My Step-Sister

Capitolo 2

Hope

Non so da quanto tempo stavo correndo.

5 minuti...

10 minuti...

20 minuti...

Non ho idea!

Mi fermo per prendere fiato. Davanti a me vedo che c'è un parco. Comincio a camminare e mi siedo su una panchina.

Faccio dei bei respiri profondi. Mi appoggio alla panchina e guardo il cielo. Mi rilassa guardare le nuvole che piano piano si muovo. Non hanno mai la stessa forma, ogniuna ha una sua forma speciale, differente.

Ero così presa a guardare le nuvole che non mi rendo conto che una palla mi finisce in piena faccia.

"Ma che cavolo...!"

"Ehi"

Sento una voce lontano da me. Guardo in quel punto e vedo dei ragazzi. Un ragazzo si avvicina a me.

È abbastanza alto, capelli scuri e ricci, e un sorriso fantas- Ma che dici Hope! Ti ha appena tirato una palla in faccia e tu pensi al suo sorriso!?

La palla mi aveva preso per bene sulla fronte. Sentivo un bruciore...

"Mi dispiace tantissimo!"

Alzo lo sguardo e vedo il ragazzo davanti a me e rideva...RIDEVA! Ma che si ride questo?

"Ti diverte tantissimo fare del male alle persone?"

"No ma dovresti vedere la tua faccia!" Lo guardo male. "Dai ti ho detto che mi dispiace!"

"Certo...Ridendo!" Ride ancora. "Mi spieghi come avete fatto a mandare la palla fino a qua se voi state così lontano?" Incrocio le braccia al petto.

"Talento..."

"E' impossibile!"

Mi sorride. "Tutto è possibile!"

"Si come no!"

"Posso riavere la palla?" La prendo e glie la lancio. "È stato un piacere conoscerti!" Mi fa l'occhiolino.

"Non per me!"

Ride e se ne va. Ma mentre cammina verso i suoi amici urla.

"ZAYN HO VINTO LA SCOMMESSA! LA PALLA LE È ARRIVATA IN FRONTE!"

CHE COSA? HANNO FATTO UNA SCOMMESSA DOVE SAREBBE ARRIVATA LA PALLA!?

Il ragazzo si gira a guardarmi e mi fa un sorriso da deficiente.

Gli alzo il dito medio e me ne vado.

------------------------------------

Ma quanto poteva essere stupido quel ragazzo? Con che coraggio ha potuto fare quella cosa? Vi pare una cosa normale fare una scomessa su dove sarebbe arrivata la palla?

Non lo conosco e non lo voglio conoscere, nemmeno se fosse l'ultimo ragazzo sulla terra.

Entro in casa e vado direttamente in camera mia senza salutare ne mio padre ne Anne.

Chiudo la porta e vedo le mie valigie vicino al letto. Le stavo aprendo quando sento bussare alla porta.

"Avanti..."

"Posso?" Vedo mio padre che si affaccia.

"Entra" Ci sediamo sul letto.

"Hope-"

"Mi dispiace papà ho esagerato!"

"No è colpa mia! Ti ho mentito e non dovevo."

"Già..."

"Mi dispiace moltissimo Hope!"

Tra me e mio padre c'è questo feeling e non riusciamo a stare arrabbiati più di un'ora. Sono anni che siamo solo io e lui, siamo le uniche cose che ci sono rimaste.

Sette anni... Sette anni sono passati dalla morte di mia madre, aveva una brutta malattia e non si poteva fare più niente.

Da li io e mio padre siamo diventati inseparabili.

"Mi perdoni?"

L'abbraccio. "Certo!"

"Sta per arrivare Harry e-"

"Harry?"

"Il figlio di Anne"

"Ah..."

"Dai ti starà simpatico e ti piacerà!"

"MhmMhm" Mi guarda male. "Okok ci proverò..."

"Grazie...Tra 10 minuti scendi che è pronta la cena!"

"Mi cambio e arrivo" Annuisce ed esce.

Mi cambio al volo ed esco dalla stanza.

Mi dirigo verso la cucina e vedo il tavolo già apparecchiato. Anne stava finendo di preparare la cena, mio padre stava leggendo il giornale e ancora non si erano accorti di me.

"MhmMhm"

Si girano di scatto verso di me. Anne mi fa un sorriso enorme, devo ammettere che è una bella donna, ha un sorriso stupendo mi sembra di averlo già visto...Mha...Ho troppo sonno e sto pensando troppo...

"Hope ti ho fatto le patate fritte e l'hamburger per te va bene?"

"Va benissimo Anne grazie"

"Di niente tesoro"

Gli sorrido e ritorna a cucinare. Guardo mio padre e mi fa segno verso Anne. Sospiro.

"Anne?"

Si gira. "Si tesoro?"

"M-mi dispiace per prima..."

Mi sorride. "Stai tranquilla io avrei fatto la stessa cosa!" Gli sorrido. "Dai siediti che è pronto!"

Mi siedo acconto a mio padre e proprio in quel momento sento la porta di casa aprirsi e poi chiudersi.

"Mà?"Qualcuno urla dall'ingresso di casa.

"In cucina!"

Harry...Il figlio di Anne.

"Sera..."

"Ciao Harry" Lo saluta mio padre con un sorriso.

Mi giro e...

"Tu!"

Lo diciamo allo stesso momento.