Capitolo IX

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Questa mattina mi sono svegliata di buon umore, mi è servito tantissimo passare una serata insieme a Jess, tra risate e chiacchiere fra donne la mia mente si è svagata un pò. Jess mi ha mostrato una foto di Stefan e abbiamo stolkerato anche lui, abbiamo scoperto che ha ventinove anni, ha una sorella più piccola che ha venticinque anni e si chiama Angel, lavora in officina con suo padre Will, ma chiamarla officina è un eufemismo, lavorano solo su macchine di lusso come Ferrari, Porsche e tante altre casa automobilistiche importanti.

"Se mira hermosa Sofia" rido
" fai sempre il cascamorto Josè" anche se devo ringraziarlo, con il suo modo di filtrare mi ha insegnato lo spagnolo
"Con tutte le donne funziona, dico due parole in spagnolo e il gioco è fatto"
"Ma io non sono tutte le donne" poggia un braccio sulle mie spalle
" lo so, tu sei speciale" gli sorrido e ci incamminiamo a lavoro.

Nella stanza del personale incontro Jess che mi parla ancora di Stefan, ormai è andata, ma credo che anche lui sia cotto visto che l'ha invitata di nuovo ad uscire questa sera, spero che vada tutto bene fra di loro, non sopporterei di vederla di nuovo triste, credo che sarei costretta ad ammazzarlo in caso contrario e credo di sapere anche dove nascondere il corpo,
Perché fare la cameriera?, saresti un'ottima serial killer,
potrei farci un pensierino, penso tra me e me.

Questa mattina ho deciso di lasciare per ultima la suite, dopo quello che è successo ieri in ascensore non ho proprio voglia di incontrarlo, anche perché gli devo delle scuse, sono stata una vera stronza e mi sento tremendamente in colpa, perché non è da me trattare così le persone. Non lo so cosa mi prende, mi sembra di essere sulle montagne russe, un secondo prima sono felice e arrossisco e un secondo dopo sono scontrosa e furiosa ma questa mattina mi sono svegliata di buon umore e niente potrà farmi arrabbiare.

Metto le cuffie e ascolto la musica con la riproduzione casuale, ormai ho pulito tutte le camere mi resta solo la suite, controvoglia salgo nell'ascensore e mi dirigo all'ultimo piano. Si aprono le porte dell'ascensore, che ci fa lei qui, entra nell'ascensore senza degnarmi di uno sguardo, 'snob di merda', esco prima che si chiudano le porte.
Avevo capito che si erano lasciati ma forse ho capito male, magari ieri avrei dovuto essere più cattiva visto che lui mi sta prendendo solo in giro, se prima ero un po' dispiaciuta per il mio comportamento ora può anche andare a farsi fottere.

ma come fa ad essere sempre perfetta quella Tayra
Tanya
Si, è lo stesso.
Sofia ricordati che oggi non vuoi arrabbiarti
Perché dovrei arrabbiarmi, non sono problemi miei se hanno deciso di ritornare insieme.
Un momento ma se lei è appena uscita dalla camera significa che c'è anche lui.
Mi blocco a pochi metri dalla porta, un attimo dopo si apre, riprendo a camminare e faccio finta di niente, sembra sorpreso di vedermi, forse sospetta che abbia incontrato Tara e lui non voleva che la incontrassi
Tanya
" buongiorno principessa" falso di merda
" salve signor Miller, posso pulire la sua camera" ti faccio vedere io di cosa sono capace
" usi di nuovo un tono formale con me, però quando dormivi nel mio letto con la mia maglia addosso non eri così tanto formale" arrossisco
" me l'hai messa tu la maglia" cerco di difendermi, ammicca maliziosamente e se ne va lasciandomi in mezzo al corridoio con le guance in fiamme e la rabbia che cresce dentro di me.
Uno a zero per Travis
Urlo per la frustrazione ed entro in camera, devo trovare il modo di vendicarmi. Mentre pulisco cerco di scoprire se sia andato a letto con quella, ma non c'è niente di niente, forse è passata solo per 'ricordagli chi è Tonya.'
Vabbè io ci rinuncio .
Prima di uscire dalla stanza spruzzo un pò del suo profumo nell'aria e poi passo sotto le goccioline di profumo, lo rimetto a posto ed apro la porta. Lo odio però non riesco a fare a meno del suo profumo, sembro quasi una pazza psicopatica. Apro la porta e me lo ritrovo d'avanti, faccio finta di niente ed esco, prima di entrare nell'ascensore lo sento dire
" che buon profumo che hai" guardo nella sua direzione e lo vedo sorridere mentre le mie guance si tingono di rosso.
"Lo so, grazie" sorrido in modo falso.
Oggi non me ne va una buona, l'unica cosa positiva è che finalmente posso uscire da qui.

"Amoreeee" dico in italiano e Jess si gira
"Lo sapevo che eri tu" mi abbraccia
"Hai finito di lavorare?" Le sorrido e la stringo forte
"Si tu?"
"Anche, che ne dici di andare a vedere quel nuovo negozio di giocattoli infondo alla strada?" È un po di tempo che non faccio una sorpresa a Tyler quando torno da lavoro
" si, prendo la giacca e usciamo" usciamo e ci dirigiamo al negozio. Siamo a fine ottobre ma il freddo non è ancora arrivato, ci sono ancora alcune foglie verdi sugli alberi, adoro quando il tempo è così, sereno ma con qualche nuvola e con un leggero venticello.

E menomale che dovevo comprargli solo una cosa, siamo uscite dal negozio piene di giocattoli, anche Jess ha voluto regalargli qualcosa un camion dei pompieri super accessoriato, io gli ho preso una pista per le macchinine e un tela con le tempere, perché voglio fargli fare un quadro da appendere sopra al divano.

"Tyler guarda cosa ti abbiamo portato" corre felice verso di noi, ci da un bacio ciascuna, prende le buste e scappa via, anche se in modo goffo visto che pesano quasi quanto lui.

"Grazie mamma, grazie zia" scarta subito i regali e inizia a giocare con una macchinine in una mano e il camion dei pompieri nell'altea. Sarò ripetitiva ma non posso far a meno di dire che lo amo e adoro vederlo felice, ogni volta che lui ride mi sento viva, sento che ho un motivo per cui andare avanti. Giochiamo con Ty, poi Jess torna a casa e io preparo la cena, chissà cosa starà facendo lui, se ha qualcuno che gli faccia da mangiare o anche solo compagnia.
Cosa fai ora pensi a lui, anzi mi correggo, ti preoccupi per lui
No non mi preoccupo, penso solo che la solitudine è brutta, ed è bello avere qualcuno che si preoccupi per te .

Tyler è appena andato a letto, finisco di pulire la cucina e intanto ascolto un pò di musica, se fossi registrata su qualche social ora starei stalkerando un pò, ma non posso rischiare, non voglio che il mio ex possa sapere io dove sono o quali ambienti frequento, sopratutto non voglio che sappia di Tyler. Ormai sono passati quattro anni da quando me ne sono andata, ma la paura che lui possa ritornare non mi lascia mai, sono sempre in allerta, cerco sempre di non lasciare tracce, avvolte credo di esagerare ma in questi casi la prudenza non è mai troppa. Forse un giorno mi sentirò al sicuro e riuscirò a vivere la mia vita a pieno.

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Spazio a meeeQuesto è un capitolo molto soft, ma nei prossimi capitoli aspettatevi di tutto ❤❤❤

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Spazio a meee
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