un po'di compassione per un povero ragazzo colpito nel profondo dei suoi punti critici!

Sean e Lucy sono una bella squadra, non si stancano mai e sembrano andare d'amore e d'accordo, al contrario di me e Spencer, che siamo uno l'opposto dell'altro. In lei, non posso negarlo, trovo un so che di particolare e intrigante, quando c'è lei nei paraggi non riesco a starle lontano, quel suo visino delicato con quel suo caratterino alquanto aggressivo mi fanno impazzire, facendomela desiderare ancora di più della prima volta che l'ho vista  spuntare là davanti alla strada, ignara che stesse  quasi per essere investita da una macchina. E' stata come una visione angelica, odio fare il poetico, ma lo ammetto, da quel giorno ho capito che sarebbe diventata la mia luce, in un mondo ormai da troppo tempo marcio e freddo, dove si fa a gara a chi è più bravo a nascondere i propri sentimenti.

"Devin assaggiale anche tu, Spencer è davvero brava a cucinare!" la mia piccola Lucy mi distoglie dalle mie stupide fantasie sulla ragazza dagli occhi marroni-verdi.

Le sorrido amorevolmente, perché solo quando si tratta di Lucy riesco davvero a far capire di non essere indifferente al mondo dopotutto.

" No Lucy non le mangio, penso ci abbia messo caramelle avariate dentro..." dico sussurrando, ma facendo in modo che Spencer mi ascoltasse e sbarrasse gli occhi.

"Devin! - strilla- sono dei bambini e potrebbero crederci, brutto idiota!"

In risposta Sean e Lucy ridono per la scenetta che si sta svolgendo davanti ai loro occhi e finiscono di mangiare le loro ciambelle in tutta calma, mugolando di piacere per quelle prelibatezze.

•POISONED HEARTS•(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora