"Ti prego lasciala andare, la ammazzerai, papà ti prego" cerco di raggiungere mia madre per proteggerla ma non ci riesco, corro ma lei si allontana sempre più, poi mio padre estrae una pistola e urlo.
La giornata non poteva iniziare peggio, erano mesi che non sognavo più il mio passato, mi giro dall'altra parte e vedo colui che mi da la forza di andare avanti, mio figlio Tyler. Lo guardo mentre dorme, gli sfioro i capelli, e lo bacio sulla fronte, è così piccolo avrei tanto voluto una vita migliore per lui, una famiglia completa ma il mio ex era violento proprio come mio padre, per fortuna ho ancora mia madre qui con me, anche se ho rischiato di perderla a causa di mio padre che le sparò quando ero solo una bambina di sei anni.
Appena ho saputo della gravidanza siamo scappate a New York da mia nonna, qualcuno può pensare che io sia una vigliacca ma dovevo pensare alla vita di mio figlio e allontanarlo da tutto quel male, sono passati già quattro anni da quando siamo arrivati qui e due da quando la nonna e morta ma a me sembra che sia passata un eternità.
Apre piano i suoi occhi e mi sorride, e la giornata migliora in un secondo.
" buongiorno dormiglione" gli bacio la fronte
"Dai alziamoci o fari tardi a scuola" ci alziamo e andiamo in cucina dove mia madre sta preparando la colazione.
" buongiorno mamma, ti sei svegliata presto questa mattina?"
" si Sofi, come tutti i giorni, Tyler sei pronto a mangiare una mega fetta di torta della nonna" Tyler sorride e batte le mani
"Si nonna, adoro la tua torta"
Usciamo io e Tyler, lo accompagno a scuola e poi mi dirigo a lavoro.
Sono quasi all'entrata dell'hotel Excelsior dove incontro la mia migliore amica Jess.
"Mi stavi aspettando vero?"
"Si, sei leggermente in ritardo questa mattina come mai?"
"Perché mia mamma ha fatto la torta della nonna e ho dovuto fare il bis"
"Ti sei ricordata di me vero Sofi?" Mi fa gli occhioni dolci
"Si, ecco due fette per te, lo sai che mamma ti adora" mi strappa la busta dalle mani e scappa con il bottino, la raggiungo nella stanza del personale, e la trovo a mangiare.
"Sei incredibile stai già mangiando" mi guarda con le guance piene e tenta di sorridermi. Jess è una persona solare è sempre sorridente e amorevole con tutti, i suoi occhioni azzurri incantano tutti, il viso e delicato contornato da una cascata di capelli d'oro e la sua pelle sembra porcellana, ha un fisico snello mentre io fisicamente sono l'esatto contrario mora, formosa, i capelli lunghi fino al sedere, bassa e con gli occhi neri, la mia pelle e leggermente ambrata e ho le lentiggini su naso e guance, ho qualche tatuaggio, ho iniziato a farli a sedici anni e non riesco più a smettere ne sono completamente dipendente. Caratterialmente io e Jess siamo simili anche io rido e scherzo con tutti ma non lascio entrare nessuno nel mio cuore, mentre Jess ha l'ingenuità di lasciare sempre la porta aperta.
"Jess inizio a pulire le stanze del primo piano, non metterci troppo a finire la torta" le mando un bacio e mi dirigo nella prima stanza con il carrello delle pulizie.
Lavorare come donna delle pulizie non è il mio sogno ma la paga è buona e sono l'unica che lavora in famiglia, quindi ne ho estremamente bisogno. Le persone che vengono qui sono tutte ricche da far schifo e quando sei solo una cameriera non entri nel loro campo visivo, diventi un ombra. I primi mesi di lavoro mi dava fastidio mi sentivo un fantasma poi mi ci sono abituata e ora faccio come fanno loro con me, non li degno neanche di un occhiata.
Metto le cuffie nelle orecchie e inizio a pulire.
Sto pulendo le camere del quinto piano quando vedo arrivare Jess di corsa.
" Sofi mi devi aiutare" ha le guance arrossate per la corsa
" cosa succede?"
" devo pulire la suite presidenziale ma ho bisogno che tu mi sostituisca"
"Cosa? Lo sai che Jack odia quando ci scambiamo le stanze"
"Lo so, ma è solo una stanza ti prego" ci penso sù ma poi accetto
"E va bene" mi sorride e scappa via, chissà cosa deve fare di così importante. Mi dirigo all'ultimo piano ed entro nella camera, casa mia ci entra due volte qua dentro, la camera è arredata in stile barocco impreziosita da un lampadario enorme di swaroski proprio al centro del salone, l'unica cosa positiva e che posso mettere la musica a tutto volume visto che l'intero appartamento e insonorizzato. Metto la mia canzone preferita "Gangsta di Kehlani" e inizio a pulire la camera da letto. Ballo e canto mentre spolvero, muovo i miei fianchi come se stessi ballando per qualcuno e mi lascio andare al ritmo della musica.
