Capitolo XXXV

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Finalmente posso respirare aria pulita, magari non proprio pulita, ma molto meglio della puzza di disinfettante e medicinale. Prima che Travis metta in moto mi do un ultima occhiata nello specchietto, grazie al fondotinta coprente che mi ha portato Travis i segni più chiari non si vedono più, solo quello sull'occhio si vede ancora, anche se da viola e diventato un rosso pallido. Almeno cosi Ty non scapperà a gambe elevate quando mi vedrà, chiudo lo specchietto con aria disgustata, ma Travis subito interviene con un bacio e una carezza.

Da quando ci siamo ritrovati non fa altro che chiedermi scusa, baciarmi e accarezzarmi, ma sono sicura che lo fa solo per sentirsi meno in colpa, glie l'ho ripetuto un miliardo di volte che è tutta colpa mia e di quel parassita, ma lui non mi ascolta. Lo vedo il tormento nei suoi occhi ogni volta che la maglia sale un po' più su scoprendo qualche livido, ogni volta che mi vesto, ogni volta che mi guardò con disgusto allo specchio, vedo i suoi occhi che si riempiono di lacrime e a me viene voglia di aprirgli la testa per fargli capire che niente di tutto questo è colpa sua, ma soltanto mia.

"Siamo quasi arrivati" mi stringe la mano mentre attraversiamo il cancello di casa nostra, ora che la rivedo sento ancora di più il peso di quello che mi è successo. Quel giorno avremmo dovuto iniziare la nostra convivenza, avrebbe dovuto scoprire della gravidanza, avremmo dovuto vivere il nostro primo giorno tutto insieme come una vera famiglia, ma niente di tutto questo è stato possibile, non abbiamo cenato insieme, non sono stata io a dirgli che avremmo avuto un bambino, non ho visto i suoi occhi illuminarsi per la notizia, non abbiamo dormito nel nostro letto, non siamo stati svegliati da Ty, non abbiamo giocato con Ty nella sua stanza. Tutto questo solo e semplicemente per colpa mia, per la mia sbadataggine, la mia insicurezza, le mie paure e le mie fragilità.

Ero così sovrappensiero che non mi sono accorta che Travis è proprio al mio fianco mentre mi tiene aperta la portiera, scendo lentamente, perché mi fa ancora male dappertutto. Appena chiude la portiera vedo Ty che esce di corsa da casa, sento già le lacrime che mi bagnano il viso, le ginocchia cedono e cado in ginocchio, ma niente a più importanza perché mio figlio mi sta stringendo fra le sue piccole braccia mentre piange e mi dice che mi vuole bene, respiro, finalmente respiro dopo giorni di apnea.
"Non piangere Ty, la mamma non ti lascerà mai più, è una promessa".

Varco la soglia di casa con Ty al mio fianco e Travis alle nostre spalle con il borsone, appena alzo la testa mi ritrovo tutti nel salone ch eurlano 'bentornata' con palloncini e festoni, le lacrime non smettono mai di scendere. Mi sento una bambina, ma è bello vedere che erano tutti qui ad aspettarmi, Jess, Stefan e la sorella, Shane, Luca, Jose con la sua ragazza, ci sono proprio tutti. Ogniuno di loro mi abbraccia e mi saluta calorosamente, non credevo di sentirmi pronta a tutto questo ma sento un pezzetto della mia anima che ritorna al suo posto.

Parlando e ridendo tutto insieme non mi sono resa conto del tempo che passava, un po' alla volta se ne sono andati tutti, per ultima mia madre che è andata nella casa sul retro. Ty non mi ha lasciata neanche un secondo e lo stesso ha fatto Travis, per un po' di tempo mi hanno aiutata a non pensare a quello che mi è successo, e anche se nei loro sguardi leggevo milioni di domande hanno preferito regalarmi una serata fatta  solo di sorrisi e spensieratezza.

"Come ti senti?" Mi chiede Travis mentre mi tampono i capelli dopo essermi fatta una doccia.
"Meglio" ed è la verità non sto bene, ma essere uscita dall'ospedale mi fa stare meglio, purtroppo non posso cancellare tutto con una pillola magica, l'unica cosa che posso fare è cercare di andare avanti e riprendere in mano la mia vita.

Ora è alle mie spalle, mi accarezza i capelli umidi poi segue la linea della spalla, sposta i capelli da un lato lasciando il collo scoperto, mi bacia delicatamente e chiudo gli occhi mentre cerco di rilassarmi con il suo tocco. In questi giorni ogni volta che mi sfiorava sentivo lo stomaco accartocciarsi, e sono state davvero poche le volte, perché ogni volta venivamo interrotto da infermiere, amici o medici. Quindi questo è il primo momento in cui siamo davvero soli, e sento il cuore che trema non solo per l'emozione di sentirlo vicino ma anche per la paura, perché ho paura che non riesca a toccarmi per colpa dei lividi, o che pensa pensare a quello che stava per succedere con quel bastardo.
Apro gli occhi ed è ancora dietro di me, ma il suo sguardo è duro e posso sentire la tensione anche attraverso la sua mano che è appoggiata sulla spalla, guarda il mio collo come se fosse la causa di tutti i mali, cerco di sottrarmi dal suo tocco ma lui mi trattiene.

