Oggi sono stata tutta la giornata con Ty, avevo bisogno di stare un po sola con lui, spesso mi sento come se non facessi abbastanza per lui, non mi sento abbastanza come madre. Vorrei poter far tutto e sopratutto potergli dare tutto quello di cui ha bisogno o desidera, ma essendo sola non riesco a farlo. Vorrei essere migliore, dedicargli più tempo e più momenti insieme, ma devo lavorare non solo per pagare le spese ma anche per garantirgli un futuro migliore. Credo che capiti a tutte le mamme di sentirsi così almeno una volta nella vita, spero solo che quando sarà grande capirà tutto quello a cui ho rinunciato e che ho fatto per lui.
Sono seduta davanti all'armadio e non riesco a decidere cosa indossare, prendo alcuni vestiti e li apoggio sul letto, cerco di creare qualche outfit ma mi sembra di non avere niente di buono, dopo quasi un ora a fissare l'armadio entra mia madre e prende un abito rosso senza spalline e con uno spacco molto profondo
"Non credi che sia troppo audace" si siede con me sul letto
"Amore" mi accarezza i capelli " sei sempre stata un maschiaccio, ricordo che non volevi mai indossare le gonne o i vestitini, non volevi restare mai sopra a giocare con le bambole, volevi stare sempre giù con i tuoi amici a giocare a calcio o ad arrampicarti sugli alberi. Però crescendo sei diventata donna, e avvolte indossavi un vestito o un completo che ti facesse sentire così" guarda un punto fisso davanti a se e per alcuni secondi nessuna parola esce dalla sua bocca, come se improvvisamente si fosse catapultata in un mondo tutto suo.
"Da quando ci siamo trasferite qui, non hai più indossato niente del genere, si hai messo qualche vestitino ma solo perché Jess ti pregava di indossarli. So che questo ragazzo ti piace, e per una volta ti chiedo di lasciarti andare completamente, sono successe tante cose Sofi, forse troppe per una donna di ventiquattro anni, ma il passato non si può cambiare possiamo solo vivere al meglio il presente. Perciò indossa quest'abito e mostra al mondo la donna meravigliosa che sei diventata" mi da un bacio sulla testa e la ringrazio, non solo per queste parole ma per tutto quello che è stata per me, per tutta la forza che mi ha dato, la ringrazio per il semplice fatto di essere mia madre.Sono quasi le sette, finisco di sistemare il trucco, il telefono squilla e mi catapulto in cucina per rispondere
"Sto giù da te, ti aspetto"
"Si metto le scarpe e scendo" sento le guance che vanno a fuoco, lo stomaco si chiude, sono completamente in ansia."Tesoro calmati, sii te stessa e andrà tutto bene" annuisco, saluto lei e Ty metto le scarpe e il cappotto e scendo. Sento tante sensazione diverse dal panico alla beatitudine, spero di non fare figuracce e di essermi vestita adeguatamente. Apro il portone, lo vedo appoggiato alla macchina fasciato in un completo classico grigio, i suoi occhi brillano e studiano il mio corpo, come se volesse memorizzare ogni mia forma.
"Sei stupenda, come sempre" prende la mano e la bacia, io mi avvicino e gli do un leggero bacio sulle labbra, mi accompagna alla portiera, questa volta lascio che sia lui ad aprirla ed entro.
"Dove andiamo" sorride malizioso
"È una sorpresa" sbuffo, adoro le sorprese ma non riesco mai ad aspettare. Ci incamminiamo, non ho proprio idea di dove stiamo andando, intorno a noi ci sono alberi e montagne un posto perfetto per seppellire un corpo, fra tutto quello che potevo pensare io penso a nascondere un corpo, spero che capisca presto in che guaio si sta cacciando.
"Ma dove mi stai portando?"
"Te l'ho detto è una sorpresa, non riesci ad aspettare?"
" si, spero solo che tu non sia un serial killer. Questo è un posto perfetto per nascondere un cadavere" scoppia a ridere
"Stai ridendo di me?" Porto una mano al petto facendo la finta offesa
"Oh no, sto ridendo della tua pazzia" gli faccio la linguaccia e ridiamo insieme.Vedo una casa in lontananza o è un hotel, non riesco ancora a capire bene cos'è, attraversiamo un lungo viale, ai lati della strada ci sono due file di alberi, ci avviciniamo sempre più, ora riesco a vedere l'intera struttura. Non riesco a credere a quello che vedo è enorme, credo sia uno chalet di montagna o qualcosa del genere, mi rifiuto di credere che questa sia la sua casa per le vacanze.
"Ti piace?" Mi chiede mentre apre la portiera, scendo dall'auto e non riesco a staccare gli occhi dalla casa
"E-è stupenda" lo guardo e lo vedo sorridere
"Sono felice che ti piaccia, vengo qui tutti i fine settimana, per staccare da tutto il resto"
"Ma è casa tua?" Chiedo per togliermi il dubbio
"Si, perché" non posso crederci, casa mia qui dentro ci entra dieci volte, o quindici, forse.
"È enorme, e vieni qui da solo" sembra stupito dalle mie parole
"Si, questo è dove mi sento realmente a casa"
"E non hai paura" gli chiedo mentre entriamo in casa
"Di cosa dovrei avere paura?" Mi chiede incuriosito
"Che qualche serial killer, pazzo e psicopatico possa entrare in casa mentre tu sei da solo" ride
"Tu ridi, ma non si scherza su queste cose, io non dormirei mai qui tutta sola"
"E con me ci dormiresti?" Mi chiede serio, e le mie guance avvampano come risposta, annuisco mi prende per mano ed entriamo in cucina, è qualcosa di magico, i mobili sono in ciliegio, sulla destra c'è un enorme finestra da cui si può ammirare tutto il panorama, vicino all'isola c'è un piccolo tavolo apparecchiato con candele e petali rossi.
""È davvero stupendo" mi avvicino e accarezzo un petalo, mi giro verso di lui che mi guarda a sua volta, si avvicina lentamente e mi bacia sfiorandomi il braccio e in me nascono mille brividi. Ci accomodiamo e iniziamo a mangiare, sono sicura che non abbia cucinato lui anche se devo ammettere che è tutto buonissimo.
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Ricominciare a vivere
RomanceUna ragazza che ha affrontato di tutto nella vita conosce l'uomo che può aiutarla a superare tutto, ma lei sarà pronta per lasciarsi andare o il suo muro e troppo spesso per distruggerlo. È la mia prima storia quindi non siate troppo duri con me. Gr...