La vista delle piccole gocce sul finestrino dell'auto fece riaffiorare ricordi di quel gioco che faceva sempre da piccola quando si annoiava: ne sceglieva una tra le tante e la faceva gareggiare con le altre che stavano lì vicino, la prima che raggiungeva il fondo vinceva. Quando un'altra goccia si univa alla sua esultava perché convinta sempre di vincere quando succedeva, ma molto spesso le capitava di perdere sia nella gara che nell'interesse. Questa volta non si trattava di un semplice gioco, non poteva permettersi di fallire, non dopo la promessa fatta a Miss Spink e alla scomparsa di Alex.
" Allora, di cosa tratta la ricerca che dovete fare per la scuola? Immagino che riguardi la punizione che vi ha dato il preside " – disse la madre di Coraline, alzando entrambe le sopracciglia.
Wybie si voltò verso la sua amica e lei d'istinto fece lo stesso, non servivano parole per capirsi tra di loro.
" Una cosa del genere... " – rispose la ragazza, non dando troppo peso alla frecciatina. Non era il momento giusto.
" Insomma, basta che i ragazzi imparino dai propri errori non credi? Però ahem cercate di lavorarci molto su questa... ricerca e non fate le cose troppo in fretta sennò non riuscirete a dimostrare la vostra bravura eh... " – gesticolò il padre, provando infine a fare l'occhiolino con un espressione buffa.
I due ragazzi si guardarono e poi sorrisero, dalla borsa sbucava la coda del gatto e si muoveva come se fosse un vermiciattolo allegro che tenta di vedere il cielo stellato. D'istinto Coraline lo fece rientrare nella sua tana e, come di risposta, il gatto uscì la zampetta ma la ritrasse subito dopo.
" siamo arrivati " –
Mel fermò l'auto e, anche se fortunatamente non diluviava, scesero tutti di corsa – e senza ombrello perché la madre aveva parcheggiato lì vicino - per non bagnarsi troppo ed entrarono in quella vecchia biblioteca. All'interno di questo luogo, la prima cosa che saltò all'occhio fu l'anziana donna dai capelli corti e bianchi che tentava di rimettere un libro su uno dei tanti scaffali, dove palesemente non ci arrivava per la troppa distanza. Il padre di Coraline si avvicinò a lei e la aiutò senza neanche pensarci due volte.
" Oh, grazie mille... Purtroppo ci sono sempre delle difficoltà, persino in questo mestiere... Ma questo vale sopratutto per le anziane come me " –
Coraline, Wybie e Mel si avvicinarono a loro.
" Questa biblioteca mi appartiene ormai da anni, non riesco proprio a separarmene. I miei figli mi dicono sempre che devo riposare ma... Oh scusate, volevate chiedermi qualcosa? Se volete qualche libro in particolare vi posso aiutare... oppure volete qualche consiglio su cosa leggere? " –
Coraline pensò involontariamente che stesse parlando troppo, così decise di chiederle in fretta delle informazioni prima che lei continuasse a raccontare la storia della sua vita. Ma dovette aspettare che i suoi genitori se ne andassero a curiosare prima di aprire bocca.
" Conosce il Pink Palace? Stavamo cercando qualcosa che riguardasse questa casa " –
" oh non saprei... Magari c'è qualcosa sul libro che parla della storia di questo luogo avvolto dalla nebbia e chissà da cos'altro... Ci sono molte leggende sai? Non sono mai riuscita a finirlo purtroppo. Ecco, vai a sederti con il tuo fidanzatino lì in fondo dove c'è quel tavolino... Io lo vado a cercare, state tranquilli. E' in uno stanzino a parte dove sono conservati i libri meno richiesti o... abbandonati " – l'ultima parola che disse fu pronunciata con una tonalità stranamente triste.
' le fanno pena i libri? Non oso immaginare cosa penserebbe della mia situazione ' pensò Coraline. Ma poco dopo si ricordò invece di quel ' fidanzatino ' e arrossì involontariamente, dimenticando per un solo attimo del perché fosse lì.
" andiamo? " – chiese Wybie, toccandosi uno dei suoi scomposti ciuffi. Si stava forse nascondendo?
Coraline si riprese non appena il gatto uscì la zampetta di fuori e le graffiò leggermente la mano. Lui voleva uscire al più presto da quella borsa perché, oltre ad essere molto scomodo, voleva studiare bene la situazione in cui si ritrovavano e guardarsi intorno per accettarsi che non vi era alcun pericolo.
La ragazza riprese il passo e seguì il suo amico, guardando le sue spalle. Deglutì.
' ma cosa mi prende ora... ' si rimproverò da sola, sospirando.
" Certo che ci sono davvero tanti libri, pensi davvero che li abbia letti tutti? " – chiese Wybie, cambiando argomento.
" Forse la metà... e per il restante sa solo i titoli " – rispose Coraline, poggiando delicatamente la borsa sul tavolino.
" Tu avresti letto solo i titoli... insomma, come per i libri di scuola " – Disse il ragazzo, guardandosi intorno e cercando in tutti i modi di non ridere.
" Io di certo non sarei qui, ti sei dimenticato chi sono? " – sospirò lei, anche se avrebbe voluto prendere un libro lì vicino e lanciarglielo in testa.
" Si, Dora l'esploratrice Ahem... " – ridacchiò Wybie, portandosi la mano sulle labbra.
" Se io sono Dora allora tu sei Boots, la mia scimmia " – rispose Coraline, con tono altezzoso.
" Non posso crederci, ti ricordi il suo nome ma non sai poi quali compiti ci sono per domani? " –
" Quali compiti? " –
Wybie ridacchiò e la ragazza, presa dalla tentazione, prese un libro dallo scaffale e...
" Oh, ragazzi scusate se ci ho messo così tanto tempo ma era sepolto sotto altri... mh... non ha importanza, l'importante è che l'ho trovato " – sorrise l'anziana donna.
Coraline rimise al posto l'arma del "delitto" e prese il libro che le diede la vecchia, un po' imbarazzata.
I due ragazzi si sedettero e cominciarono e cercaredall'indice ma non riuscirono a trovare nessun riferimento al Pink Palace, cosìfurono costretti a leggere quel libro polveroso. Intanto il gatto uscì dallaborsa e si mise sulle gambe della ragazza, ben nascosto sotto il tavolo. Passaronodue ore e la luce fioca sembrava diventare sempre più scura, finché – cullatidal silenzio – si addormentarono. Quando Coraline si risvegliò e al suo fiancovide il suo amico ancora nel mondo dei sogni, decise di non disturbarlo per quei pochi minuti e di andare daigenitori per poter dire loro di tornare a casa così da terminare la ricerca l'indomani. Cercandodi non far rumore, si alzò dalla sedia e cominciò a chiamarli sotto voce,girando per i diversi scaffali. Ma di loro nemmeno l'ombra... Così decise diritornare da Wybie per svegliarlo e di prendere il gatto con se ma quando tornò inquel punto la fievole luce si spense. Non appena intravide una strana figura che le sembrava essere familiare grazie all'illuminazione surreale che emanava, riuscì ad avere dei brividi che ricordava di aver già provato.
" Signorina " -
Come vi ho promesso, eccomi qui ^^
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Al decimo voto pubblico il prossimo capitolo u.u
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Coraline 2 - Il gioco ricomincia
FanficPassarono gli anni e Coraline aveva quasi rimosso dalla sua memoria la sua esperienza da incubo con l'Altra Madre. Ma la situazione cambiò il giorno del suo 16esimo compleanno, a causa di uno stupidissimo scherzo. Due ragazze invidiose, con la scusa...