"I need a gangsta
To love me better
Than all the others do
To always forgive me
Ride or die with me
That's just what gangsters do" continuo a ballare in modo sensuale.
" potrei essere io quello che cerchi" sobbalzo e mi porto una mano al cuore.
" chi sei? Cosa ci fai qui"
" sono Travis Miller e sono ospite in questo albergo" mi sento terribilmente in imbarazzo le mie guance vanno a fuoco, spero che non dica niente a Jack, il mio capo.
" mi scusi Signore credevo non ci fosse nessuno in stanza, esco subito"
" non preoccuparti ero ritornato a prendere il telefono" me lo mostro per dimostrarmi che dice il vero.
" ma sarei stato felice di restare a guardarti" divento ancora più rossa se possibile, Jess me la pagherà
" È stato un piacere conoscerla Signorina?" Mi porge la mano, la guardo ma decido di non creare nessun contatto
"Sofia Russo" ritira la sua mano e mi sorride in modo provocatorio, si avvia alla porta , poi si volta verso di me
"È stato un piacere conoscerla Signorina Sofia" e se ne va.
Appena sento il rumore della porta che si chiude ritorno a respirare, non mi ero neanche accorta di aver trattenuto il respiro, mi rimetto a lavoro per uscire il prima possibile e andare ad ammazzare Jess.
Sto pulendo il bagno e cerco di non pensare a quello che è successo poco fa ma il mio cervello continua a vorticare senza sosta, in sua presenza ho fatto l'indifferente ma devo ammettere che è davvero un bel uomo, credo abbia sui trent'anni ed è altissimo, anche se non ci vuole molto per superare il mio metro e sessantacinque, i capelli neri e corti e la pelle olivastra in contrasto con i suoi occhi di ghiaccio. Se fosse stato un uomo conosciuto nella vita di tutti i giorni gli avrei sicuramente dato una possibilità, ma il suo stile di vita non fa per me, sono troppo semplice per lui.
Ho appena finito di lavare a terra, mi avvio verso la porta ma il mio sguardo viene catturato da una bottiglia di profumo, la bottiglietta e nera e con una striscia blu acceso nel centro, so che non dovrei farlo ma la prendo tra le mani e ne spruzzo un po sui polsi, un odore dolce e speziato invade le mie narici, di solito non apprezzo i profumi maschili perché sono troppo forti, ma questo e dolce ma al tempo stesso sa di uomo, rimetto la bottiglietta sullo scaffale ed esco dalla camera.
Incontro José che sta uscendo da una stanza, lui è una delle poche persone di cui mi fido ciecamente e poi adoro la sua famiglia sono stata spesso con loro e mi sento come se fossi a casa, a Napoli. Ma la persona che più amo nella sua famiglia è la nonna, è sempre gentile e sorridente anche se è malata, odora di farina e impasto perché sta sempre in cucina a cucinare per i suoi nipoti.
"Buongiorno tesoro, eres muy bonita hoy"
"Grazie josé sei sempre dolce con me, la nonna come sta?"
" oggi sta un pò meglio, infatti in cucina c'era farina ovunque" ridiamo e gli lascio un bacio sulla guancia
"E meglio tornare a lavoro ci vediamo all'uscita" lo saluto e torno a lavoro
Finalmente per oggi ho finito di lavorare, oltrepasso l'enorme cancello dell'hotel e vedo Jess e José che mi aspettano seduti sulla nostra panchina nel parco, mi siedo pesantemente per attirare la loro attenzione.
"Tutto bene Sofi"
"Non va niente bene, questa mattina quando mi hai chiesto quel cambio per pulire la suite è successa una catastrofe" entrambi mi guardano incuriositi
" l'ospite della suite era lì dentro e mi ha visto mentre ballavo nella sua stanza" divento rossa e scoppiano in una fragorosa risata.
"Stronzi non c'è proprio niente da ridere, era anche un bell'uomo, spero di non rincontrarlo più"
"Forse è il tuo principe azzurro, chi può saperlo" insinua Jess
"Scordatelo" se potessi incenerirla con lo sguardo ora sarebbe un mucchietto di polvere.
Li saluto e mi dirigo a casa, dal mio vero principe azzurro.Travis : David Gandy
Sofia: Diana Melison
Jess: Tanya Kuchmel
José: Ray diazSofia
Jess
Travis
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Ricominciare a vivere
RomanceUna ragazza che ha affrontato di tutto nella vita conosce l'uomo che può aiutarla a superare tutto, ma lei sarà pronta per lasciarsi andare o il suo muro e troppo spesso per distruggerlo. È la mia prima storia quindi non siate troppo duri con me. Gr...