Capitolo 6 - Sparizioni

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" allora? Come sta? " - erano tre ore che Coraline aspettava l'esito del dottore.
Un uomo sulle quaranta le si avvicinò e, con volto sorridente, le disse:" non è niente di grave. Dovrà solo indossare per un po' di tempo il gesso ". La ragazza sospirò, pensava che fosse qualcosa di grave dato che non riusciva a risvegliarlo.
' sarà stato lo shock ', pensò lei, sedendosi nuovamente sulla sedia.
" Quando potrò andare nella sua stanza? " - chiese la ragazza, speranzosa di una risposta positiva.
" Dobbiamo fare altri controlli ancora... Comunque hai chiamato tua madre? Non puoi stare così, da sola " - chiese il dottore, preoccupato.
" Oh, non si preoccupi, arriverà fra un po' " - rispose la ragazza, sorridendogli.
" Ma non puoi stare da sola... Nel frattempo vuoi che chiami un infermiera? " - chiese l'uomo, con tono gentile.
Coraline sentì dei passi venire verso di loro prima che gli potesse rispondere.
" Ci sono io, dottore. Le assicuro che le terrò compagnia " - queste furono le parole dell'infermiera che l'aveva accompagnata verso l'ambulanza del padre.
" Oh sì, va benissimo. Allora io continuo a fare il mio lavoro... A dopo " - concluse il dottore, prima di andarsene.
Coraline si alzò di punto in bianco e andò verso le macchinette, ignorando quell'infermiera.
" Coraline! Aspetta! " - disse la donna, ti correndola.
" La ragazza si fermò e si voltò verso di lei, stranita.
" Come fai a sapere come mi chiamo? " - chiese
L'infermiera si fermò e, prendendo fiato, le rispose.
" Oh... Uhm... Me l'ha detto il dottore " - disse la donna
Coraline sapeva che stava mentendo, perché lei non aveva mai detto a quest'ultimo il suo nome.
" Davvero? " - chiese la ragazza, ironica.
L'infermiera, a quella domanda, si morse il labbro inferiore.
" S-si Coraline. " -
La ragazza sospirò e, voltandosi, continuò la sua strada verso le macchinette. Nel frattempo, l'infermiera la seguì.
" Non sono una bambina, posso anche rimanere da sola " - gli disse Coraline, mentre sceglieva cosa prendere.
La ragazza selezionò delle patatine ma, prima che potesse mettere i suoi soldi, la donna la anticipò.
" Scusa... Ma ti ho fatto qualcosa di male? Io cerco solo di essere gentile " - disse l'infermiera, con tono di rammarico.
Coraline inclinò la testa verso destra, per squadrata dall'alto al basso.
" Potresti toglierti quel cappello? " - gli chiese la ragazza, incuriosita ed insospettita.
" P-perchè? " - chiese a sua volta la donna.
" Uhm... Così " - rispose vaga Coraline
L'infermiera accennò con la testa e, abbassando il capo, si tolse lentamente il cappello.
Aveva gli occhi grigi e sotto di esso vi erano delle occhiaie molto visibili. Era pallida in volto e i suoi capelli erano tutti scompigliati. Sembrava una donna maldestra, ma semplice. ' strano... È solo una donna normale... Ma perché avevo sospetti su di lei? Forse... Forse sto impazzendo ' pensò la ragazza, sentendosi un po' in colpa per come l'ha trattata.
' ma quel sorriso... ' continuò,ma subito dopo portò gli occhi sull'infermiera. Stava sorridendo, ma non come prima... Oh no... Questo dava la sensazione di sicurezza, di calore.
" Scusa per prima " - disse Coraline, portando il capo giù.
L'infermiera le si avvicinò e, allungando la mano, la portò sul viso della ragazza.
" Non ti preoccupare " - disse semplicemente lei, continuando a sorridere. Un attimo dopo, si avvicinò alle macchinette e prese quelle patatine.
" Grazie " - sorrise Coraline, prendendo quel pacco.
La donna ricambiò e tornarono davanti alla stanza del padre.
Passata mezz'ora, la madre di Coraline arrivò e, finalmente, poterono entrare nella stanza.
" Papà! " - urlò la ragazza, correndo verso di lui per abbracciarlo.
" Oh oh oh piano piano! " - rise il padre, trattenendo un lamento dovuto al dolore.
Coraline lasciò la presa e sorrise amaramente. Era la prima volta che lo vide in un ospedale e questo di certo la rendeva un po' nervosa.
" Caro... " - disse la madre, avvicinandosi a lui
" Sto bene, non è niente di grave " sorrise.

La moglie gli diede un bacio sulla fronte.
" Riposati, io e Coraline staremo qui fuori " - disse la donna
" No... Non ce n'è bisogno. Domani mi rimetteranno perciò potete anche tornare a casa " - commentò il marito.
" Ne sei sicuro papà? " - chiese sua figlia
" Sì tesoro. Andate e riposatevi " - rispose l'uomo, sorridendo.
La madre e Coraline lo salutarono e a malincuore se ne tornarono a casa. Ma proprio prima di varcare l'uscita dell'ospedale, la ragazza vide con la coda degli occhi l'infermiera di cui precedentemente era insospettita.
Stava sorridendo...

...
...
...

" Finalmente casa! " - sospirò Coraline, buttandosi sul letto.
" Però.... Non volevo lasciarlo da solo " - si disse la ragazza, preoccupata.
" Oh! Il diario! " - appena disse queste parole, la ragazza si alzò.
" Coralinee non hai fame? " - chiese la madre, urlando dal piano di sotto.
La ragazza gli rispose con un semplice " no " e prese il suo diario.

' Caro diario,
Sono successe molte cose strane ultimamente. Per non parlare dell'incidente! Mentre stavamo sulla via del ritorno una macchina si è scontrata con la nostra e mio padre si è dovuto mettere il gesso. Fortunatamente non è nulla grave. Sono anche accadute cose molto strane. Come il regalo che ho trovato sul mio letto, le ombre... E quell'infermiera. Inizialmente avevo dei strani sospetti su di lei ma ora credo di non averli più. '

Coraline chiuse il suo diario e lo rimise al suo posto. Sospirò. Ad un tratto sentì qualcosa graffiare alla finestra e si rese conto che era il gatto. Si alzò ed andò ad aprirla.
" Hey! Non sai cos'è successo " - disse la ragazza, prendendolo in braccio e chiudendo la finestra.
" Ho avuto un incidente con mio padre... " -
Il gatto tese le orecchie e spalancò gli occhi, che divennero ancora più grandi di prima.
La ragazza si sedette sul letto con il gatto e cominciò ad accarezzarlo. Il micio, dopo un po', cominciò ad osservare quell'anello e lo toccò con la zampa.
" Non ho ancora scoperto chi me l'ha dato " - sbruffò la ragazza.
Il gatto inclinò la testa verso destra e si stiracchiò. Entrambi si addormentarono sull'aria dal silenzio che circondava la stanza.
Coraline si svegliò il mattino seguente, era molto presto. Si alzò così dal letto e solo in quel momento si accorse dell'assenza del gatto.
" Micione mollaccione " - sospirò lei.
Scese giù e notò che c'era silenzio, fin troppo. Controllò la camera da letto ma sua madre non c'era. La cucina, il bagno... Niente.
Era sparita.

Coraline 2 - Il gioco ricominciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora