Oggi è una di quelle giornate No, vi capita mai di sentirvi crollare senza un vero e proprio motivo? Così all'improvviso, ti piglia quella cosa allo stomaco, quella tristezza, quella malinconia che non riuscite più a dire niente. Restate lì bloccati, tra milioni di sguardi che vi circondano, tra le voci delle persone care che vi sembrano così lontane. Oggi mi sento così, non ricordo nemmeno come ho fatto ad arrivare a lavoro, mi sento come se tutto, dentro di me, potesse crollare da un momento all'altro, infilo le cuffie nelle orecchie e mi metto a lavoro.
Dopo il lavoro ho fatto un giro per il parco, ho bisogno di stare un po per i fatti miei, da quando hanno forzato la porta di casa il mio pensiero va sempre a lui, non lo so perché, ma il mio cervello mi sta tormentando, rivedo come in un film tutto quello che mi faceva, ricordo tutto, la faccia che faceva quando si arrabbiava, il modo in cui si imponeva su di me, riusciva a sembrare più grosso quando voleva, aveva il potere di farmi sentire minuscola e a distanza di anni ha ancora il potere di tormentarmi, forse sto solo viaggiando troppo con la fantasia, forse no. Il mio sesto senso mi urla di stare attenta, quando cammino per strada mi sento osservata, di notte non dormo più, sto attenta ad ogni singolo rumore, sento che sto per impazzire. Sono arrivata all'uscita del parco e dinuovo quella sensazione di terrore si impossessa di me, cerco con lo sguardo qualcuno che assomigli a lui, ma non ce nessuno, sento solo il vento che gela tutto quello che tocca mi investe in pieno ed è come se cercasse di gelare la piccola fiamma che Travis ha acceso in me mi volto e mi dirigo a casa, stando sempre attenta.
"Sono tornata" grido appena entro
"Hai fatto qualche ora di straordinario oggi?" Mi chiede mia madre mentre mi saluta con un bacio
"No, ho fatto due passi per il parco" annuisce distrattamente, forse anche lei ha le mie stesse sensazioni
"Mi ha chiamata Jess, ha detto che ha provato a chiamarti ma non rispondevi, si è calmata solo perché sapeva dove ti trovavi"
"Ho messo la vibrazione, non ho sentito il telefono. E come faceva a sapere dov'ero?" Chiedo incuriosita
"Con l'applicazione" me ne ero completamente dimenticata, sono felice che funzioni, almeno se mi succede qualcosa sanno dove trovarmi.Dopo aver cenato Travis mi chiama, ha detto che mi sentiva distante, insisteva per sapere se fosse successo qualcosa, ma la verità è che voglio allontanarlo da me, lo faccio per proteggere lui, perché so di cosa è capace Francesco e se è venuto fin qui vuol dire solo una cosa, che vuole porre fine alla mia vita. Vorrei chiedere aiuto, ma contro chi, sono sicura che se lo dicessi a qualcuno direbbe che è solo la mia immaginazione, finché non avrò delle prove terrò tutti a distanza di sicurezza, è me che vuole e non permetterò che faccia del male alle persone che amo.
Passano i giorni e il rapporto tra me e Travis si sta incrinando, sto soffrendo in modo esagerato ma devo farlo, devo proteggerlo. Questa sera è il compleanno di Stefan e siamo invitati tutti a casa sua, spero di riuscire a chiudere completamente i rapporti con lui.
"Amore, Jess è qui giù che ti aspetta" infilo la scarpa e mi avvicino a lei
"Ti piace come sto?" Annuisce
"Mamma non aprire a nessuno, anche se è Billy il portinaio, appena esco voglio sentire la serratura scattare per quattro volte, e.." mi spinge vicino alla porta
"Si, si, ho capito ora vai" do un bacio a Ty ed esco, aspetto che chiuda la porta a chiave e poi scendo giù."Buonasera bionda" le deposito un bacio sulla guancia
" è inutile che cerchi di adularmi, ci vuole mezz'ora per arrivare da Stefan, hai tutto il tempo per spiegarmi il motivo della tua lontananza in questi giorni" sbuffo
"Niente, ero un po nervosa" mi lancia un occhiata intimidatoria, mi conosce troppo bene sa benissimo che sto mentendo.
"Senti Sofi, lo so quello che pensi, ma New York è piena di malviventi, ed è più probabile che sia stato un ladro e non il tuo ex che hai lasciato quattro anni fa in Italia" annuisco, ha ragione ma in me il dubbio rimane
"Hai ragione, scusa, e che mi sto facendo prendere dal panico" ora vedo tristezza nei suoi occhi
"Ci sono io, okey? Non permetterò che ti faccia del male" poggio la mia mano sulla sua e la stringo, lo so che ci sarà sempre per me, ma il fatto e che sono sempre stata forte, non so neanche come si fa a chiedere aiuto.
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Ricominciare a vivere
RomanceUna ragazza che ha affrontato di tutto nella vita conosce l'uomo che può aiutarla a superare tutto, ma lei sarà pronta per lasciarsi andare o il suo muro e troppo spesso per distruggerlo. È la mia prima storia quindi non siate troppo duri con me. Gr...