Capitolo 26 - La luce guida

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Un urlo fece sussultare il cuore del giovane wybie che, frettolosamente, spalancò gli occhi e si alzò nelle tenebre di quella stanza. Quasi come se fosse un suo stesso incubo cercò di svegliarsi strizzandosi gli occhi e successivamente dandosi uno schiaffo molto forte, ripetendo poi a se stesso più e più volte che sarebbe dovuto ritornare nella realtà. Dopo questi suoi gesti si convinse che tutto ciò non era frutto della sua fantasia e si spaventò ancor di più ricordando l'urlo che aveva sentito proprio poco fa. Abituatosi al buio trovò facilmente la porta e la aprì con mani tremanti e poco sicure. Una luce proveniente dalla stanza dei genitori di Coraline catturò la sua attenzione.

" Coraline! " –

Chiamò lui, preoccupato.

Proprio quando prese coraggio per avanzare, sentì una strana presenza alle spalle che gli provocò dei brividi già sentiti tempo addietro...ma decisamente più amplificati. Si ricordò di quando da piccolo fu obbligato a salire le scale completamente al buio a causa di un guasto elettrico improvviso, in quel momento nei meandri della sua mente aveva dato vita alle sue più grandi paure ed era più che convinto che una qualche sorta di mostro aspettasse l'occasione giusta per afferrarlo e portarlo con se in posti orribili e inimmaginabili. Cercò in tutti i modi di ritrovare quella stessa forza che ebbe quando riuscì a salire tutti quei gradini in quella macabra oscurità, ma c'era un'unica e terrificante differenza da allora; doveva scappare da un essere più che reale, non da una sua stessa creazione. Tutta questa paura lo fece paralizzare e tremare allo stesso tempo ma... una luce, una semplice luce però gli mostrò ciò per cui aveva deciso di lottare e questo strano calore che gli provocò lo rese più sicuro e deciso nell'andare avanti.

" sto arrivando! " –

Disse il ragazzo, sicuro di trovare la sua dolce e coraggiosa Coraline lì dentro.

Ad ogni passo si sentì più leggero ma al tempo stesso nacque in lui il timore di ritrovarsi davanti a se un volto triste e disperato che mai avrebbe voluto vedere su di lei. Ma la prima cosa che vide non appena raggiunse quella stanza, furono le spalle di Coraline che sembravano come rilassate... Forse meglio rassegnate? Non riuscì a capirlo inizialmente, finchè poi non vide quel gracile corpo abbandonarsi al peso che tanto sorreggeva ogni giorno. Il pavimento le sembrò così freddo, ma le sue lacrime erano invece così calde...

" Coraline... " –

Il ragazzo si inginocchiò vicino a lei e notò - forse con un po' di sollievo - che si era coperta la faccia per non mostrare le sue debolezze, ma purtroppo per lei alcune lacrime ricadevano sul pavimento ed era più che evidente cosa stesse provando in quel momento.

" Wybie, io... " –

Non appena sentì il suo nome pronunciato da quelle labbra, non resistette a lungo e la abbracciò come mai aveva fatto prima.

" So che non dovrei p-piangere... " –

" So che non serve a nulla... ma... " –

" io... " –

Wybie allentò la presa, esitando. Vedendola in questo stato avrebbe voluto dirle qualcosa di confortevole ma era più che convinto che se avesse pronunciato anche solo una parola, avrebbe pianto con lei. Non voleva mostrarsi così proprio ora che Coraline aveva bisogno di qualcuno con cui sentirsi al sicuro. Cominciò a cullarla con le sue dolci ed esitanti carezze mentre lei, silenziosamente, continuò a piangere e a stringere la sua presa. Man mano che il tempo passava entrambi si calmarono e si sdraiarono a terra, vittima delle emozioni. Si risvegliarono il mattino seguente con i loro corpi vicini ed ancora uniti dalla notte prima. Inizialmente ci fu imbarazzo per entrambi, ma era così confortevole quel calore umano che si creò una certa difficoltà nel separarsi. Si chiesero chi tra di loro si sarebbe allontanato per prima con una qualsiasi e banale scusa ma nessuno riuscì ad aprire bocca, ormai assaporando quella piacevole sensazione che sapevano li avrebbe resi viziati. Convinti ci sarebbero state altre occasioni come questa i due ragazzi decisero di alzarsi da terra, ma subito dopo se ne pentirono a causa dei forti dolori che provarono su tutto il corpo.

" Era meglio il letto " – disse Coraline dolorante.

" I-il letto? " – si imbarazzò Wybie, mordendosi il labbro inferiore.

" N-no ehm... io... AAAH lascia stare! " – la ragazza sentì il suo corpo in fiamme e decise di dargli le spalle per non mostrare il suo volto arrossito.

Lei fu la prima che si andò a preparare, seguita poi da Wybie e da una colazione improvvisata al volo.

Era tempo di combattere.

E... Di camminare.

" ora capisco l'importanza dei soldi... " – si lamentò Coraline, ancora un po' dolorante a causa della sua dormita sul pavimento.

Quando finalmente raggiunsero la scuola videro in lontananza una ragazza dai lunghi capelli biondi che indossava uno zaino fin troppo familiare, non vi erano dubbi di chi si trattasse. L'unica compagnia che aveva Natalie era però il fumo che la avvolgeva e non la solita risata da oca della sua amica Lydia.

" ehm... ora che ci penso... Come la convinciamo a... ecco... " – chiese Wybie, guardando la sua amica. Il vento che fece leggermente muovere i capelli di Coraline coprì per un istante quel volto che successivamente si rivelò sicuro di se. Gli bastò come risposta.

Mentre la ragazza cominciò a dirigersi verso il suo obbiettivo a passo deciso, lui controllò se non ci fossero professori o qualsiasi altra persona che avrebbe impedito loro di ritornare subito a casa per poter aprire quella porta il prima possibile. Avrebbero saltato la scuola si, ma per una come Natalie non era di certo una novità – e neanche per Coraline -.

Passarono ben più di 10 minuti quando finalmente vide entrambe le ragazze dirigersi verso Wybie, ormai stanco ed impaziente... Ma anche molto sollevato per la conquista.

" mio cugino sta già arrivando con la macchina, non ci metterà molto. E comunque... " -

Natalie accese un'altra sigaretta e la puntò poi verso Coraline.

" Lo faccio solo per sapere dove si trova Alex e non per altro... siamo intesi? Non lo faccio perché voglio aiutarti o stupidaggini simili " –

Coraline annuì seria in volto, poi rivolse lo sguardo verso Wybie e gli sorrise per rassicurarlo.

Finalmente, un altro passo verso la vittoria... O almeno così speravano.


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Riusciranno i due ragazzi a scovare qualche indizio nell'appartamento vuoto?

Potranno sconfiggere l'Altra Madre con quest'ultimo o dovranno continuare a cercare? 

Scopritelo nel prossimo capitolo! ☆ 

Coraline 2 - Il gioco ricominciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora