CAPITOLO 28

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Jade's POV

"Fallo smettere...s-subito." Sussurro con quell'ultimo filo di voce che mi è rimasto. Il mondo intorno a me sembra essersi fermato e quella musichetta sta pian piano entrando nella mia testa, rievocando ricordi che per troppo tempo avevo cercato di reprimere.

Flashback

"Heilà sorellina! Che fai qui tutta sola soletta?" Mio fratello entra in stanza sorridente buttandosi a peso morto sul mio letto. Per poco non mi schiacciava...

"Non ti hanno insegnato a bussare idiota?" Lo guardo male incrociando le braccia al petto e alzandomi per poterlo guardare meglio in quegli occhi ghiaccio praticamente uguali ai miei.

"Uh...qualcuno qui è di cattivo umore..." Sorride beffardo avvicinandosi a me pericolosamente e poco dopo mi salta addosso iniziando a farmi il solletico.

"B-basta...ahah...finiscila M-Mason..." riesco a dire fra una risata e l'altra.

"Adesso che sono riuscito a strapparti una risata mi dici perchè hai questo broncio? Sei più bella quando ridi!" Afferma carezzandomi i lunghi capelli neri che adesso sono sparsi sul cuscino.

"No, non ho...non ho niente tranquillo..." Cerco di abbozzare un sorriso rassicurante per fargliela bere, ma in realtà ciò che ne esce fuori è solo una smorfia che alimenta la preoccupazione di mio fratello.

"J-jay, ti conosco meglio di chiunque altro e se pensi di prendermi per il culo puoi anche rassegnarti, perchè proprio non ci riesci...Non stai per niente bene, si vede lontano un miglio la tristezza che ti circonda, e posso dirti che non ti si addice per niente." dice con sguardo misto fra il rimprovero e la premura, come mi guarda alle volte mio padre e come faceva anche...mia madre.

"Beh...lo sai, è che certe volte mi sento sola, vedo tutte quelle della mia età passare del tempo con le loro madri, e sono felici. Mentre io...io non lo sono, tutte mi guardano con compassione come per dire "Oh, quella è la poverina senza madre, che tristezza!" E poi magari si girano e iniziano a ridere del tuo dolore. Mason, perchè se n'è andata? Perchè?" dico tutto d'un fiato con le lacrime che iniziano a scendere copiosamente sul mio viso pallido.

"Non è stata una sua scelta morire di cancro J-jay, ci amava, ma purtroppo la vita le è stata strappata via da un destino troppo crudele.  Cammina a testa alta, sempre, e fa capire a tutte quelle stronze che sei forte, perchè lo sei. Eccome se lo sei. Devi sapere che manca anche a me e a papà, ma noi ci diciamo sempre che in realtà non se n'è mai andata perchè in realtà ci sta accanto in ogni momento della nostra vita. Lei non vorrebbe vederti piangere, al contrario vorrebbe che un bel sorriso ti illuminasse il volto...fallo per lei, non permettere mai a nessuno di toglierti il sorriso." conclude abbracciandomi forte per farmi capire che non sarò mai sola e lui non mi abbandonerà mai.

"Quando sei triste così, prendi quel carillon e gira la manovella. Se ti ricordi partirà quella ninna nanna che cantava spesso la mamma, te l'ho regalato apposta in modo da avere sempre un pezzo di lei con te. Adesso chiudi gli occhi e fatti cullare da quella melodia. Immagina le sue braccia che ti stringono forte e i suoi occhi pieni di vita che ti guardano come se fossi la gioia più bella che le sia capitata. Non pensare più a niente, riempi di dolci sogni la tua mente, e ricordati che non sei sola e mai lo sarai. Ricordati che sei la mia luce in una vita che troppo spesso ha rischiato di inghiottirci nel buio. Ricordati, semplicemente, che ti voglio bene."

Ti voglio bene...

Ti voglio bene... 

Ti voglio bene.

Con quelle parole mi addormento, non sapendo che in realtà quella sarebbe stata la mia condanna a morte. Non sapendo che quel giorno lui sarebbe morto.

•POISONED HEARTS•(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora