Passarono diverse settimane e gli incubi ancora non cessarono. Coraline, stanca della situazione, cominciò a non dormire più prendendo diverse pillole che la tenevano sveglia. A peggiorare la situazione, erano gli innumerevoli caffè che prendeva continuamente. Divenne più pallida in volto, dimagrì tantissimo e le sue forze diminuirono con il passare del tempo. Inoltre, non faceva altro che litigare con tutti e ad andare male a scuola. La situazione migliorò quando, una sera, invitò il suo amico Wybie a casa sua.
" So che sei arrabbiato con me... Per questo mi dispiace tantissimo. Avrei dovuto dirtelo prima ma... Non ne avevo il coraggio " - Coraline si sedette sul suo letto e il ragazzo la seguì.
La ragazza gli spiegò tutto e, ogni tanto, le capitava di asciugarsi una lacrima.
" Io pensavo di farcela, di essere forte... Ma... Non lo sono. Ho sopportato tutto questo per non perdere a questo stupido gioco ma ora sta diventando davvero impossibile... Ma Non voglio che lei faccia del male alle persone a cui voglio bene... Non voglio... Non so più cosa fare... " -
Wybie la abbracciò stretta. Era stato egoista per tanto tempo e non aveva mai pensato a come si sentisse la sua più cara amica.
" Scusa Coraline... " - disse, con voce tremante. Stava per piangere.
" E' solo colpa mia... Dovevo fermale in tempo... Se non mi fossi allontanato tutto questo non sarebbe successo " -
Coraline si allontanò leggermente dal suo amico, visibilmente confusa.
Wybie abbassò lo sguardo e si morse il labbro inferiore.
" Ecco... " - alzò lentamente il capo ma non riuscì a guardare Coraline negli occhi.
" Tempo fa, alla tua festa... Due della nostra classe avevano aperto la piccola porta... Non so come ma l'hanno fatto. Io però arrivai troppo tardi e non sono riuscito a fermarle... Scusa se non te l'ho detto prima, scusami... scusa scusa scusa " - disse Wybie, abbracciandola. Lei non ricambiò.
Era immobile, come se avesse appena scoperto che sua nonna fosse morta.
Il ragazzo si staccò da lei e la guardò negli occhi.
" Scusa, davvero... Scusa " - ripetè lui.
Coraline scosse lentamente la testa e portò le sue dite sulle sue labbra, per zittirlo.
" Avresti dovuto dirmelo prima " - disse lei, arrabbiata.
" Ma... Non è colpa tua " - realizzò.
Wybie accennò un " si " e le sorrise leggermente, lei ricambiò.
Passarono la serata a trovare una soluzione e, alla fine, il ragazzo decise di aiutarla con il gioco. Coraline rifiutò subito dopo aver sentito la sua proposta.
" è una questione tra me e lei, ma se vuoi... Puoi starmi vicino. Questo mi basta " - gli sorrise.
Quella notte Coraline dormì e, dopo tanto tempo, non fece nessun un incubo.
La sua vita ritornò stranamente com'era prima: amici, famiglia... Scuola. Un evento particolare, però, la rese molto felice. Fra una settimana ci sarebbe stata una recita nella sua scuola, e lei avrebbe dovuto interpretare un personaggio. Inizialmente non era molto d'accordo, ma ci ripensò subito dopo aver saputo che i suoi amici recitavano con lei.
" E poi alla fine ci lanceranno tantiiiiissimi fiori e si complimenteranno con noi! Sopratutto con me " - si vantò la ragazza, camminando.
Wybie sospirò e scosse la testa. Coraline era decisamente diventata una chiacchierona, ma almeno non era triste. Almeno non soffriva...
" A me invece lanceranno direttamente i soldi " - rise Alex.
" Ah, quindi ora sei diventato un mendicante? " - chiese Wybie, prendendolo in giro.
Coraline rise a quella domanda, non riuscì proprio a trattenersi.
" A te ti lanceranno i pomodori... Anzi, direttamente l'insalata con un piatto e una forchetta comprati dai cinesi " - si difese Alex.
" cibo gratis, che bello " - disse ironico Wybie, con gli occhi rivolti verso il cielo.
Notò che c'era una bellissima luna piena. Sorrise.
" Guarda dove metti i piedi, potresti cadere " - Coraline se la rideva, nel fra tempo.
I tre, dopo un po', finalmente arrivarono al cinema. Entrarono e comprarono il biglietto del film che avevano già scelto. " Non aprite quella porta ".
Dopo aver trovato posto, il film cominciò.
Passarono circa trenta minuti ma solo allora si ricordarono di una cosa fondamentale: i popcorn. Dopo aver fatto uno stupido giochino per decidere chi doveva andare a comprarli, Coraline si alzò dal suo sedile. ' che scocciatura ', pensò.
Sospirò e aprì la porta per uscire. Si avvicinò ad una commessa e, dopo averle detto cosa voleva, decise di andare un attimo in bagno per lavarsi le mani. Si incamminò verso il wc delle donne e fece quel che aveva prefissato di fare. Uscita di lì, andò dove stava quella commessa e vide i suoi popcorn. Stranamente, però, la donna non c'era così decise di lasciare i soldi sul bancone e di andare dai suoi amici. Prese una mangiata di popcorn e se li mangiò, dopo di che si incamminò. Si fermò d'un tratto, sentendo uno squittìo alle sue spalle.
" Ma cosa...? " - Coraline si voltò di scatto ma non vide nulla di strano.
Ad un tratto le luci si spensero e rimase sola, al buio.
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Coraline 2 - Il gioco ricomincia
FanfictionPassarono gli anni e Coraline aveva quasi rimosso dalla sua memoria la sua esperienza da incubo con l'Altra Madre. Ma la situazione cambiò il giorno del suo 16esimo compleanno, a causa di uno stupidissimo scherzo. Due ragazze invidiose, con la scusa...