Capitolo 5 - L'infermiera

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" ..... Inganno? " - chiese Coraline, sorpresa.

" Si tesoro mio, forse qualcuno voleva farti uno scherzo " - disse l'anziana, ridendo.

La ragazza sorrise pensierosa, prima l'allucinazione davanti allo specchio, poi questo. Erano solo coincidenze?

Coraline si morse il labbro inferiore e fissò un punto vuoto, cercando di pensare.

" Ah, non dovevi darle qualcosa? " - rise il padre, portando la ragazza sempre più vicina alla nonna.

" Oh, si! Meno male che me l'hai detto...! La vecchiaia...! " - sorrise l'anziana, dopo di che si voltò e andò ad aprire un cassetto.

Di lì ne uscì un piccolo regalo incartato con sopra un fiocco azzurro. Coraline si avvicinò a lei e, prima di prenderlo, la ringraziò con un bacio sulla guancia. Appena lo aprì, vide una bellissima collana. Era d'oro e come ciondolo vi era una stella, dello stesso medesimo materiale.

" Ho scelto questa collana per guidarti. Sai piccola, i marinai usano proprio le stelle per riuscire a trovare la via giusta " - disse la nonna, sorridendole.

" E' stata una bellissima idea, mamma " - disse il padre di Coraline, che nel fra tempo osservava la scena.

" Eh, se non ci fosse la nonna " - rise la ragazza, mentre si metteva quella collana.

Dopo un paio di minuti passati a chiacchierare, suo padre e Coraline salutarono l'anziana signora con un abbraccio.

" Grazie per essere venuti, so che è difficile trovare tempo per venire qui a causa della lontananza " - disse quest'ultima

" Non ti preoccupare, cercheremo di venire più spesso, vero Coraline? " - chiese suo padre, mettendo la sua mano sulla spalla della ragazza.

Coraline sorrise e accennò con la testa.

" La prossima volta verrà anche Mel " - finì l'uomo, portando sua figlia verso la porta.

" Va bene, allora ciao tesori miei! " - salutò infine l'anziana, gesticolando con la mano.

Il padre chiuse la porta ed entrambi scesero le scale abbastanza in fretta.

" Arrivederci signor Jones! ... Signorina! "- disse una donna, era in servizio da anni in quella casa di riposo.

" Salve " -sorrise l'uomo.

I due uscirono da quel posto e appena misero piede fuori si accorsero che stava piovendo.

" Al mio tre, corri verso la macchina " - disse il padre, in tono di sfida.

" 1... 2... 3..! " - entrambi corsero il più velocemente possibile e aprirono le portiere all'unisono.

Coraline aveva il fiatone, e il suo cuore gli batteva all'impazzata. Ma anche il padre non scherzava. L'uomo sospirò e fece partire l'auto.

" Speriamo che facciamo in tempo per il pranzo " - disse lui, mentre guidava.

" Si, hai ragione. Io ho tanta fame " - affermò Coraline, la sua pancia stava brontolando da ben cinque minuti.

" Allora siamo in due " - rise il padre.

Dopo un po' di tempo, la nebbia si fece più fitta e diventò più faticoso vedere la strada. L'uomo era costretto, ogni volta, a strizzare gli occhi per riuscir a vedere almeno qualcosa.

" Questa nebbia... " - sospirò lui

Mentre il padre era occupato a guidare, Coraline osservava dalla sua finestra delle ombre strane.

" Alberi? " - si chiese sottovoce, poggiando la sua mano sul finestrino.

Quando il padre svoltò, la ragazza guardò davanti. La strada sembrava quesi non esistere, era come se fluttuassero nel nulla. Ad un tratto, Coraline rabbrividì. Tra quella nebbia, vi era un umbra molto famigliare... Le ricordava... L'Altra Madre. Proprio in quell'stante, due fari puntati sulla macchina le fecero chiudere gli occhi.

Un clackson.

Accadde tutto così all'improvviso.

Suo padre che abbracciava Coraline, la macchina capovolta, urli, pioggia...

Quando Coraline riaprì gli occhi, si accorse di essere sotto sopra, e che il padre era svenuto a causa dell'impatto.

" Papà! Papà! " - cercò di fargli riprendere conoscenza, ma non ci riuscì.

Così decise di scendere dall'auto.

Si tolse la cintura e, appena lo fece, sbattè la testa e cadde sul tettuccio dell'auto. Cercò di voltarsi per riuscire ad aprire la portiera e fortunatamente ci riuscì. Stava ancora piovendo, ma non ci fece molto caso perchè corse subito dalla parte del padre, per poter farlo uscire.

" Hey, tu! Ragazzina! " - sentì la voce di un uomo alle sue spalle. Quando si voltò, vide un uomo sulla trentina con un ombrello in mano. Era ferito sul braccio e dalla fronte usciva un po' di sangue.

" Ci penso io a farlo uscire, tu mantieni l'ombrello e chiama un ambulanza " - disse lo sconosciuto, avvicinandosi alla portiera.

Dopo un po' l'uomo riuscì a liberare suo padre e l'ambulanza arrivò. Lo sconosciuto spiegò la situazione e gli infermieri cominciarono subito a visitarli.

" Lo portiamo ora in ospedale, sembra si sia rotto un osso della gamba " - disse un infermiera. Aveva il volto coperto da un cappello bianco e l'unica cosa visibile era il suo sorriso.

' mi ricorda quello dell'Altra Madre. Non posso lasciarlo con lei ' - pensò la ragazza, osservandola.

" Io vado con mio padre " - disse Coraline, seria in volto.

Quell'infermiera fece morire il suo sorriso per un istante, ma poco dopo ricomparve.

" Va bene, sali sull'ambulanza " - disse lei, mettendogli la mano sulla spalla e guidandola verso il mezzo.

Lo sconosciuto guardò la ragazza andarsene, ma il suo sguardo venne catturato dalle mani dell'infermiera. Le unghie di quest'ultima, erano insolitamente troppo lunghe.

Coraline 2 - Il gioco ricominciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora