Capitolo 31 - NeverWhere?

559 46 23
                                    


Dopo aver aperto la porta che dava al corridoio la pressione esercitata su quei tasti divenne più violenta e decisa. Malgrado il pianoforte fosse senza alcun dubbio scordato quella canzone sembrava piuttosto familiare a Coraline. La sua mente cominciò a vagare e, senza accorgersene, delle parole fuoriuscirono dalla sua bocca.

"Questa è una canzone per Coraline,

è una pesca, una bambola che amerai,

se per occhi hai due bei bottoni sai

che al suo fascino tu non resisterai,

è Coraline,

ogni volta che a cercarci lei verrà

sarà una gioia perchè a mamma e a me starà

seguire Coraline."

Erano passati diversi anni e, malgrado l'avesse ascoltata una sola volta, Coraline rimase sorpresa. Prima di aver di nuovo a che fare con l'Altra Madre era convinta che sarebbe riuscita a dimenticare almeno quel più piccolo dettaglio ma era sempre rimasto lì ad attendere il giorno in cui, inserendo un pezzo di puzzle dopo l'altro, sarebbe riuscita ad aggiungere anche questo fra gli altri.

<< C-che cos'è? >>

Chiese Wybie, inclinando la testa.

<< Un avvertimento. Lui... Lui mi voleva aiutare ma io non l'avevo capito >>

<< Lui...chi? >>

Sembrava ancor più confuso di prima. Si guardò poi intorno paranoico, ripensando a dove si trovasse.

<< Ti ricordi quando venivi a mangiare da noi e mio padre cucinava le sue solite poltiglie? Ogni volta non perdeva mai tempo e cantava quella sua stupida canzoncina... >>

Quella stessa che Coraline canticchiava di nascosto. Era come se fosse una di quelle hit estive che reputava noiose e monotone ma che proprio non riusciva a togliersi dalla testa.

<< Bhe... s...si >>

<< Quello stesso giorno mi sono ritrovata qui e guarda caso l'Altro Padre mi canta una canzone ma... Diversa dalla versione originale. Molto probabilmente l'Altra Madre gli aveva ordinato di farmene una più... Interessante. Alla fine non ha fatto altro che abbellire ciò che avevo già... >>

Il ragazzo aggrottò la fronte.

<< Quindi... Questa che stiamo ascoltando noi è la versione che avrebbe dovuto essere migliore di quella creata dal tuo vero padre? Questa r-roba...? >>

<< Non era così quando lui me l'aveva suonata o me ne sarei scappata da questo posto anche prima di scoprire- >>

Coraline si interruppe, poi sospirò.

<< di scoprire che era tutto un inganno >>

Wybie serrò le labbra e abbassò lo sguardo. Avrebbe voluto dire qualcosa ma decise di fermarsi a causa del silenzio che calò improvvisamente. Da quella stanza non proveniva più alcun suono. I due ragazzi si guardarono, poi Coraline annuì e si voltò verso la porta. Prese un bel respiro e, proprio quando la sua mano si trovava vicino al pomello, Wybie la fermò e prese posto la sua.

<< questa volta... lo... Lo faccio >>

Disse sottovoce.

La ragazza gli sorrise e lui ricambiò ma con un'espressione un po' insicura. Non avrebbe lasciato fare tutto a lei anche perché non era più soltanto la battaglia di Coraline ma anche la sua e non sarebbe rimasto di sicuro a guardare mentre la ragazza che ama combatteva nella più completa solitudine.

<< Ora >>

La stanza era identica a come se la ricordava e stranamente non c'era traccia di polvere o scheletri di ratto. Era tutto in perfette condizioni. La cosa che più inquietava era il fatto di non vedere assolutamente nessuno seduto sullo sgabello posto difronte al pianoforte. Inoltre quest'ultimo avrebbe dovuto essere scordato ma, considerata la cura di ogni oggetto lì dentro, ad entrambi sembrò un'anomalia. Di fatti quando Wybie ci posò le dita rimasero sorpresi dal fatto che, contrariamente da come pensavano, le note non erano per nulla scordate. Cominciarono ad ispezionare la stanza e sembrava che non ci fosse assolutamente nulla che li avrebbe aiutati nella loro ricerca ma, non appena Coraline azionò il giradischi rosso, spalancarono gli occhi. Quel suono distorto, quella melodia... Era la canzone di prima.

<< Chiunque l'abbia messa prima di noi ora non si trova più in questa stanza. Voleva farci venire qui... Ma a quale scopo? >>

Pensò la ragazza ad alta voce.

<< Ehi Coraline, sotto il tappeto! >>

Wybie si chinò per vedere cosa fuoriusciva da lì sotto e, non appena alzò quella parte che copriva l'oggetto, scoprì con sorpresa che era un altro disco. Coraline si avvicinò al ragazzo di spalle e gli sussurrò all'orecchio di chiudere la porta della stanza il più piano possibile, senza però dare ulteriori spiegazioni. A Wybie gli vennero i brividi ma subito dopo si riprese e, dopo aver dato l'oggetto alla sua amata, fece come gli era stato chiesto di fare e poi ritornò nuovamente affianco a lei, di fronte al giradischi. Quando Coraline posizionò la punta del braccio sulla parte esterna del disco entrambi si misero sull'attenti.

<< " ...Ne...ver...Wher...e..." >>

Continuarono l'ascolto per altri due o tre minuti ma ciò che riuscirono a sentire dopo fu un suono simile ad un urlo acuto e disperato talmente tanto assordante che d'istinto si coprirono le orecchie. Wybie diede un calcio all'appoggio dell'oggetto che, dopo aver barcollato per qualche secondo, cadde insieme a quest'ultimo. Quando il suono cessò e finalmente riuscirono a riprendersi, la loro mente cominciò ad elaborare. La pelle d'oca si fece strada lungo tutto il corpo dei due ragazzi e non era dovuto solo al fatto di aver dichiarato apertamente il luogo in cui si trovavano.

<< La voce... Quella voce... è... Alex >>

Disse Coraline.

Si diresse verso la poltrona, si sedette lentamente e cominciò a guardare il vuoto con aria assente.

<< L-lui è ancora vivo, vero? >> 



Coraline 2 - Il gioco ricominciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora