Amo le vacanze natalizie e stare con la mi famiglia, ma adoro quando la vita riprende la sua routine e quando non vengo inondata da domande scomode.
Rivedere mio fratello è stato fantastico, abbiamo chiacchierato tanto e rimarrà con noi fino a metà gennaio. Ogni giorno scopro tante cose in comune con lui, ad esempio entrambi odiamo il latte, entrambi siamo appassionati di cucina e di foto. Ma se parliamo del carattere siamo due poli opposti, io iperattiva e estroversa, lui timido e pigro, però devo ammettere a me stessa che già gli voglio un mondo di bene, non so se è a causa del legame di sangue che ci lega o per il carattere, forse ad aiutare il nostro legame sono state le controversie che ci hanno fatto incontrare.il tre gennaio Travis mi ha fatta incontrare con Silvy una bravissima arredatrice, in mezza giornata ho scelto l'arredamento per tutta la casa e con l'aiuto di Silvy sembrerà una di quelle case che si vedono nelle riviste anche se sarà sicuramente molto più accogliente e piena di foto.
I mobili sono un perfetto mix tra rustico e moderno, in questi due giorni sono arrivati tutti i mobili e questa mattina io, Jess e le nostre madri abbiamo pulito tutta la casa, ora stiamo portando gli ultimi pacchi e domani ci trasferiremo definitivamente nella nostra nuova casa.Sto prendendo le ultime cose da mettere nello scatolone quando vedo una piccola busta scivolare a terra, la prendo curiosa di sapere che cosa contiene e la apro.
'Ciao Sofi, non so quante volte ho provato a scrivere questa lettera, non sapevo come iniziarla e ho deciso per un inizio meno formale, perché dopotutto sei mia figlia. Sono passati tanti anni dall'ultima volta che ci siamo visti o forse è più corretto dire, dall'ultima volta che tu mi hai visto, perché io a tua insaputa ti ho sempre cercata, sono sempre venuto a vederti a scuola, al lavoro e avvolte mi mettevo sotto casa solo per sentirti più vicina.
Ho sbagliato tanto con voi, ma sopratutto con te. Sono stato un pessimo padre, volevo essere il tuo eroe e invece sono stato il tuo peggior incubo, saresti dovuta venire da me quando avevi paura dei mostri, ma il tuo mostro ero io e ti allontanavi il più possibile. Stavo male ogni volta che ti allontanavi da me, ogni volta davo a te la colpa di tutto ma la colpa è sempre stata solo mia, ma ero troppo vigliacco per ammetterlo, e tu anche se eri bambina me lo dicevi, mi urlavi contro che tu non mi hai mai chiesto di restare e che me ne sarei potuto andare dalla tua vita , perché tu di mei non avevi bisogno, ma io si Sofia, io avevo bisogno di tenere l'unica cosa pura della mia vita al mio fianco. Sei sempre stata forte, più forte di me e più forte di tua madre, hai sempre lottato, hai sempre fatto sentire la tua voce, il problema eravamo noi che non ti ascoltavamo. E voglio scusarmi per non averti parlato di Luca, forse è una delle cose di cui mi pento di più, perché in lui avresti potuto trovare un amico, un fratello e anche un eroe. Perdonami, e l'unico mio desiderio, non posso cancellare quello che ho fatto e se hai ricevuto questa lettera vuol dire che non posso fare niente per rimediare, e credo che sia quasi impossibile rimediare ora. però tu sei vuoi, perdonami.
Accetta il regalo che ti ho fatto, non solo per te, ma anche per tuo figlio e per tua madre, se ho deciso di darti questi soldi non è per farmi perdonare, è solo per darti quello che ti spetta. Ti voglio bene, PERDONAMI. " ormai ho il viso tutto bagnato di lacrime, dietro la lettera c'è una mia foto tessera di quando ero piccolina, ingiallita e un po' spiegazzata. Sospiro e piango, non riesco proprio a fermarmi."Sofi hai finito con quel pacco" mi chiede Jess mentre io mi affretto a scrivere sul lato dello scatolone 'tyler'
"Si, ho finito. Questo dovrebbe essere l'ultimo"
Si affaccia nella stanza
"Hey, che succede?" Mi chiede preoccupata, scuoto la testa perché ho un nodo in gola che non mi permette di parlare.
"Sofi sono sicura che Travis capirà se non ti senti pronta, lui ti ama e aspetterà" indico la lettera che sta sul letto. La prende e inizia a leggere, appena capisce che si stratta di mio padre alzo lo sguardo su di me stupita e poi continua a leggere.
Appena finisce di leggere non dice una parola si avvicina a me e mi abbraccia, non so per quanto tempo restiamo così, so solo che senza di lei ora starei in un angolino a dondolarmi.
Lo squillo del telefono interrompe il nostro abbraccio, è Travis, faccio rispondere lei per non fargli sentire la mia voce perché capirebbe che ho appena pianto, appena riattacca mi asciugo le lacrime, prendo la giacca e le chiavi della macchina e scendiamo.
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Ricominciare a vivere
RomanceUna ragazza che ha affrontato di tutto nella vita conosce l'uomo che può aiutarla a superare tutto, ma lei sarà pronta per lasciarsi andare o il suo muro e troppo spesso per distruggerlo. È la mia prima storia quindi non siate troppo duri con me. Gr...