"No, ti prego" mi fermo a guardare i suoi occhi e noto che sono colmi di lacrime, stringo la mia mano alla sua
"Ti fai solo del male così" gli dico con voce rotta, ma lui continua a fissare il mio collo, chiude gli occhi alzando la testa al cielo

"Sofi ti prego perdonami, vorrei prendere tutto il tuo dolore e tutto quello che hai passato in quei giorni e farlo mio. Ti ho cercato, ho fatto di tutto per trovarti il prima possibile, ma non c'erano tracce, eri scomparsa nel nulla. Non ho dormito, non riuscivo neanche a mangiare, il pensiero di non saperti al sicuro mi uccideva, ogni volta che squillava il telefono speravo fossi tu o almeno tue notizie e ogni volta che riattaccavo sentivo che un pezzo di me moriva. Se solo Jess si fosse ricordata prima di quella stupida applicazione, non avresti dovuto subire le pene dell'inferno. Ogni volta che vedo un livido ripenso a quello che hai passato e rivedo il momento in cui ti ho vista, quando lui stava per abusare di te." Si porta le mani ai capelli e li tira in un gesto di esasperazione, mi giro e lo abbraccio mentre vedo che una sola lacrima da uomo bagna la sua guancia, ma non lo interrompo so che ha bisogno di buttare tutto fuori, e io ho bisogno di sapere cosa pensa quando si allantona da me.
"Avrei voluto ammazzarlo, il pensiero di aver avuto fra le mani l'essere che ti ha fatto tutto questo è non averlo ucciso mi fa impazzire. Scusami Sofi perché mi sento di aver fallito con te, perché non sono riuscito a proteggerti, perché ho permesso che ti facesse del male, perché ogni giorno da quando ti ho ritrovato penso che avrei potuto perdere anche te e non lo so se sarei riuscito a sopravvivere, sei l'unica cosa che mi è rimasta, sei l'unica cosa bella che ho. Ti prego Sofi perdonami e non lasciarmi mai, ho troppo bisogno di te, del tuo profumo, di averti nel mio letto al mattino, di vederti bere cioccolata calda con Ty." Lo interrompo tuffandomi sulle sue labbra, lo bacio con possesso e amore, con questo bacio voglio fargli capire che non lo lascerò mai e che qualsiasi cosa succeda tornerò sempre da lui, perché noi due siamo legati nell'anima.

Non so come abbiamo fatto, ma ora ci troviamo distesi sul letto, faccia a faccia, lentamente gli accarezzo il viso e i capelli"
"Travis" lo chiamo dolcemente
"Mhh" continua a tenere gli occhi chiusi
"Non è stata colpa tua" appena sente queste parole apre gli occhi " è inutile che mi guardi così, la colpa non è tua, non lo è mai stata. Hai fatto tutto per ritrovarmi e ne sono felice e so anche che faresti di tutto per farmi vivere serenamente, ma non hai i super poteri e a me va bene così. Ci sarà sempre qualcosa che non potremo controllare e sappi che a me basta sapere che tu resterai sempre al mio fianco, che mi amerai nonostante quello che hai visto e che non ti fa schifo il mio corpo martoriato." Ormai sto singhiozzando e non so se riesce a capire quello che gli sto dicendo, ma ho bisogno di dirglielo
" la mia paura più grande e che tu possa smettere di amarmi, perché parliamoci chiaro non è facile stare con una come me, con tutto il peso che mi portò dietro, con le mie paure, le mie ansie. Ma se tu prometti che mi sarai vicino io giuro che ti dimostrerò ogni giorno il mio amore per te e che sarò più forte se ci sarai tu al mio fianco. E-e"

Si avvicina asciugando le mie lacrime
"Shhh, non devi pensare queste cose, io starò sempre al tuo fianco e condivideremo tutto, dalle tue paure alle mie, dalle tue ansie alle mie, e tutto quello che potrà succedere. Saremo sempre uniti solo così riusciremo a resistere a tutto."

Mi bacia, prima dei piccoli baci a stampo, poi lentamente si trasformano in baci più intensi, non credevo di riuscire a lasciandarmi andare così  presto, saranno gli ormoni della gravidanza, sarà che lui è la mia casa, sarà che mi sento a mio agio solo con lui. Ma nonostante tutto riesco a farmi amare e ad amarlo come se non fosse mai successo niente.

Eccomi quiiii, sono ritornata, mi è mancato tanto scrivere e non vedevo l'ora di ricominciare. Spero che questo capitolo vi piaccia e volevo dirvi che ci sarà solo un altro capitolo e poi l'epilogo.

😭😭😭😭

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